"Suggerimenti a Commisso? Affermazioni gravi e inquietanti"

Il sindaco Nardella fa riferimento a un'intervista rilasciata al Corriere Fiorentino: “Dovrebbero essere sostanziate con indicazioni precise di nomi e fatti, per consentire a me o ad altri amministratori pubblici di intervenire tempestivamente e drasticamente”. Lo sconcerto di Draghi e Bussolin

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2020 12:58

Le affermazioni del patron della Fiorentina Rocco Commisso, in un’intervista al Corriere Fiorentino, in merito a suggerimenti ricevuti (“dovresti prendere questo architetto, dovesti chiedere a questa impresa. Per i seggiolini potresti sentire Tizio, per le strutture Caio, per i lavori Sempronio”) sono oggettivamente gravi e inquietanti. Credo che, se così fosse davvero, dichiarazioni del genere dovrebbero essere sostanziate con indicazioni precise di nomi e di fatti, soprattutto per consentire a me o ad altri amministratori pubblici di intervenire tempestivamente e drasticamente per garantire procedure e comportamenti trasparenti e corretti, e rilevare eventuali fatti da denunciare alle autorità giudiziarie”.

Lo afferma il sindaco Dario Nardella in merito alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere Fiorentino.

“Le dichiarazioni del presidente della Fiorentina Rocco Commisso, riportate in un’intervista al Corriere Fiorentino, riguardo a pressioni ricevute sui lavori da fare allo stadio Franchi (“dovresti prendere questo architetto, dovesti chiedere a questa impresa. Per i seggiolini potresti sentire Tizio, per le strutture Caio, per i lavori Sempronio”) sono gravissime, e rappresentano un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Un investitore importante per la città di Firenze come Commisso non può e non deve essere ‘spolpato’ dagli appetiti di affaristi senza scrupoli.

Benché il patron viola abbia successivamente chiarito che non si riferiva a politici nelle sue affermazioni, è chiaro a tutti che i condizionamenti che possono arrivare dal mondo politico sono più potenti di quelli di qualunque lobby. Per questo, come centrodestra a Palazzo Vecchio, vigileremo attentamente per accertarci che non ci siano amministratori pubblici tra gli alacri ‘suggeritori’”.

Questa la dichiarazione congiunta dei capigruppo Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) e Federico Bussolin (Lega)

In evidenza