Sgomberi a Firenze: il Movimento chiede soluzioni abitative

Il Movimento di lotta per la casa interviene sulle nuove normative dopo la 'tregua'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2017 13:16
Sgomberi a Firenze: il Movimento chiede soluzioni abitative

 Tanto si è parlato in questi mesi delle nuove disposizioni del Ministro Minniti sugli sgomberi, in merito interviene il Movimento di Lotta per la casa di Firenze per chiedere soluzioni abitative."La tregua obbligata dalla resistenza degli sgomberati in piazza Indipendenza a Roma sembra vicina a concludersi. Gli sgomberi ripartiranno senza nessun reale elemento di novità. Il Comitato metropolitano che a Firenze ha riunito Prefettura, Questura, Comuni e Regione, invece di individuare stabili da destinare a chi è in emergenza abitativa, ha deciso la mappatura e la vigilanza degli stabili sfitti al fine di prevenire nuove occupazioni.

Un altro servigio offerto a titolo gratuito dalle istituzioni a palazzinari e istituti bancari. I villaggi di container allestiti a Roma per preparare i nuovi sgomberi dovrebbero togliere ogni dubbio anche ai più ingenui su cosa intenda il ministro quando parla di soluzioni per chi resta senza casa. Il punto è questo: quando si parla di container o di strutture di accoglienza temporanea non siamo di fronte alla soluzione ma al problema. Perché è esattamente questo sistema che negli anni ha trascinato un emergenza infinita di cui migliaia di persone solo in questa città continuano a pagare il prezzo, mentre a guadagnarci resta solo chi sull'emergenza ha costruito un business sicuro a forza di appalti pubblici per progetti sistematicamente fallimentari. L'occupazione di via Spaventa, emblema di una emergenza che dura da 14 anni nel caso dei rifugiati somali più volte entrati e usciti dal sistema dell'accoglienza, continua da mesi ad essere sotto minaccia di sgombero, mentre la curia proprietaria dell'immobile continua a mantenere un silenzio ambiguo in merito.

Se lo sgombero dovesse arrivare, è evidente che a fare da contraltare ai reparti di polizia ci sarebbe solo qualche elemosina inaccettabile da vendere ai giornali come soluzione. Insomma, se dall'altra parte nulla è cambiato, lo stesso vale per noi. Indisponibili ad accettare elemosine, determinati a continuare a richiedere case vere, stabili e dignitose per uscire dall'emergenza" conclude il Movimento.

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