Sicurezza e lotta all’illegalità: confronto di impostazioni a Prato

Sequestrata merce contraffatta al mercato di viale Galilei. Trasporto abusivo di rottami ferrosi, sequestrati veicolo e rifiuti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2014 20:04
Sicurezza e lotta all’illegalità: confronto di impostazioni a Prato

Questa mattina il sindaco Matteo Biffoni e il comandante della Polizia municipale Andrea Pasquinelli si sono incontrati per un confronto sui temi della sicurezza e lotta all’illegalità in vista della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza che si terrà mercoledì 11 giugno si riunisce in Prefettura. Tra le priorità individuate c’è il potenziamento dell’organico che a oggi vede operativi effettivamente sul territorio 150 agenti contro una necessità di almeno 200-220 persone.

E’ importante inoltre - ha evidenziato Biffoni - che l’implementazione dell’organico, così come le spese per la sicurezza (telecamere, etc.), siano escluse dal patto di stabilità e dai limiti dei tetti di spesa previsti per i Comuni. Tra le proposte che verranno portate all’attenzione del Comitato anche il rafforzamento delle squadre interforze e la necessità di una modifica del software di gestione del registro delle imprese della Camera di commercio per ottenere un’interconnessione con i dati dell’anagrafe e della toponomastica.

Il collegamento tra le diverse banche dati, infatti, impedirebbe che si possa continuare ad aprire imprese dichiarando residenze false e sedi in località inesistenti.La Guardia di Finanza si rifiuta di raccogliere una denuncia contro due episodi di lavoro nero e il capogruppo in Regione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, va su tutte le furie e ottiene un chiarimento solo dopo aver palesato la sua carica politica. Accade a Prato, dove il consigliere regionale abita e dove nelle settimane scorse aveva scoperto due casi da sottoporre a vigilanza e voleva sottoporli alle fiamme gialle, che pero' hanno fatto muro. "Mi sono presentato alla Guardia di Finanza per segnalare la presenza di due ex fabbriche, ex aziende che a Mezzana, che finora non aveva avuto insediamenti di illegalita' economica palese, hanno al loro interno delle attivita' sospette, ma la mia denuncia non e' stata raccolta".

L'aennino l'ha rivelato nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa convocata proprio sotto il comando: "Volevo semplicemente segnalare questo e lasciare poi all'autorità competente la possibilita' di approfondire se sia vero o meno, perche' non e' la mia professione. Ho visto in orari strani, giorno e notte, lavorare delle donne e dei bambini a dei telai. Ho visto a notte fonda spostare materiale. Fuori da queste due situazioni non c'e' nessun segnale che indica che dentro ci sia un'azienda.

Mentre ero in sala d'aspetto mi e' stato detto che se non avevo le prove non dovevo denunciare. Mi e' stato detto che non c'e' bisogno che i cittadini facciano delle segnalazioni. Al che ho fatto presente che la guardia di finanza fa anche delle campagne pubblicitarie e comunicative per invitare i cittadini a segnalare le ipotesi di illegalita'. Mi hanno scoraggiato in tutti i modi, dicendomi di ripassare nei prossimi giorni. Gli ho detto che volevo protocollare questa cosa, ma sono stato accompagnato alla porta".

Questa mattina l'unità operativa di polizia commerciale amministrativa e anticontraffazione della Polizia municipale ha sequestrato numerosi articoli contraffatti al mercato settimanale di viale Galilei. Tra la merce confiscata, che riportava marchi e segni falsificati, borse, cinture e portafogli. Il sequestro si inserisce nell'attività di controllo della Polizia municipale che, da alcuni anni, è particolarmente attiva nel contrastare il fenomeno dell’ abusivismo commerciale e della vendita di prodotti contraffatti, in particolare all'interno dei mercati.Nello svolgimento dei servizi di controllo straordinari sul territorio pratese, la task force composta da appartenenti alla Polizia Municipale di Prato, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Provinciale (appositamente istituita, in accordo con la Prefettura e la Questura di Prato nell'ambito delle attività del Patto per Prato sicura, per l’attività di contrasto all’abbandono e trasporto abusivo di rifiuti) ha fermato e sequestrato un mezzo che stava effettuando il trasporto di rifiuti (materiale ferroso) senza le necessarie autorizzazioni. L’episodio si è verificato in via Cavour quando gli agenti hanno visto transitare un autocarro carico di rottami ferrosi e lo hanno fermato per accertare la sussistenza dei requisiti necessari per questo tipo di attività. Durante le verifiche del caso si è accertato che l’autocarro era privo della prescritta revisione (omessa per ben due volte) e non risultava nemmeno coperto da assicurazione. Il gestore dell'attività, un cittadino extracomunitario di origine marocchina di 37 anni, passeggero del veicolo, non era in possesso delle autorizzazioni richieste per il trasporto dei rifiuti, ma solo di una licenza di commercio ambulante di prodotti non alimentari.

Sono state quindi eseguite le procedure di fermo e sequestro amministrativo e di sequestro penale del veicolo finalizzato alla successiva confisca. Il conducente del veicolo, cittadino italiano, si era inoltre posto alla guida senza avere la patente valida per quella categoria di veicolo. L’attività di controllo ha portato all’emissione di sanzioni amministrative per un totale di 1177,00 euro ed alla denuncia all’Autorità Giudiziaria dei due soggetti coinvolti nella gestione illecita di rifiuti per la quale è prevista la pena dell’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro. 

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