Sblocca Italia su strade e Ferrovie, come cambia la Toscana

​Il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima scrive al presidente Enrico Rossi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2014 16:19
Sblocca Italia su strade e Ferrovie, come cambia la Toscana

 Nel Decreto del Governo, dopo tante sollecitazioni da parte della Regione Toscana, ci sono i fondi per il raddoppio ferroviario Lucca/Pistoia. 456 milioni, metà stanziati dal Governo, metà dalla Regione, con l’impegno a far partire i lavori entro il 2015 e da subito i lavori per eliminare sulla tratta dieci passaggi a livello. "Quest'ultimo stanziamento, per opere preliminari, era già stato inserito anche su nostra richiesta nell'ultima Finanziaria Regionale” così il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli. “SEL si era a lungo battuta per questa soluzione a fianco di migliaia di pendolari e anche il 17 luglio scorso eravamo saliti sul treno per chiedere il raddoppio: con questa soluzione migliorerà la vita di tanti cittadini, lavoratori, studenti, turisti: sicuramente sono queste le grandi opere che servono al Paese e che hanno ricadute importanti e durature per l’economia locale”.

“Si deve anche registrare che nel decreto governativo “Sblocca Italia” non ci sono i finanziamenti per l'autostrada Tirrenica, opera assolutamente inutile e costosissima, contro la quale ci siamo battuti e in alternativa alla quale continuiamo a chiedere la messa in sicurezza dell'Aurelia, come da anni e anni proposto dalla provincia di Grosseto, né per la terza corsia dell’A11, che anch’essa che non sembra avere i requisiti per migliorare qualitativamente il territorio”. 

La Toscana si impegna invece per la Cassia. “Il completamento della Cassia per noi è, da anni, una priorità e ora, finalmente, si iniziano a concretizzare nuove iniziative per dare un esito positivo a questa opera determinante per Siena” con queste parole Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Partito democratico senese, commenta l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del finanziamento per l’avvio del completamento del tratto tra Monteroni d’Arbia e Monsindoli della Cassia.“Si tratta di un intervento atteso da anni, fondamentale per la sicurezza di tanti automobilisti che ogni giorno la percorrono e per lo sviluppo del territorio.

Gli 11milioni e 500mila euro stanziati dalla Regione, in aggiunta a quelli già destinati per la variante, sono un passo in avanti importante per i lavori, che continueremo a monitorare con grande attenzione. Voglio ringraziare, assieme alla Regione, la Provincia di Siena, che sta continuando a lavorare alacremente nonostante la fase difficile e transitoria per quest’ulteriore tassello per il completamento dei lavori".

Pendolari. "Se è un suo grande successo il finanziamento del Governo per il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca, rischia invece di essere un grande flop la sua protesta contro gli inchini dei treni pendolari all'Alta Velocità" così scrivono i pendolari al presidente Enrico Rossi. "Ad inizio agosto - prosegue la lettera - aveva dichiarato pubblicamente che "non firmeremo nessun contratto con Trenitalia finché non sarà garantito che i treni regionali passano avanti all'alta velocità" e che "di fronte a un treno regionale l'inchino lo deve fare il treno ad alta velocità".

Ma nel frattempo Trenitalia e RFI se ne stanno infischiando della sua protesta e, anzi, sono andati nella direzione opposta da quella da lei auspicata, peggiorando ancor di più le condizioni di viaggio di migliaia di pendolari del Valdarno.La settimana scorsa il treno Firenze-Foligno 3165, molto usato dai pendolari del Valdarno e di Arezzo e in partenza alle 18.09 da Firenze S.Maria Novella, non è stato costretto al consueto inchino alle Frecce e agli Italo, per accedere alla linea Direttissima, ma addirittura è stato deviato sulla linea Lenta per Pontassieve, con conseguenti ritardi.

E ciò è accaduto non per un giorno solo, ma per tutti e 5 giorni, da lunedì a venerdì: un vero record, negativo! Non era mai successo che il 3165 fosse deviato per 5 giorni consecutivi! Il fatto ha suscitato l'indignazione contro Trenitalia di molti pendolari del Valdarno, ma anche l'ironia rispetto alle sue dichiarazioni di inizio agosto"

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