Stress da responsabilità e traffico: gli autisti Ataf chiedono nuovi orari di lavoro

Sottoscritto oggi l'accordo per il "Premio di risultato 2019", che porta nelle loro tasche una specie di quindicesimo stipendio ma i sindacati avvertono: "Ciò che gli autisti fiorentini hanno vissuto fino ad oggi non può essere tollerabile ulteriormente"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2019 18:10
Stress da responsabilità e traffico: gli autisti Ataf chiedono nuovi orari di lavoro

Firenze - Una specie di "quindicesimo stipendio" arriverà nelle tasche degli autisti Ataf dopo la firma dell'accordo sul Premio di Risultato 2019, con budget complessivo di 900.000 euro. Un accordo valido anche per il personale in distacco. Sottoscritto anche l'accordo sul risarcimento danno per i sinistri passivi, che prevede un premio per chi non incorre in questo tipo di incidenti.

La notizia è molto positiva per gli autisti Ataf ma non tira una buona aria da quelle parti. Le condizioni di lavoro sono ritenute molto difficili sia per le responsabilità di chi guida un mezzo pubblico, sia per le condizioni del traffico di Firenze. Così gli autisti Ataf chiedono con forza di ridiscutere l'orario di lavoro.

“Oggi - commenta Michele Lulurgas, membro Rsu Ataf Gestioni per la Filt Cgil - in Ataf come Rsu abbiamo firmato un accordo che, nell'incertezza della gara regionale, assicura i lavoratori a prescindere dall'esito della stessa aggiungendo un'ulteriore entrata economica, una sorta di quindicesimo stipendio, una cosa importante anche perché è il primo accordo del genere stipulato in Regione e che auspico sia seguito anche nelle altre aziende toscane. Il confronto proseguirà nelle prossime settimane trattando della situazione dei lavoratori di Busitalia in distacco presso Ataf Gestioni e soprattutto dei temi delle condizioni di lavoro, delle quali riteniamo ormai sia imprescindibile dover parlare.

Infatti - continua Lulurgas - ciò che gli autisti fiorentini hanno vissuto fino ad oggi non può essere tollerabile ulteriormente: vi è troppo carico stressogeno su chi guida un bus, sia per le notevoli responsabilità di cui si deve far carico, sia per la situazione del traffico, al collasso in molti punti nevralgici della città. Ritengo che, a prescindere dal risultato della gara regionale, sarà opportuno ridiscutere a 360 gradi, anche e soprattutto riguardo l’orario di lavoro”.

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