"Sea Watch", Livorno e Firenze sfidano Salvini: è una questione di coscienza

Il sindaco Salvetti pronto ad aprire il porto per la nave, quello gigliato Nardella a disposizione per l'accoglienza di una parte dei 42 migranti, 12. Aperta anche la Caritas labronica, a supporto Comunità di Sant'Egidio e Misericordia. Rossi: "Sono semplicemente felice"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2019 17:26

Firenze, 27 giu. - Il ministro dell'Interno Matteo Salvini lo attacca - "Priorità per il neoeletto sindaco di Livorno del Pd: aprire il porto alle navi pirata delle ong"- ma Luca Salvetti va avanti: Livorno è pronta ad accogliere la Sea Watch. Il porto della città labronica è aperto. Una posizione che incassa il sostegno di Firenze: "Il sindaco Dario Nardella mi ha telefonato mettendosi a disposizione per un aiuto e per l'accoglienza di una parte dei 42 migranti", sottolinea Salvetti.

Dodici, per la precisione. "Firenze si affianca a Livorno e tende la mano ai migranti della Sea Watch, uomini e donne che possono anche rischiare la vita e hanno bisogno di assistenza. Non si lasciano esseri umani in mare. La nostra storia è quella di una città aperta e per questo siamo già pronti ad accogliere 12 delle 42 persone a bordo", scrive su Facebook l'assessore ad Accoglienza e Integrazione, Andrea Vannucci. "Al contempo chiediamo al governo di affrontare e gestire concretamente il fenomeno dell'immigrazione partecipando attivamente ai vertici dell'Unione europea per ottenere una condivisione delle responsabilità da parte di tutti i paesi europei nessuno escluso".

Il sindaco di Livorno Salvetti aggiunge: "È doveroso che una città come Livorno sia disponibile all'accoglienza. Qui si tratta di rapportarsi ad una situazione di emergenza. Ho fatto il marinaio in Capitaneria e so perfettamente chi può entrare in porto. La mia dichiarazione politica è espressione della gente comune che deve riscoprire i valori dell'accoglienza", perché "la politica si fa smuovendo le coscienze".

A fianco di Salvetti, sostenuto anche dal governatore Enrico Rossi ("Sono semplicemente felice, grazie sindaco di Livorno"), anche la Caritas, la comunità di Sant'Egidio e la Misericordia.

"Suor Raffaella Spiezio, presidente di Caritas Livorno, è addirittura andata oltre al sostegno formale mettendo a disposizione la propria struttura per l'accoglienza delle 42 persone trasportate dalla nave umanitaria", spiega il Comune. Buongiorno Livorno, in una nota pubblica, condivide e apprezza il gesto del sindaco e si augura che "si cominci a promuovere e sostenere, anche nella nostra città", si legge nel comunicato, "forme di accoglienza e di convivenza organizzate".

Il gruppo consiliare Sinistra Progetto Comune torna ad esprimere la propria solidarietà alla capitana della Sea Watch, Carola Rackete. “Chiediamo una netta presa di posizione da parte della città di Firenze in difesa dei diritti umani e dell’uguaglianza. Chiediamo al sindaco di comunicare subito al governo la richiesta della città di accoglierli e di ringraziare chi salva vite umane”, affermano i consiglieri Antonella Bundu e Dmitrij Palagi.“Quello che sta succedendo al largo delle coste italiane è vergognoso.

Non possiamo dire di non aver saputo. L'umanità, intesa come sentimento, è sotto attacco. Stiamo assistendo a un continente intero che si rifiuta di salvare dei naufraghi – aggiungono Bundu e Palagi -. Il nostro governo, per biechi fini di propaganda, sostiene che se ne deve occupare l'Europa ma poi diserta puntualmente i tavoli delle riunioni europee per rinegoziare il Regolamento di Dublino, secondo il quale chi entra in Europa deve chiedere protezione al paese di primo approdo. E il ministro dell’Interno fa il gradasso con la vera capitana, chiudendo i porti a 42 persone che si trovano in mare da giorni”.

Dopo Rossi, altri esponenti del Pd regionale dicono la loro sulla vicenda. “Siamo a fianco del Sindaco di Livorno Luca Salvetti e la Regione Toscana è pronta a fare la sua parte nel caso la Sea Watch dovesse approdare nel porto labronico”. Così il capogruppo del Pd in Regione Leonardo Marras insieme alla vice capogruppo Monia Monni e al consigliere Francesco Gazzetti manifestano la loro solidarietà a Salvetti e respingono con forza gli attacchi che in queste ore il primo cittadino di Livorno sta subendo da parte del vice premier Salvini .

“Non solo apprezziamo il gesto di Salvetti esprimendo al Sindaco di Livorno la nostra totale ed incondizionata solidarietà - aggiungono Marras, Monni e Gazzetti- ma abbiamo già accertato la disponibilità della Giunta regionale a mettersi a disposizione dell’amministrazione comunale labronica per le necessità legate ad un'eventuale prima accoglienza. Noi - concludono Marras, Monni e Gazzetti - tra Salvini e Salvetti scegliamo, senza se e senza ma, il Sindaco di Livorno.

E speriamo che le uniche cose che possano essere affondate siano l'indifferenza e l'odio che alimentano quel rischio di razzismo strisciante contro il quale lotteremo, con tutto noi stessi, sia in Italia che in Toscana".

La questione sta diventando sempre più scottante. "Quando le leggi sono disumane, disubbidire è giusto". Sostenendo la scelta della comandante della Sea watch 3, Carola Rackete, anche la Fiom-Cgil e il gruppo del Partito democratico di Reggio Emilia si schierano dalla parte dello sbarco immediato dei 42 migranti che stanno vagando da 14 giorni nel mar Mediterraneo. "È ora che Governo e Unione europea smettano di cercare consensi sulla vita delle persone - dice il segretario generale della Fiom reggiana, Simone Vecchi- chiediamo che il porto di Lampedusa accolga subito i profughi".

L'obbligo di salvare vite "è il fondamento su cui si poggiano tutti gli altri diritti umani", continua la Fiom in una nota appoggiando la decisione di 'forzare' il blocco navale della capitana della Sea Watch 3. "Ci offende il tempismo con cui il Governo risponda strumentalmente a episodi relativi al salvataggio di vite umane da parte delle ong e ci sdegna la velocità con cui si emettono decreti legge con carattere di urgenza abusando della retorica della sicurezza e contemporaneamente nulla si fa per evitare gli incidenti e le morti sul lavoro", scrive il sindacato.

La Fiom vorrebbe che si smetta "di parlare di emergenze che non esistono", come ad esempio quella dei migranti, e pretende risposte "concrete ai problemi urlati a gran voce nelle manifestazioni di Milano, Firenze e Napoli del 14 giugno 2019".Il sindacato ritiene "disumano e non più tollerabile la logica di chi sacrifica vite per interessi elettorali". Anche il gruppo del Partito democratico di Reggio Emilia, guidato dal sindaco Luca Vecchi, è solidale con la Sea Watch 3: i consiglieri si scattano una foto con in mano cartelli che formano la frase "Siamo con la #seawatch".

In evidenza