Scuole fredde a Firenze: studenti e genitori indignati

Molte le segnalazioni di lezioni sospese per il freddo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2017 17:55
Scuole fredde a Firenze: studenti e genitori indignati

Per molti alunni fiorentini miei coetanei oggi è stata una pessima giornata di scuola: il rientro dopo le festività natalizie non è stato dei migliori” dichiara Lorenzo Somigli Segretario dei Giovani Lega Nord Firenze “La buona scuola è ridotta al gelo: in molte scuole gli impianti di riscaldamento non hanno garantito un'adeguata temperatura nei locali. Nell'epoca della fantasmagorica “buona scuola” una condizione prevedibile perché caratteristica della stagione in corso diventa un'emergenza.

Nel Liceo Pascoli di viale Don Minzoni, dopo le temperature tanto basse da provocare una giustificata protesta degli studenti, oggi si è verificato un allagamento, mentre gli studenti del Peano sono stati costretti a tornare alle loro case perché le temperature erano insopportabili. Siamo nelle mani" conclude Somigli "della Città metropolitana: c'è da stare freschi - è proprio il caso di dirlo -".

Vincenzo Donvito, presidente Aduc, parla di "bollettino di guerra" riferendosi ai messaggi e testimonianze di studenti e genitori che tra ieri ed oggi "Hanno dovuto riununciare alle ore di lezione a scuola (o le hanno tenute in condizioni precarie) perché il riscaldamento non funzionava o era insufficiente". E' arrivato l'inverno. Capita, a volte. "E’ inverno e fa freddo, in linea grossomodo con le temperature di questo periodo in questa parte del mondo - sottolinea Donvito - a sentire i vari responsabili c’e’ da vergognarsi ad essere cittadini che pagano le tasse con cui vengono pagati gli stipendi di queste persone: i più dotti usano le parole inglesi “spending review”.

E si scopre che, con una temperatura invernale preannunciata e già in atto da diversi giorni, le scuole hanno riaperto con gli impianti di riscaldamento (dove funzionavano) che sono stati attivati la mattina stessa e poi spenti la sera, e così via. Incapaci?La testimonianza. "In un istituto superiore del centro fiorentino, gli studenti, dopo che l’insegnante il giorno prima aveva loro relazionato sul diritto di sciopero e la Costituzione, oggi, costretti dal freddo ad abbandonare le aule scolastiche alle 10 dopo che alle 8 erano entrati, hanno avuto modo di dire alla stessa insegnante che il suo insegnamento sullo sciopero era stato fruttuoso e l’avrebbero messo in atto per quanto stava accadendo; l’insegnante, ovviamente (un avvocato che presta volontariato presso la nostra associazione), non ha potuto dire loro che avevano ragione.

Dicevamo di varie testimonianze. Anche stamane durante un filo diretto ad una radio privata fiorentina con diversi genitori che hanno telefonato per raccontare la loro esperienza, con figli a casa che, talvolta, si sono anche ammalati per l’occasione. C’e’ da vergognarsi per quanto sta accadendo e, qualunque provvedimento sarà preso per far tornare la vita scolastica alla sua normalità, i presidi - responsabili a tutti gli effetti, istituto per istituto - devono pagare civilmente e penalmente per quanto accaduto.

Spetta ai genitori denunciarli ai loro superiori e alla Procura della Repubblica. Da parte nostra avranno il necessario supporto legale" avvisa Donvito. "Ho fatto la scuola media e il liceo a metà degli anni 60 - aggiunge Donvito - del secolo scorso e, ogni anno ero tra gli organizzatori degli altri studenti per scioperare con questo motivazione: “sciopero causa mancanza adeguato riscaldamento”, e dopo scioperi e cortei le cose venivano in qualche modo rimesse come avrebbero dovuto essere fin dall’inizio.

Ma eravamo cinquanta anni fa. Il mondo è cambiato ma non l’incapacità dei dirigenti scolastici nello svolgere il lavoro per cui sono pagati dai contribuenti". "Non ci sentiamo eccessivi auspicando un licenziamento di queste persone.. anche se intuiamo consapevolmente che “la consorteria dei diritti propri ma non degli altri e di tutti”, l’avrà vinta anche questa volta. Poi dicono che l’Italia va male" conclude Vincenzo Donvito.

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