Tasi, aliquota massima, a Firenze i proprietari pagano tutto

 Firenze ha deciso di applicare l’aliquota massima per la Tasi, il 3,3 per mille

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 2014 14:57
Tasi, aliquota massima, a Firenze i proprietari pagano tutto

In arrivo una vera e propria stangata per i fiorentini. Il raffronto tra la vecchia Imu e la nuova Tasi è impietoso, i fiorentini pagheranno di più, senesi e pistoiesi invece pagheranno meno del passato.Palazzo Vecchio ha deciso di applicare l'aliquota massima del 2,5 più lo 0,8 di addizionale facoltativa che il sindaco Dario Nardella ha applicato in toto.Si paga sia sulla prima che sulla seconda casa dove la Tasi si aggiunge all'Imu.

A pagare saranno solo i proprietari di casa e non gli inquilini. Le detrazioni sono di 25 euro per figlio e non più di 50 come in passato.Come fare per salvarsi? Per l'opposizione a destra si potrebbe risolvere la carenza di fondi in cassa applicando una task force sulla mancata riscossione dei crediti esigibili. Detto in maniera popolare: multe e tributi non sono stati pagati, ma nessuno ha mai richiesto i pagamenti

"In un momento in cui le famiglie hanno grandi difficoltà a causa della grave crisi economica era necessario da parte del comune mettere in atto tutte quelle misure a sostegno delle famiglie e delle imprese compreso l’abbassamento delle imposte comunali, è stata fatta la scelta completamente opposta" indispettito il consigliere comunale Marco Stella, candidato sindaco che con Nardella ha aperto un acceso dibattito in campagna elettorale sul sistema fiscale delle imposte locali."In campagna elettorale avevo promesso, se fossi diventato sindaco, l’azzeramento della Tasi, oggi ribadisco che è possibile non far pagare i fiorentini e porteremo in Consiglio comunale la nostra ricetta. La Tasi prima casa equivale a 40 milioni di euro.

Azzerarla è possibile, è un obiettivo importante, lo sappiamo, ma sappiamo come coprire questo sforzo. I revisori dei conti di Palazzo Vecchio ci dicono che nel bilancio del Comune di Firenze, che ammonta complessivamente a circa un miliardo di euro, alla voce dei residui attivi c’è un tesoretto da 586 milioni.Si tratta, in pratica di quelle partite messe a bilancio da Palazzo Vecchio ma che il Comune non riscuote, perché questa amministrazione ha perso la concezione del bene comune. Qualche esempio? Il Comune nel 2013 ha messo a bilancio la riscossione di 50 milioni di euro di multe ma ne ha incassati solo 16 e complessivamente sono 141 milioni di multe non riscosse dal 2009 ad oggi.

44 sono i milioni di Tares non pagata, 15 da affitti non riscossi.Non possiamo lasciare questo tesoretto intonso. Per questo occorre creare una task force per la riscossione dei residui attivi. Se riusciremo a ottimizzare questa azione e incassare anche solo il 7% in più avremo la copertura delle tasse sulla prima casa a Firenze. Come era una favola quella che ci ha raccontato Renzi sull'aver abbassato le tasse a Firenze, oggi Nardella ne è il degno prosecutore".Una città dove non si pagano multe e tributi ha forse qualche problema di partecipazione alla spesa pubblica? L'allarme sembra essere scattato già da tempo.

Potrebbe non essere la mera volontà a frenare gli evasori, in fin dei conti la crisi colpisce anche i contravventori.Proprietari di immobili: la nuova borghesia o il nuovo terzo stato? Non è un buon momento per i proprietari a Firenze, tartassati dai tributi e dalle utenze e nel pieno della bufera sugli affitti che ogni giorno rischia di far capitolare il sistema sociale.Con gli sfratti bloccati e l'impossibilità di percepire il canone di locazione come faranno le famiglie a sostenere le nuove spese?

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