Sono tanti i condomini che fanno richiesta di poter installare apparecchiature di video sorveglianza per tutelare la proprietà privata. In città questa necessità manifestata dal singolo condomino, rischia di interferire con la libertà personale dei vicini di casa. Come risolvere la questione tra condomini? L’installazione delle telecamere in un condominio da parte di un condomino può avvenire con il consenso di tutti i condomini, se riprendono parti comuni o proprietà altrui, questo per rispettare la tutela della privacy. La regola però non vale sempre perché il regolamento europeo sulla privacy ( 2016/679) consente l’installazione anche senza consenso per motivi di sicurezza seri e giustificati.
E’ legittimo il trattamento dei dati personali per uso domestico se è necessario per la salvaguardia di interessi vitali dell’interessato o di un’altra persona. Le immagini non dovranno essere divulgate e dovranno essere rispettate le norme sulla responsabilità e sulla sicurezza dei dati registrati. In questo caso straordinario, una volta raccolte le prove ed ottenuta una sentenza di condanna non sarà più possibile riprendere il vicino senza il suo consenso a meno di non concordare la sorveglianza secondo la normale procedura di condivisione degli obiettivi di sicurezza.