Sicuri che Facebook non serva a niente?

In libreria e on line il libro di Veronica Gentili, web e social media specialist grossetana

Nicola
Nicola Novelli
12 aprile 2015 17:47
Sicuri che Facebook non serva a niente?

Strategie e tattiche di Facebook marketing per aziende e professionisti è il titolo e il tema del libro di Veronica Gentili, web e social media specialist di Grosseto, da poche settimane in libreria e on line, edito da Dario Flaccovio. Esploratrice di Internet dall’età di 13 anni, oggi esperta di marketing e grafica digitale, l'autrice spiega come Facebook possa essere utile alle imprese, come ottimizzare una pagina aziendale all'interno di un piano di comunicazione.

Una lettura agile e funzionale alle esigenze specifiche di ogni tipologia di lettore, che oltre a una visione di insieme della piattaforma e dell'attuale forma di Internet, elenca le buone pratiche di lavoro sul social network più popolare in Italia. Con un miliardo e 300 milioni di iscritti, di cui 26 milioni solo nel nostro paese, Facebook (10 miliardi di dollari di fatturato annuo) è un ambiente ineludibile: la ragione per cui chiunque intenda fare business on line trova nel volume della Gentili un percorso di formazione su potenzialità, strumenti, tipici errori e tecniche d'uso di questa rete sociale, in continua trasformazione per migliorare l'esperienza degli utenti e le performance della pubblicità.

Con una presa d'atto iniziale di grande sincerità: Facebook non è gratis e che ci si investa sopra tempo/lavoro, o denaro in pubblicità e consulenze esterne, comunque tutto questo ha un costo. Ma se la maggior parte delle imprese, anche medie e piccole, ha capito che i Social Network sono diventati ambienti impossibili da non presidiare, difficilmente riescono a farne una reale risorsa di business. Spesso si limitano ad aprire una propria pagina, pubblicare qualche post, e verificare infine scarsi risultati.

Approfondimenti

Nel libro l’Autrice focalizza gli obiettivi da inquadrare: canale di dialogo con i clienti, sviluppo di notorietà del marchio, caccia di contatti e referenze, o vendite on line? Per ogni target c'è da mettere in conto attività e investimenti appropriati, ads, post virali, o video promozionali che siano. La posta in palio è importante: due navigatori italiani su cinque, che trascorrono on line, ormai, in sesto della propria vita, senza considerare il resto del mondo.

Facebook -si raccomanda la Gentili- non deve essere l'unica strategia di comunicazione digitale di un'impresa. Si impone un'attenta analisi di mercato che identifichi la tipologia di destinatario della comunicazione, i contenuti da condividere, i tempi di pubblicazione e il contesto socio-culturale in cui si innestano. Attenti poi ai punti deboli: al fatto che la piattaforma in cui le proprie informazioni vengono archiviate è di proprietà di un gruppo multinazionale USA, che il mercato della piattaforma è ad alta competitività, che non è facile misurare il ritorno economico delle attività svolte, almeno in termini economici immediati. Sono molti -il libro li racconta- i casi di studio positivi per aziende di ogni dimensione, dalla promozione dell'immagine a veri exploit commerciali.

Una cosa è certa, se il lettore è un professionista della comunicazione, un manager, un digital, o social media marketer questo è un libro utile per fare marketing su Facebook.

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