Sulle strade toscane aumentano i morti e i feriti

L'accelerazione negli ultimi due anni. Rispetto all'anno precedente i sinistri aumentano del 4,2% in ambito urbano e del 3,1% sulle strade extraurbane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2017 22:30
Sulle strade toscane aumentano i morti e i feriti

(DIRE) Firenze, 25 ott. - Nelle strade toscane aumentano i morti e i feriti al volante. Il dato lo mette in luce un focus condotto dall'Istat sul 2016, dove si sono verificati 16.507 incidenti stradali che hanno causato la morte di 249 persone e il ferimento di altre 22.022. Rispetto al 2015, quindi, sono aumentati sia gli incidenti (+4,1%) che i feriti (+5,1%), con incrementi percentuali molto maggiori di quelli rilevati nell'intero Paese (rispettivamente, +0,7% e +0,9%). Anche il numero delle vittime della strada e' in crescita.

La percentuale qui e' decisamente minore rispetto a feriti e incidenti (+0,8%), tuttavia risulta in controtendenza con il dato medio nazionale (-4,2%). In particolare, e' da rilevare la percentuale dei pedoni deceduti (26,5%) molto al di sopra della media nazionale (17,4%) e in deciso aumento rispetto al 2010 (20,9%). Questo per quel che riguarda le cifre nel suo complesso. Scorporando il dato sul territorio, invece, il dato cambia forma. A Firenze, per esempio, tra il 2015 e il 2016 sono aumentati gli incidenti (+4,9) e i feriti (+4,6), di contro e' calato il numero delle vittime: da 59 a 48 (18,6%).

Anche a Lucca, dove la quota di incidenti e feriti e' rimasta invariata, i morti sono scesi del 28,9% (da 45 a 32). Il dato, in sostanza, risente dei numeri fatti registrare in quattro province. Grosseto su tutte dove, in presenza di una leggera diminuzione di incidenti e feriti (-4,6%; -1,4%), si e' passati da 15 a 27 morti sulla strada (+80%). Massa Carrara invece fa registrare 9 morti rispetto ai 6 del 2015 (+50%); Pisa, da 27 a 35 (+29,6%); Arezzo, da 23 a 28 (+21,7%).

Un'accelerata negli ultimi due anni all'interno di un quadro migliorato nel tempo. In Toscana, infatti, nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 38,9% (meno della media nazionale al -42,0%); -18,6% nel periodo 2010-2016. Sempre fra 2010 e 2016 l'indice di mortalita' sul territorio regionale e' diminuito leggermente da 1,6 a 1,5 deceduti ogni 100 incidenti (dato medio nazionale all'1,9). In regione, inoltre, anche l'incidenza degli utenti vulnerabili per eta' (bambini, giovani e anziani) deceduti in incidente stradale e' superiore alla media nazionale (57,4% contro 46,1%), con la differenza piu' ampia fatta registrare dagli ultra sessantaquattrenni (Toscana 48,6%, Italia 31,8%).

Ci sono poi i costi sociali legati agli incidenti con danni a persone: in Toscana la stima parla di 1,5 miliardi di euro (396,9 euro pro capite, il livello piu' alto tra le regioni italiane), con la regione che incide per l'8,5% sul totale nazionale. Per quel che riguarda i luoghi, gran parte degli incidenti avvengono sulle principali direttrici regionali: la A1, l'Aurelia e i collegamenti tra Firenze e il mare. Tuttavia la lesivita' e' piu' alta sull'asse Siena-Grosseto e sulla statale della Cisa, dove si registrano rispettivamente 248,7 e 205,3 feriti ogni 100 incidenti.

Nel 2016, quindi, il maggior numero di incidenti (12.803, il 77,5% del totale) si e' verificato sulle strade urbane, provocando 130 morti (52,2% del totale) e 16.310 feriti (74,1%).

Rispetto all'anno precedente i sinistri aumentano del 4,2% in ambito urbano e del 3,1% sulle strade extraurbane. Stando alla ricerca nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti e' piu' elevata, in coincidenza con la maggiore mobilita' legata a periodi di vacanza: tra maggio e settembre si contano 7.370 incidenti (il 44,6% di quelli avvenuti durante l'anno). Oltre l'80% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l'indice di mortalita' raggiunge i valori piu' elevati nella fasce orarie tra le 4 e le 5 (8 morti ogni 100 incidenti) e tra l'una e 2 della notte (4,5), con valori di molto superiori alla media giornaliera (1,5).

L'indice di mortalita' del totale degli incidenti notturni e' pari a 2,8 decessi ogni 100 incidenti, pero' la mortalita' lungo le strade extraurbane durante le notti del venerdi' e del sabato registra valori piu' contenuti (rispettivamente 2,3 e 4,3). La maggior parte degli incidenti avviene tra due o piu' veicoli (72,9%). La tipologia piu' diffusa e' lo scontro frontale-laterale (5.667 casi, 57 vittime e 7.697 feriti), seguita dal tamponamento (2.912 casi, 18 decessi e 4.580 persone ferite). Infine tra i comportamenti errati alla guida: l'analisi tra le prime tre cause classifica il mancato rispetto delle regole della precedenza, la guida distratta e il mancato rispetto della distanza di sicurezza.

I tre gruppi costituiscono complessivamente un terzo dei casi. Il tasso di mortalita' standardizzato e' piu' alto per chi ha piu' di 64 anni (12,7 per 100mila abitanti) e i 15-29enni (5,8 per 100mila abitanti). (Dig/ Dire)

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