Stazione Santa Maria Novella: il nuovo piano danneggia i taxi?

E intanto dovranno pagare una Cosap salata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2015 19:34
Stazione Santa Maria Novella: il nuovo piano danneggia i taxi?

Oltre 392mila euro all’anno. È questa la cifra che i 654 tassisti fiorentini, unici in Italia, versano annualmente per il pagamento della Cosap, il canone per l’occupazione del suolo pubblico che il Comune di Firenze progetta di rivedere al rialzo. “Più di 600 euro a testa a fronte di nulla, visto che gli stalli che paghiamo così cari sono tenuti in condizioni di manutenzione molto approssimativa, quando non occupati da auto private durante il giorno (quasi costantemente nelle ore serali), nonostante la polizia municipale, su nostra segnalazione, spesso intervenga per liberali, sanzionando i trasgressori – spiega Simone Andrei, presidente di Confartigianato Taxi”. “Siamo gli unici tassisti d’Italia a pagare il balzello, perché altrove, come è giusto che sia, è inammissibile che la Cosap gravi su un categoria che fornisce un servizio pubblico – prosegue Andrei – E dopo il danno, ci auguriamo che Palazzo Vecchio non stia meditando anche la beffa.

Un aumento della Cosap è del tutto fuori luogo, ancor più considerando la resistenza che l’amministrazione comunale sta cercando di opporre all'adeguamento delle nostre tariffe (e non l'aumento, come ama definirlo Palazzo Vecchio) bloccate ormai da 8 anni”. “Vogliamo credere, come dichiarato dall’Assessore Bettarini, che l’aumento sia solo una delle tante ipotesi vagliate dall’amministrazione comunale in sede di bilancio. Invitiamo perciò Palazzo Vecchio ad escluderne, in modo chiaro e netto, l’applicazione”.

"Quanto va predisponendo Grandi Stazioni Spa alla stazione di Santa Maria Novella -interviene Claudio Giudici, Presidente Uritaxi Toscana- danneggerà fortemente la qualità del servizio taxi e dunque l'utenza in arrivo col treno.Il piano di rifacimento dell'area prevede infatti l'eliminazione del 35% dei posti taxi oggi disponibili, che risultano già oggi, molte volte, insufficienti, per far posto ad un kiss and ride a pagamento.Questo piano era già stato osteggiato dal precedente assessore alla Mobilità Filippo Bonaccorsi, ma rischia oggi di entrare nella sua fase operativa, senza che sia stato presentato per una discussione accurata alla Commissione mobilità comunale.A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca quasi sempre...

Infatti, l'attuale piano pare esser fatto appositamente per avvantaggiare le multinazionali private del car sharing, creando ostacoli alla fruizione del servizio taxi.Il piano di Grandi Stazioni non tiene conto del fatto che dalla stazione centrale non partano soltanto turisti in vacanza, ma anche tanti pendolari che da lì devono andare in zone sensibili come quelle ospedaliere.Siamo stanchi di investire in tecnologia, personale, formazione, per tenere il servizio taxi fiorentino a livelli di eccellenza mondiale, e vederci continuamente ostacolati da una viabilità già di per sè complessa, ed oggi anche da queste manovre improvvisate su un punto nodale per cittadini e turisti".

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