Stadio Franchi: il rischio di fare la fine del Flaminio o del Filadelfia

Sinistra Progetto Comune attacca il sindaco Nardella: “Sullo stadio l'approssimazione non può essere la risposta. La Fiorentina fa bene a chiedere risposte certe”. Il presidente del Quartiere 2 Pierguidi aveva detto: "O si esegue il restyling o si abbatte l'attuale struttura"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2019 18:45
Stadio Franchi: il rischio di fare la fine del Flaminio o del Filadelfia

“La “svolta” annunciata da Nardella consiste unicamente nel provare ad assecondare le aspettative del Presidente della ACF Fiorentina. La nuova proprietà arrivata dagli Stati Uniti ha sentito molte promesse, rimaste in sospeso. Adesso si sceglie di porre rimedio all'assenza di decisioni chiare con un gesto eclatante quanto indefinito. Tra i dubbi c'è quello sulla futura destinazione del “Franchi”, a cui la Giunta deve necessariamente dare una risposta immediata, anche alla luce delle dichiarazioni del Presidente del Quartiere 2, per il quale “o si esegue il “restyling” o si abbatte l'attuale struttura”.

Commentano così Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consiglieri comunali di SPC, Vincenzo Pizzolo consigliere al Quartiere 5, Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli consiglieri al Quartiere 2 l'annunciata delibera di Giunta del 14 ottobre, riguardo al possibile futuro del “nuovo stadio”.

“Fast, total control (del privato) e contenimento dei costi” sono le parole d’ordine con cui Dario Nardella, per sua stessa ammissione, sancisce l'ipotesi con cui vorrebbe accontentare la proprietà della ACF Fiorentina – proseguono i consiglieri – ma a noi rimangono numerosi interrogativi riguardo le parole di Nardella. La decisione di vendere (e non più cedere in concessione) l'area che benefici porterà al Comune di Firenze? Specie se, sempre a detta dello stesso Nardella, i proventi saranno riutilizzati per dislocare gli operatori del mercato ortofrutticolo di Novoli... Inoltre, sempre riguardo Mercafir, cosa intende il sindaco quando afferma (testualmente) che “i lotti successivi saranno finanziati con investimenti individuati nei prossimi bilanci? Gettando non poche insicurezze sugli operatori del mercato”.

Pizzolo consigliere SPC al Q5 aggiunge: “Crediamo che l’aggiornamento alla variante per la realizzazione del nuovo impianto sportivo danneggi i residenti del Quartiere 5. Non solo si aggiunge un’opera in un’area già satura di funzioni, ma si permette l’avvio dei lavori senza il compimento di due opere infrastrutturali già oggi importantissime per quell’area, per fluidificare gli elementi di traffico. Ci riferiamo allo svincolo autostradale di Peretola e alla realizzazione della stazione ferroviaria “Guidoni” che non saranno più “ostative” all’inizio della costruzione del nuovo stadio. Si sta sacrificando l’interesse pubblico per tutelare unicamente quello privato. Quello che ci sfugge è la reale motivazione dietro a tale accelerazione”.

“Ci preoccupa il destino dello stadio a Campo di Marte, infrastruttura centrale del nostro quartiere – proseguono i consiglieri al Quartiere 2 Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli – e, da parte del Sindaco arrivano dichiarazioni confuse e approssimative sul futuro del Franchi. Non capiamo il motivo per il quale il Sindaco non sia andato fino in fondo per ottenere un parere chiaro da parte della Soprintendenza sul “restyling del Franchi”. La “provocazione” lanciata dal Presidente Pierguidi riguardo la demolizione dell'attuale stadio in uso non è banale, condividiamo il senso di preoccupazione per una parte importante del nostro territorio.

Ci chiediamo infatti dove saranno trovati i soldi (circa un milione di euro all'anno) per i lavori necessari al mantenimento della struttura. Crediamo che non possano bastare pochi concerti all'anno per ripagare questo esborso necessario. Chiediamo anche all'amministrazione cosa pensa di fare relativamente alle ripercussioni che potranno esserci per l'indotto e i posti di lavoro collegati allo stadio che sul nostro quartiere sono molti. Il Franchi rischierebbe di essere lasciato in stato di abbandono, come successo a Roma per lo stadio “Flaminio” o il “Filadelfia” di Torino prima della riqualificazione.

Siamo consapevoli di chi abita a Campo di Marte e si lamenta dei disagi che vive, ma anche uno spostamento dello stadio senza progettualità è destinato a creare molti problemi, nel quartiere come in tutta la Città”. 

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