Sicurezza: città divisa tra allarmi leghisti e presidio solidale

Dopo le aggressioni agli agenti di polizia, Bussolin (Lega): “Categorie in rivolta, Nardella approvi le nostre mozioni su Taser e Zone Rosse”. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (SPC): “Firenze non ha bisogno di fucili a pompa”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2019 17:15
Sicurezza: città divisa tra allarmi leghisti e presidio solidale

Dopo le aggressioni di questi giorni al centro del dibattito politico c'è lo stato di degrado delle periferie come di alcune zone del centro storico quali la stazione di Santa Maria Novella, oltre alla crescente preoccupazione dei cittadini per la  microcriminalità. La Uil della Polizia si dichiara favorevole all'uso del taser a Firenze, mentre contro la politica buonista tuona la Lega di Firenze, sostenitrice del ripristino delle Zone Rosse.

“Assurdo il silenzio di Nardella – dichiara il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin – davanti alla rivolta di sindacati e commercianti. Un plauso a chi, come il SAP e Confcommercio e tanti cittadini, sposa la battaglia di legalità. Non si può negare il Taser per motivi ideologici, ci rimettono i fiorentini mica la Lega.

Così come per le zone rosse: altro che bocciatura del TAR del provvedimento del Prefetto Lega, sono previste dal Decreto Minniti nel Decreto sicurezza urbana, Nardella deve solo applicarle. Da una parte – conclude Bussolin – va avanti la politica del negazionismo, dall'altra portiamo temi concreti: smettiamo di combattere lo spaccio e la delinquenza coi gessetti colorati”.

“Oggi Sinistra Progetto Comune era su Ponte Vespucci insieme a tante e tanti, con quella Firenze che risponde solidale e numerosa - incurante del maltempo - al gesto che ha rovinato la targa in ricordo di Idy Diene, assassinato solo perché aveva la pelle di un colore ritenuto sbagliato. Mentre le destre delirano su fucili a pompa e giubbotti antiproiettile – aggiungono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – pretendiamo che il Comune tenga fede all’impegno votato all’unanimità da consiglio su nostra proposta. Che venga apposta una targa curata dall’Amministrazione, istituzionale, oltre a quella della cittadinanza e dell’associazionismo. Perché Firenze è solidale e rifiuta la paura!”.

Il consigliere metropolitano Paolo Gandola (Fi, Centrodestra per il cambiamento) e Jacopo Cellai (Capogruppo Forza Italia nel Comune di Firenze) ritengono "gravissime le aggressioni avvenute a Firenze in zona Stazione Santa Maria Novella nei confronti degli agenti della Polizia intervenuti in una operazione di pattugliamento e controllo antidroga. I quattro agenti feriti sono gli ultimi, in ordine di tempo, a fare le spese di una situazione divenuta davvero ormai fuori controllo in città. Le bande di spacciatori, ormai, nel territorio fiorentino sanno di godere di un'ampia impunità e i loro atteggiamenti e le aggressioni ne sono la testimonianza più lampante.

Urge trovare delle soluzioni normative per porre un fine a questa situazione, mentre da parte dell'Amministrazione comunale di Firenze serve un riconoscimento vero del problema e l'adozione di serie politiche repressive". "La nostra vicinanza ai ragazzi in divisa è totale - proseguono i due consiglieri azzurri - Ogni giorno il loro impegno sulle nostre strade è sotto gli occhi di tutti e quando accadono fatti di questo genere non sono solo loro ad essere colpiti, ma l'intera città. Chiederemo che il Consiglio Metropolitano ed il Consiglio comunale esprimano ufficialmente la loro vicinanza agli agenti feriti e a tutti gli operatori della sicurezza che quotidianamente sono impegnati in una lotta spesso impari a garantire la legalità nei nostri territori.

A loro va il nostro plauso, il nostro sostegno ed la nostra incondizionata fiducia". I due rappresentanti azzurri fanno sapere che nei prossimi giorni incontreranno i poliziotti aggrediti.

In evidenza