Santa Maria Novella e Rifredi, tra rapine e borseggi

Rapina in Stazione a Rifredi: fermato un minorenne. In nottata borseggiatore a Santa Maria Novella

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2014 14:55
Santa Maria Novella e Rifredi, tra rapine e borseggi

Lunedì pomeriggio la Polizia ha fermato un ragazzo appena sedicenne di nazionalità rumena "ritenuto responsabile di aver rapinato una coppia di turisti australiani nella Stazione di Firenze Rifredi".

Le vittime, fratello e sorella in vacanza in Italia, si erano infatti rivolti alla Polizia ferroviaria di Santa Maria Novella chiedendo aiuto subito dopo l’episodio. I malcapitati avevano raccontato agli agenti che "mentre stavano aspettando il treno per Padova, erano stati avvicinati da un ragazzino che si offriva con insistenza di portare i loro bagagli; davanti ai ripetuti dinieghi dell’uomo, il giovane sarebbe diventato aggressivo minacciando di prendere a pugni i due turisti se non gli avessero consegnato tutto il denaro in loro possesso: la coppia, terrorizzata, si è trovata così costretta a dargli il portafogli".

Gli agenti della Polizia Ferroviaria si sono messi subito sulle tracce del giovane rapinatore, raccogliendo una precisa descrizione dai testimoni e poco dopo gli investigatori hanno rintracciato il ricercato: un minore rumeno, appena sedicenne, esattamente rispondente alla descrizione. Il giovane, successivamente riconosciuto anche dalle due vittime, è finito in manette in stato di fermo di polizia giudiziaria.

Sempre in Stazione, questa volta a Santa Maria Novella, tra lunedì e martedì la polizia ha arrestato un borseggiatore sorpreso all’opera durante la sosta dei treni notturni. L’uomo, un cittadino rumeno di 59 anni, era già noto agli agenti della Polizia Ferroviaria che quando lo hanno visto aggirarsi nello scalo ferroviario. Alle prime ore dell’alba con l’arrivo del treno EN 235 proveniente da Tarvisio "lo straniero è salito sul convoglio per poi scendervi poco dopo in maniera repentina. La sua corsa è poi proseguita verso il sottopasso dove ad attenderlo c’erano i poliziotti".

Il 59enne aveva con sé "un portafogli contenete i documenti di un cittadino tunisino e la cospicua somma di 500 euro, nonché un telefono cellulare di ultima generazione".

Il passeggero vittima del furto, rintracciato insieme al personale di Trenitalia, non si era accorto di nulla perché assopito.

Per l’uomo, responsabile del reato di furto pluriaggravato, sono scattate le manette.

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