Supermercato chiude e i dipendenti, a sorpresa, devono fare l'inventario

I dipendenti dei supermercati Il Centro si sono dati appuntamento in via Masaccio per protestare contro la chiusura dei negozi

Antonio
Antonio Lenoci
01 agosto 2014 14:03
Supermercato chiude e i dipendenti, a sorpresa, devono fare l'inventario

Ben 18 i negozi rappresentati stamani in via Pico della Mirandola a Firenze. Sono 160 i dipendenti che nel giro di tre settimane si sono ritrovati a non avere più un lavoro né uno stipendio. Auspicano il pagamento dei 25 giorni lavorati a luglio ed auspicano la cassa integrazione immediata."Poche righe e a casa" raccontano i dipendenti arrivati sotto la sede della Regione in grembiule giallo. I rappresentanti sindacali salgono ad incontrare Gianfranco Simoncini, assessore al Lavoro della Regione Toscana che promette un interessamento diretto presso il Ministero al fine di ottenere in tempi rapidi il contributo di solidarietà.Ma la paura guarda a fine mese, al 23 agosto, quando ci sarà l'asta fallimentare dove il curatore per legge deve offrire l'intero pacchetto di 18 negozi.

"Temiamo che l'asta vada deserta - commenta Enrico Talenti di Cgil - per questo abbiamo chiesto l'impegno da parte della Regione a vagliare alcune ipotesi di trattativa con altre società del settore, in modo da arrivare ad accordi che scongiurino uno spezzatino dei singoli negozi"."Nei giorni scorsi la società Cadla ha ripreso la merce rimasta in negozio e così abbiamo dovuto fare l'inventario, chiudere tutto nelle scatole e svuotare gli scaffali" impotenti sul proprio destino, ma artefici del proprio trasloco.Fino a quel momento nessun allarme sui rifornimenti? "Nella norma, se qualcosa mancava sapevamo che sarebbe rientrata.

I problemi ci sono stati quando si è capito che il fallimento de Il Centro era oramai inevitabile e ci siamo ritrovati isolati anche dai colleghi di Despar che giustamente si sono dovuti confrontare con altri problemi".I clienti? "In via Romana c'è stata una sottoscrizione dei residenti, i supermercati più vicini sono verso Ponte alla Vittoria e quindi il negozio è un punto di riferimento importante, specie per gli anziani, e così è anche in altri luoghi, sono poche le eccezioni una ad esempio è il punto vendita davanti alla Galleria dell'Accademia dove lo store è legato al flusso turistico con ciò che comporta la piccola spesa da passeggio rispetto alla spesa per famiglie che fai con la macchina".Intanto in strada tra i fischietti si grida "Lavoro" e si commentano gli 'errori' commessi per eccesso di positività: "C'è persino qualcuno che si è sposato nelle ultime settimane, non immaginando neppure quel che sarebbe accaduto.

C'è poi chi ha prenotato le vacanze e peggio.. chi c'è già stato e a saperlo era meglio risparmiare qualcosa visto che adesso siamo senza niente"."Non ce lo aspettavamo - spiegano - abbiamo vissuto momenti difficili anche nel recente passato arrivando ad avere fino a tre mensilità arretrate, ma con la certezza di mantenere il posto di lavoro, un fattore non trascurabile che ti permette di fare anche qualche sacrificio per la famiglia".

In evidenza