Santa Maria Novella, per Firenze il vero dramma è l' ignoranza

La vecchia pavimentazione in pietra è stata sostituita dall'asfalto

Antonio
Antonio Lenoci
30 giugno 2015 15:23
Santa Maria Novella, per Firenze il vero dramma è l' ignoranza

Firenze è stata asfaltata al cuore. Il fatto che qualcuno asfalti una strada lastricata in porfido, al centro di Firenze, senza che nessuno se ne accorga, fa paura. Il fatto che poi nessuno sappia chi sia stato, è drammatico.La Stazione di Giovanni Michelucci, quella che vista dall'alto rappresenta un fascio littorio, è stata più volte definita una porta di accesso alla città, salvo cambiare accesso a seconda delle necessità.Durante l'inaugurazione della Tramvia infatti la porta di accesso era quella delle "scalette", durante l'abbattimento della Pensilina di Toraldo di Francia, eretta negli anni '90, la porta di accesso era quella che guardava al Mc Donald's, durante l'inaugurazione della nuova piazza la porta si è spostata ancora ed ha guardato a Santa Maria Novella, la chiesa.

C'è anche un ingresso dalla passerella lato Fortezza da Basso e quando sarà realizzato il camminamento di raccordo tra l'area congressuale e la Stazione, come previsto dai progetti mostrati dall'Amministrazione, la porta di accesso sarà anche quella.

Porte a parte. Il Patrimonio dell'Umanità è in buone mani. Firenze ancora una volta si è sorpresa davanti ad un'opera nuova. L'Amministrazione - come raccontato dai cronisti locali che hanno inseguito gli addetti ai lavori - ha accolto la segnalazione di Tomaso Montanari con estrema concitazione prima di capire che la decisione non dipendeva dagli uffici comunali, ma da Grandi Stazioni. Gli assessori Stefano Giorgetti ed Elisabetta Meucci si sarebbero fatti scudo della "altrui competenza" per lavarsene le mani.Il braccio operativo delle Ferrovie, che sta trasformando il volto di molti scali italiani, ha risposto a La Repubblica che le autorizzazioni sono del 2005 ed i lavori sono stati convalidati dalla Soprintendenza, che però sempre a La Repubblica per voce di Alessandra Marino ha affermato di non conoscere la questione e di doverne chiedere conto ad un funzionario "momentaneamente in ferie".Le pietre non erano originali, di più, la Galleria commerciale corre sotto la strada e questo poteva essere facilmente presumibile, di più, la sabbia sottostante era sparita facendo cedere la copertura, di più, l'asfalto aveva già intaccato la strada come mostrano le immagini. Insomma, Grandi Stazioni ha fatto un favore alla città mettendo in sicurezza il manto stradale.Santa Maria Novella, scelta come nodo di scambio naturale per il trasporto pubblico, accusa ogni giorno il peso del passaggio degli autobus, dei taxi così come di tutti quei mezzi pubblici e privati che accompagnano i passeggeri, oltre ai passeggeri stessi ed i rispettivi bagagli.

L'opera architettonica e scenografica del buon Michelucci, transennata e deturpata, ha mostrato di contenere grossi problemi di ordine pubblico e spesso viene identificata come location per ambientare episodi di cronaca nera e di degrado: spacciatori in valigia, rapinatori a bordo dei treni, aggressori del personale ferroviario. Firenze deve ringraziare artisti come Mario Monicelli, Pupo e Leonardo Pieraccioni per aver legato la Stazione a canzoni e scene indimenticabili, perché tutto il resto, quello che non piace, se lo dimentica.

Troppo spesso.

In evidenza