Si indaga i meandri dell’oscurità e i suoi dintorni a Casole D'Elsa (Siena)

Domenica 22 luglio ultimo giorno di “Borgo Nero”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2018 23:55
Si indaga i meandri dell’oscurità e i suoi dintorni a Casole D'Elsa (Siena)

Duemila metri quadrati di stoffa nera avvolgeranno il centro storico di Casole D’Elsa (Siena) per incorniciare l’edizione zero di “Borgo Nero”. La grande proposta di teatro all’aperto che il paese toscano ospita per l’ultimo giorno in programma, domenica 22 luglio 2018, dalle 19,30 alle 24.

Una inedita idea di spettacolo che indagherà i meandri dell’oscurità, il mistero e i suoi dintorni con una serie di azioni sceniche che saranno una vera e propria incursione tra le pieghe di credenze popolari, timori e grandi sorprese oltre il buio. Da una idea di Luciana Calamassi e a cura dell’Associazione “CasoleEventi”. Quella che firma e produce anche “Praesepivm”. Con il patrocinio del Comune.

Il pubblico si troverà al centro di un luogo arcano, tra rappresentazioni noir, singolari magie e rocambolesche azioni circensi. Gli spettatori non saranno obbligati a stare a sedere, ma si potranno muovere e decidere da che punto di vista vogliono seguire i tanti momenti in scaletta.

Al centro di “Borgo Nero” ci sarà lo spettacolo di teatro di strada “ZoéIl principio della vita del Piccolo Nuovo Teatro. Una rappresentazione con trampoli, fuoco, musica ed effetti pirotecnici che si svolgerà in Piazza della Libertà. Questo sarà il gran finale di un percorso teatrale che partirà dal Palazzo Comunale svolgendosi su più palcoscenici naturali offerti dalla geometria del centro storico di Casole. Ad illuminare i passi del pubblico ci saranno tante candele, unica guida verso una probabile via della luce. Ma questo sarà tutto da scoprire.

Un viaggio nell’oscurità che sarà accompagnato anche da “Kalofen” con i propri spettacoli itineranti, dai personaggi inediti del Minotauro e della Mietitrice, da Gli Inquisitori, dalla Compagnia Teatrale “Campana” e dai danzatori di Dance Group 2000.

Zoé sarà la protagonista indiscussa di una serata piena di sipari che si aprono e si chiudono di continuo. Si tratta di una bella fanciulla che si muove su un cavallo bianco. L’apparenza può ingannare, perché viene additata come strega e fattucchiera. Riuscirà a percorrere le vie del paese passando attraverso l'oscurità dei luoghi. Incontrerà creature mostruose fino ad arrivare al compimento di una danza macabra intorno al cimitero delle anime perdute. Sarà l’incontro ravvicinato con la morte, anticamera del rogo su cui lei stessa morirà.

Lo spettacolo “Zoé”, ovvero “Vita” in greco antico, sarà il momento clou di “Borgo Nero”. Uno spazio scenico che si pone alla fine della oscura strada che attraversa tutte le componenti dell’articolata rappresentazione. Una sorta di risoluzione, forse, ai tanti misteri che accompagneranno il pubblico in questo lungo percorso. Un copione basato sul rapporto tra l’uomo e la natura, realizzato attraverso scene poetiche, alternate però a momenti d’intensa drammaticità, in linea con lo spirito noir di “Borgo Nero”.

Il tutto, messo in scena come spettacolo di teatro di strada con trampoli attraverso l’uso di costumi di scena, fuoco, luci ed effetti pirotecnici. In un mondo in cui le lotte etniche e culturali sembrano sopraffarci provocando un vortice di follia generale, la Compagnia ha sentito forte l’esigenza di raccontare un sentimento capace di contrastarle: l’amore. L’amore di una madre per sua figlia, l’amore di una dea per le sue creature, l’amore di un dio per una fanciulla destinata a far prosperare l’umanità.

Un intreccio di amori che proverà a trarre tutti in salvo fuori dal buio ponendo al centro di tutto un’origine fondamentale per tutti: la vita e la sua essenza.

Foto gallery
In evidenza