Sicurezza in città, Firenze copia Israele: super software allo studio

In sperimentazione un sofisticato meccanismo"in grado di rilevare" attraverso le mille telecamere installate nel capoluogo "oggetti potenzialmente pericolosi". Nardella: "L'ho visto durante la visita a Tel Aviv al centro di controllo del Comune, può servire anche per l'antiterrorismo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 dicembre 2019 14:38
Sicurezza in città, Firenze copia Israele: super software allo studio
foto Agenzia Dire

(DIRE) Firenze, 30 dic. - Un super software "in grado di rilevare" attraverso le mille telecamere installate a Firenze "oggetti potenzialmente pericolosi", oppure "movimenti sospetti di veicoli o persone" come a Tel Aviv, in Israele. La novità la rivela il sindaco Dario Nardella, nel corso dell'inaugurazione della videocamera numero mille montata in piazza Indipendenza. Si tratta di un programma sviluppato da una ditta italiana "in fase di sperimentazione", aggiunge il primo cittadino che subito dopo sottolinea: con il sistema "non c'è alcun tipo di riconoscimento facciale , dunque non c'è assolutamente nessuna violazione delle norma sulla privacy".

Grazie al software, in pratica, è possibile agganciare oggetti o colori (come quello di un cappotto o di una borsa) indosso a potenziali sospettati e seguirne gli spostamenti tra le varie telecamere. Oppure vedere movimenti repentini, anche qui sospetti, di veicoli o persone, spiegano i tecnici di Palazzo Vecchio. Gli stessi tecnici che, con l'ausilio della municipale, a febbraio dovrebbero fare il punto sui test in corso, utili ad affinare il sistema: l'obiettivo, dicono, è quello di eliminare i falsi allarmi per far sì che gli agenti non siano bombardati da avvisi errati. "Per ora si tratta di un test- afferma il primo cittadino-, quindi lo non stiamo utilizzando operativamente.

Quando sarà terminata la sperimentazione ne vedremo i risultati". Tuttavia il sistema, continua Nardella, "consente ad un numero ridotto di agenti di controllare mille telecamere per intervenire più tempestivamente nel caso in cui ci dovessero essere delle situazioni anomale".

Si tratta di un meccanismo "che ho visto durante la visita a Tel Aviv al centro di controllo del Comune". Ed è, infatti, "un servizio aggiuntivo che può servire anche nelle attività di antiterrorismo", conclude. (Dire)

Sull'argomento intervengono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune:

"Poi la maggioranza ci chiede in aula perché siamo all'opposizione. Anche perché sulla gestione del tema sicurezza/sicurezze al governo nemmeno ci si preoccupa più di usare un linguaggio diverso dalle destre. "Siamo una delle città più controllate d'Italia", dichiara il Sindaco, inaugurando la telecamera numero mille... Raccontando di aver visto a Tel Aviv una tecnologia interessante e di voler proseguire nella sua sperimentazione sul nostro territorio. Comunque tranquilli e tranquille, i software rileveranno solo oggetti potenzialmente pericolosi, senza violare la privacy (se poi è potenzialmente pericoloso ma poi si rivela non pericoloso si vedrà)...

La gestione della tematica ci appare confusa in modo preoccupante. Abbiamo più volte evidenziato la nostra contrarietà rispetto a questo uso della videosorveglianza, un giudizio basato sui limiti già verificati nelle altre città del mondo.

Registriamo adesso una certa noncuranza nell'addentrarsi in queste nuove frontiere...

Non mancheremo di approfondire la questione, provando a evitare dei disastri prima che avvengano, a tutela della nostra Città".

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