Sas: 630 mila euro per un software

Miriam Amato (M5S): “Serve immediatamente commissione d’inchiesta”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2014 22:28
Sas: 630 mila euro per un software

“Manca trasparenza e serietà nella gestione della vicenda Sas”. È la denuncia della consigliera del Movimento 5 Stelle Miriam Amato che esprime tutta la sua preoccupazione per le condizioni in cui versa la società, partecipata al 100% dal Comune di Firenze, che coinvolge il futuro lavorativo di molte famiglie.

L’amministrazione comunale, ha più volte paventato l’ipotesi della vendita della società, in forte passivo, per questo, deve essere fatta piena luce sulle cause che hanno portato all’attuale dissesto, evidenziato anche dai revisori dei conti”.“Ieri – sottolinea Amato – si è svolta l'audizione da parte della Commissione Controllo di Palazzo Vecchio, dell’amministratore unico Simone Tani. Un’audizione lacunosa, che non chiarisce i pesanti dubbi di fondo e viziata da una palese ritrosia a fornire determinate risposte.

Il Movimento 5 Stelle punta il dito sul “trattamento economico dei quadri dirigenziali, sulle enormi spese in software, assegnazioni non ancora trasparenti di incarichi di riscossione”. Ed in particolare denuncia “la spesa di 630mila euro per un software. Sulla vicenda, ho presentato immediatamente un’interrogazione con risposta in aula, per il prossimo consiglio comunale.Mi domando: “Che senso abbia investire una tale quantità di denaro pubblico in programmi di gestione, per una società che dovrà poi essere venduta?”.“Tante, troppe cose non tornano nell’affaire Sas – conclude Miriam Amato - una società, nata per occuparsi di manutenzioni stradali, ma che ha nell’organico solo 86 operai a fronte di 102 impiegati, più ovviamente i 4 quadri.La Sas, ha proceduto negli anni ad occuparsi dei compiti più diversi, meno ingrati e più redditizi come il rilascio dei permessi dei bus turistici e la mera riscossione dei proventi della sosta, appaltando i lavori più scomodi all'esterno, cosa che peraltro era in grado di fare il Comune stesso.

Molte opacità vanno assolutamente rimosse, per questo chiedo una commissione speciale di inchiesta sul passato di SAS, con una analisi seria e approfondita dei costi e benefici: stiamo parlando dei soldi dei cittadini, non sono più accettabili silenzi e omissioni”.

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