Irriconoscibile in questi giorni il Supermercato Stefan di via Quintino Sella a Firenze. Scaffali dedicati a casalinghi, abbigliamento, calzature, articoli da regalo, cartoleria e alimentari sono oramai praticamente vuoti. Quel che rimane è scontato al 20% oltre ad un settore suddiviso tra merce ad 1 euro ed a 0,50 centesimi. "Lunedì chiudiamo" avvisano le commesse. Poi è stata promessa una ristrutturazione ad opera del nuovo marchio Mondo Risparmio che riaprirà lo Store con una merce al dettaglio dello stesso genere. E i dipendenti, riassorbiti tutti? "La metà di noi saranno riassorbiti nel nuovo punto vendita" rispondono le interessate.
Quando il gruppo Stefan entra in crisi si contano 12 punti vendita ridotti nel tempo a 4 negozi. "Sesto e Scarperia sono stati chiusi senza il reintegro delle dipendenti - ricorda Cgil - Signa e Barberino Val D’Elsa sono passati ad altro operatore con il saldo occupazionale invariato. Da quando, luglio 2013, dell’azienda si occupa l’Amministratore Straordinario, Scandicci ad Aprile è passata a Mondo Risparmio". Recentemente i negozi di Stefan collocati in proprietà Unicoop Firenze sono stati oggetto di una difficile trattativa che ha visto un passaggio di tutte le lavoratrici ad altre aziende come Euronics, Family Casa e Festa e Mondo Risparmio.All’asta gli altri punti vendita, ovvero Borgo San Lorenzo e Quintino Sella a Firenze.
"L’offerta dei vincitori dell’asta - sottolinea il sindacato - prevede il reimpiego del 40% delle lavoratrici, si aprirà così un difficile confronto con l’azienda vincitrice, Mondo Risparmio".La Filcams CGIL ha in questi ultimi mesi stigmatizzato i comportamenti posti in essere da "Un'Amministrazione Straordinaria che dovrebbe essere attenta alle disposizioni di legge".
