Tasi, in scadenza ma si rischia la disobbedienza civile

A metà Ottobre una concentrazione di scadenze che mettono a dura prova il rapporto tra cittadino e Stato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2014 14:57
Tasi, in scadenza ma si rischia la disobbedienza civile

Non sono pochi i commenti sul web che invitano a "Non pagare" la Tasi ed altri tributi che risultano di difficile comprensione. Il demonio viaggia in rete e così tra i Forum ed i Social si annidano i pensieri oscuri di chi proprio non si sente un contribuente ma si sente beffato."La IUC si compone di tre tributi: l’IMU, imposta di natura patrimoniale; la TASI, tributo sui servizi indivisibili che assorbirà la maggiorazione statale sulla TARES; la TARI, tassa sui rifiuti che sostituirà i precedenti prelievi in materia"

Il Comune di Firenze nella sezione "Tributi" ha messo a punto il calcolatore automatico, basta inserire i dati anagrafici e la rendita catastale dell'immobile per ottenere il modulo stampabile e presentabile allo sportello.

Ti sei dimenticato la rendita, oppure non hai idea di quale sia? Puoi trovarla qui. Non sembra essere dunque, almeno in questo caso, una questione di difficoltà. Chi si è rivolto ai Caf con 10 euro è uscito con il modulo compilato. Lo strappo con la diligenza del buon padre di famiglia sarebbe nel merito e non nel metodo.

Molti ad esempio non hanno capito perché una imposta legata alla rendita catastale sia stata definita una tassa di Servizi. Chi abita da solo paga il doppio di chi ha un immobile in comproprietà. Non solo. Chi è proprietario paga, anche se fisicamente non risiede nell'immobile che risulta locato, e non paga chi invece usufruisce realmente dei servizi destinati alla comunità.Ma il 16 ottobre non c'è solo la Tasi. Le piccole imprese del commercio e del turismo denunciano un nuovo ingorgo fiscale.

Il 16 Ottobre: contributi per i dipendenti, l’imposta sui servizi indivisibili TASI, la nuovaTARI e per concludere l’IVA (mensile). Un esborso di risorse che mette a dura prova la liquidità delle imprese e i loro uffici amministrativi. Difficile, anche per i consulenti fiscali, spiegare, informare, i tanti contribuenti disorientati, sfiduciati e rassegnati. “Così non è possibile continuare. E’ necessaria una svolta decisa oppure il nostro Paese rischia una sorta di “disobbedienza civile” di massa – dichiara Claudio Bianchi, Presidente cittadino di Confesercenti - Il fisco e le tasse, non solo devono essere eque, ma anche semplici da capire e facili da calcolare.” “E’ difficile per le aziende poter scegliere e programmare il loro futuro e altrettanto per noi consulenti aiutare gli imprenditori.

– dice Sandra Galli consulente fiscale dell’Ufficio di P.za Alberti di Confesercenti – La concentrazione di adempimenti che si è determinata mette in seria difficoltà le aziende sul terreno della liquidità finanziaria e scoraggia gli investimenti. L’incertezza delle imposte e tasse che gravano sui singoli contribuenti si ripercuote inevitabilmente sui consumi e molte aziende si trovano in grave sofferenza.”

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