SPC: "L'area ferroviaria ex-OGR di Porta al Prato sia bene pubblico"

Sinistra Progetto Comune sulle Ex Officine Grandi Riparazioni: "Esercitando il diritto di prelazione, il Comune può acquistare l’area e restituirla a un uso pubblico, sottraendola alla speculazione e ad un ulteriore consumo di suolo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2019 13:41
SPC:

"L’area ferroviaria delle Ex Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Porta al Prato rappresenta forse l’ultima occasione per la Giunta comunale di valorizzare alcune opportunità offerte dal Piano Urbanistico". Così Sinistra Progetto Comune in Palazzo Vecchio, che prosegue: "Esercitando il diritto di prelazione, il Comune può acquistare l’area e restituirla a un uso pubblico, sottraendola alla speculazione e ad un ulteriore consumo di suolo. La lunga striscia di suolo adiacente al parco delle Cascine, 92.000 mq, è in vendita da fine luglio, e il progetto prevede più di 54.000 mq destinati a edilizia residenziale e servizi.

Una colata di cemento insostenibile, che assedierà da un lato le Cascine, e dall’altro peserà sulla viabilità e la vivibilità di quest’area del Quartiere 1, già profondamente carente di verde, e che ha subito negli ultimi anni trasformazioni importanti non sempre percepite positivamente dagli abitanti. Con l’acquisto dell’area si creano opportunità di uso come bene pubblico: ad esempio si potrà creare una connessione tra il rione e il parco delle Cascine, restituire alla cittadinanza l’accesso al canale Macinante, realizzando una ciclabile che si colleghi alla ciclabile fluviale verso Signa, valorizzare la comunità vegetale spontanea creando un ulteriore bosco urbano, contribuendo al miglioramento del microclima della città.

In più l’area sottratta all’edilizia potrà offrire spazi flessibili di aggregazione e partecipazione, e ospitare attività culturali e sociali, sollevando così le Cascine dagli eventi che vi vengono realizzati, un uso improprio di quello che dovrebbe essere un parco naturalistico. La trasformazione dell’Ex OGR in bene pubblico sarebbe coerente con le dichiarazioni e gli impregni presi per l’emergenza climatica: emergenza che obbliga a ripensare la Piana come un sistema ecologico integrato, dove vivono più di un milione di persone, in cui le relazioni tra monti, pianura e sistemi idrici sono già fortemente compromesse dall’occupazione famelica di suolo.

Coerentemente con il nostro comunicato dello scorso agosto, questa è la nostra proposta, Sindaco - concludono i consiglieri di SPC - : l’acquisto dell’ex OGR dimostrerebbe una visione di medio e lungo periodo per il governo e l’ambiente della città e della Piana, e un rinnovato interesse per la salute e il vivere civile dei residenti.

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