Strage Viareggio: mozione in Regione chiede la revoca dell'onorificenza a Moretti

Il consigliere regionale Baccelli (Pd) aderisce alla mozione del Movimento 5 stelle

Redazione Nove da Firenze
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06 luglio 2016 23:16
Strage Viareggio: mozione in Regione chiede la revoca dell'onorificenza a Moretti

Firenze – La Regione Toscana chiederà al Governo la revoca del titolo di cavaliere del lavoro attribuita a Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato quando, il 29 giugno 2009, si verificò il tragico incidente alla stazione ferroviaria di Viareggio, dove persero la vita ben 32 persone. La richiesta è contenuta in una mozione, approvata all’unanimità, che impegna la Giunta regionale a “segnalare al Governo nazionale l’opportunità di attivare quanto prima le procedure di revoca del titolo di cavaliere del lavoro a Moretti”.

La mozione, presentata dal gruppo M5s, è stata fatta propria dall’intera Assemblea regionale dopo che il consigliere Gabriele Bianchi, M5s, l’ha illustrata evidenziando che “così dimostriamo la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e il nostro impegno affinché sia fatta piena luce su quel tragico evento”. Bianchi ha affermato che “è necessario revocare l’onorificenza per indegnità”. La richiesta sarà avanzata a norma di una specifica legge, la 194 del 1986, che prevede proprio una procedura del genere qualora siano venute meno le condizioni originarie.

Moretti è stato amministratore delegato delle Ferrovie dal 2006 al 2014. L’incidente di Viareggio è del 29 giugno 2009. Il 31 maggio 2010 l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli conferì il titolo onorifico di cavaliere del lavoro. Moretti, per la strage di Viareggio, è stato nel frattempo rinviato a giudizio nel processo penale in corso.

“Leggendo le segnalazioni depositate dai cittadini all’attenzione delle Ferrovie ed ascoltando le istanze dei lavoratori del comparto siamo convinti che la strage poteva essere evitata”, ha spiegato Bianchi. “Purtroppo la gestione delle Ferrovie da parte di Moretti era sorda alle continue segnalazioni e per le sue Ferrovie era più importante costruire sale esclusive per i viaggiatori dei Frecciarossa che garantire la sicurezza del personale e dei viaggiatori od occuparsi delle devastanti condizioni del servizio regionale”.

Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana a Sinistra, ha annunciato il “convinto voto a favore” alla mozione pentastellata affermando che “lo Stato ha sbagliato a non costituirsi parte civile nel processo” e che “sono stati fatti tanti errori, negli anni, in relazione a questa vicenda” aggiungendo che “in questa costellazione di errori, oltre ad esempio al licenziamento del ferroviere Riccardo Antonini, c’è stata anche la concessione del titolo di cavaliere del lavoro a Moretti”. Secondo Fattori, adesso, “occorre fare dei piccoli passi per tentare di rimarginare la grande ferita”. Anche secondo Fattori “i principi che hanno portato alla concessione dell’onorificenza sono venuti meno” e che in ogni caso “è stato indegno conferirgli quel titolo”.

“Chi ha vissuto in prima persona e conosce bene la strage di Viareggio ed il lungo e straziante percorso dei familiari delle vittime per ottenere verità e giustizia non può che stigmatizzare un comportamento istituzionale perlomeno ambiguo. Così è stato quello che ha dato origine al conferimento del titolo di Cavaliere del Lavoro a Mauro Moretti, per il quale chiedere una revoca è politicamente e moralmente doveroso. Dire che ci sarebbe voluta una maggior sensibilità è quasi un eufemismo.

Vale la pena ricordare che nel periodo in cui la più alta carica della Repubblica italiana , l’allora presidente Napolitano, procedeva con questa decorazione, la Procura ed il Tribunale di Lucca (fino a prova contraria due autorevoli articolazioni della stessa Repubblica italiana) riconoscevano, dopo 5 lunghi anni di inchiesta, nel comportamento di Moretti gli elementi per un rinvio a giudizio. Al tempo stesso, mentre la Regione Toscana e la Provincia di Lucca rimanevano a fianco dei familiari delle vittime rifiutando gli indennizzi assicurativi, il Governo italiano accettava i risarcimenti e non si costituiva in giudizio.

Insomma uno strabismo istituzionale che ha provocato legittimi dubbi e sgomento e che dobbiamo provare ancora e con più forza a superare per allineare tutte le istituzioni al loro giusto posto, cioè a fianco dei familiari delle vittime. Sostenere, con questa mozione, la necessità di revocare questo titolo a Moretti vuol dire, per il Pd, ristabilire la giusta coerenza istituzionale”. Così Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente Commissione Ambiente e territorio, intervenuto in aula motivando il voto favorevole del gruppo alla mozione “In merito alla opportunità di revocare il titolo di Cavaliere del Lavoro a Mauro Moretti”, che l’assemblea toscana ha approvato all’unanimità.

Anche Elisa Montemagni, Lega Nord, è intervenuta nel dibattito per dire che “noi accogliamo con favore questa mozione” e per sottolineare “l’inopportuna decisione che prese Napolitano” che adesso però “può essere corretta” con la revoca del titolo di cavaliere del lavoro. Secondo la Montemagni “questo atto è dovuto anche se è un piccolo gesto” e in relazione a quanto emerso nel dibattito, la consigliera ha affermato che “la Provincia e la Regione hanno fatto quello che dovevano fare”.

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