Sciopero dei Servizi: Toscana manifesta a Firenze, le foto

A Firenze stamani la manifestazione regionale, in piazza San Lorenzo con oltre 5mila partecipanti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2016 15:06
Sciopero dei Servizi: Toscana manifesta a Firenze, le foto

Sciopero per circa 100mila in Toscana che hanno il Contratto Nazionale scaduto: Multiservizi Pulizie, Turismo, Pubblici Esercizi, Farmacie Private, Aziende Termali. Sono cuochi, camerieri, baristi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti, professionisti

É stata la prima volta che le categorie Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL e Uiltrasporti UIL hanno proclamato uno sciopero intersettoriale che mette insieme tanti addetti, accomunati dalle posizioni di chiusura delle Associazioni Datoriali che impediscono il rinnovo dei contratti.

“Ogni giorno incontriamo molti di loro e a loro ci rivolgiamo per soddisfare bisogni primari imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana, durante il nostro tempo libero. Operano in settori strategici per l’economia del nostro paese, come il Turismo e il sistema degli Appalti, che rappresentano una componente rilevante del Pil Italiano; ma soprattutto svolgono lavori importanti e delicati, come ad esempio la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali, nonché prestazioni attinenti la salute delle persone.

Sono lavoratrici e lavoratori con stipendi bassi, intorno ai mille euro se a tempo pieno, moltissimi con contratto Part time quasi sempre involontario, e aspettano il rinnovo del Contratto chi da mesi, chi da tre anni, chi, come i lavoratori delle Terme, da quasi 5, anni contrassegnati da trattative, interruzioni e mobilitazioni. Per questo oggi siamo stati 'Fuori servizio', come da slogan della manifestazione: dalla Toscana è partito un messaggio forte, serve un nuovo Contratto nazionale”, spiegano i sindacati.

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