Sciopero alla tintoria Superlativa: la polizia carica gli operai che bloccano la tangenziale

Le immagini in un video diffuso dal sindacato Cobas di Prato durante l'agitazione dei lavoratori pakistani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2019 19:53

Lo sciopero alla Superlativa continua ad oltranza, anche questa notte, davanti ai cancelli della ditta. Il picchetto riprende chiedendo la riapertura di un tavolo per la regolarizzazione dei 32 lavoratori costretti a lavorare 12 ore al giorno senza contratto, o con contratti part time da due ore al giorno.

"Gravissima l'indifferenza politica nel quale episodi come quelli accaduti ieri davanti alla tintoria Superlativa di Prato continuano a consumarsi -così dal sindacato Si Cobas, commentano il video diffuso on line- Vorremmo sapere cosa pensa il Sindaco Biffoni del fatto che operai che chiedono niente di più che i diritti minimi stabiliti dalle leggi continuino ad essere trattati come un problema di ordine pubblico e manganellati. La nostra richiesta di incontro inviata al Sindaco non ha mai ricevuto risposta a distanza di settimane. Il settore tessile pullula di aziende che sono libere di violare norme, leggi e contratti.

I controlli e le multe sono incapaci di intaccare questo sistema, come dimostra la vicenda della Superlativa: le sanzioni amministrative che le aziende si trovano a pagare sono poca cosa rispetto ai grandi profitti che vengono fatti quotidianamente sulla pelle dei lavoratori. E infatti non ci stupisce che addirittura ieri sera, mentre la polizia era impegnata a sgomberare il presidio di protesta, all'interno della tintoria continuassero a lavorare operai senza contratto. Ci chiediamo, inoltre, se la Questura ha pensato a verificare l'esistenza dei permessi necessari all'apertura notturno della tintoria che, anche ieri notte, ha continuato a lavorare per tutta la notte davanti ai nostri occhi (e quelli della polizia).Operai manganellati perchè richiedono un regolare contratto, sindacalisti afferrati per i capelli ed insultati dalle forze dell'ordine: sono tutte scene indegne per una città democratica che non vorremmo più vedere. E' allarmante la deriva repressiva che la Questura di Prato sta mettendo in atto contro le agitazioni sindacali che stanno mettendo in discussione un sistema di sfruttamento e caporalato che per anni è andato avanti indisturbato. Come successo alla DL e alla FADA, ovviamente, lo sciopero andrà avanti fino alla vittoria delle legittime richieste dei lavoratori".

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