Santa Maria Annunziata: positivi 28 operatori sanitari

Chiuso temporaneamente il reparto Covid di Medicina D per avviare la sanificazione e il reintegro del personale. Forza Italia: “Grave il silenzio di Rossi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2020 19:02
Santa Maria Annunziata: positivi 28 operatori sanitari

Firenze– Da un controllo di routine effettuato all'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, molti medici e infermieri sono risultai positivi al Covid-19 sui 150 tamponi effettuati.

Lo screening era stato avviato al personale sanitario del presidio ospedaliero nelle giornate di mercoledì 15 e giovedì 16 aprile. I risultati dei tamponi hanno rilevato 28 positività, di cui 18 infermieri dei reparti di medicina. Il personale sanitario non presenta sintomi, ma sono state applicate le procedure previste per l’isolamento. A seguito della positività riscontrata in alcuni operatori in servizio nel reparto medicina D Covid, l’azienda sanitaria ha ritenuto opportuno chiuderlo temporaneamente al fine di garantire la sanificazione ed il completamento del reintegro del personale. Nessuna interruzione di assistenza per i pazienti ricoverati.

L’attività  prosegue nei reparti di medicina A,B,C e di malattie infettive, dove attualmente sono disponibili 65 posti letto. Inoltre grazie alle dimissioni a domicilio, o negli alberghi sanitari, avviate in questi giorni, di pazienti clinicamente guariti e al trasferimento di altri in fase di remissione in strutture di low care della rete aziendale, l’OSMA è in grado di accogliere nuovi pazienti.

“ L’ospedale di Santa Maria Annunziata è diventato l’ospedale più sicuro ed efficiente dell’azienda sanitaria -afferma il dottor Pietro Dattolo, direttore nefrologia Osma- Infatti grazie all’esecuzione dei tamponi abbiamo potuto isolare i positivi e ora curiamo le persone con sicurezza. Nei fatti, 50 positivi su quasi 1000 dipendenti è quanto ci aspettiamo di trovare in ogni ospedale. Non siamo in sofferenza e stiamo dando risposte concrete e corrette”

E’ in corso da questa mattina e proseguirà per tutta la giornata di oggi e domani, la sanificazione dei locali della Chirurgia d’urgenza dell’ospedale Santa Maria Annunziata. Questa mattina i pazienti sono stati temporaneamente trasferiti al primo piano nel reparto di Psichiatria che per questi due giorni diventa a tutti gli effetti reparto di chirurgia. I pazienti psichiatrici erano già stati trasferiti a Villa I Pini. Dopo la Chirurgia d’urgenza, la direzione sanitaria di presidio ha in programma di sanificare nei prossimi giorni tutte le aree che saranno individuate come a rischio. Attualmente è in corso un’inchiesta epidemiologica da parte della direzione sanitaria dell’ospedale che avrà cura anche nei prossimi giorni di monitorare costantemente tutti gli operatori sanitari. Intanto questa mattina è stato attivato con orario aggiuntivo a quello settimanale, l’ambulatorio Covid per sottoporre a tampone gli operatori che nei giorni scorsi sono stati a contatto stretto con i dipendenti risultati poi positivi. L’ambulatorio Covid è attivo al Santa Maria Annunziata da circa un mese ed è stato uno dei primi ad attivare la sorveglianza sugli operatori.

Al momento è ubicato nella palazzina del Poliambulatorio ma la direzione sta valutando una revisione degli spazi dedicati ed ha in programma una riorganizzazione della parte logistica.

"Un bel problema, considerato che l'Ospedale di Ponte a Niccheri è in prima linea nella lotta al Coronavirus - così l'On. Stefano Mugnai, Coordinatore Regionale di Forza Italia, Erica Mazzetti, Parlamentare Azzurro, Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale di Forza Italia , Alberto Acanfora, Consigliere Comunale Forza Italia Bagno a Ripoli ed Andrea Migliorini, Responsabile Dipartimento Sanità a livello provinciale di Forza Italia- In Toscana è davvero allarme rosso - sottolinea Mugnai -quello dei cosiddetti asintomatici è uno dei problemi più temuti del Coronavirus.

Chiunque potrebbe averlo senza saperlo, e dunque potenzialmente contagiare gli altri. Il fatto che ad esserlo siano gli stessi addetti ai lavori è allarmante. Quello che è ancora più allarmante è che i tamponi, chiesti a più riprese dall'interno della struttura, siano stati stati fatti in ritardo; questi sono i risultati. Secondo quanto affermato dagli operatori - continua Mazzetti - è dai primi di marzo che viene richiesta l'effettuazione dei tamponi una volta a settimana per tutti gli operatori sanitari.

Ma questo non è accaduto. Il fatto che l'effettuazione dei tamponi sia appena iniziata e che i risultati siano questi è preoccupante; proprio gli operatori che dovrebbero prendersi cura dei pazienti rischiano di essere dei vettori pericolosi. Eravamo ancora scossi dalla drammatica situazione creatasi nelle RSA, da noi denunciata a più riprese - prosegue Giannelli - ed ecco ora aprirsi un nuovo, pericolosissimo fronte, che rischia di paralizzare, o quantomeno rendere davvero complicato il lavoro di una struttura che si trova in prima fila a gestire l'emergenza sanitaria in corso.Già nelle scorse settimane - precisano Acanfora e Migliorini - avevamo raccolto dichiarazioni di operatori tese a sottolineare il tardivo arrivo, all'interno dell'ospedale, delle mascherine protettive adeguate, tanto che addirittura ea stata la Santa Maria Annunziata Onlus a sopperire a queste gravi carenze.

Ora ci troviamo ad avere un nuovo fronte problematico, molto preoccupante,che rischia di avere numeri crescenti, considerato il numero di controlli fatto finora e la percentuale di positivi accertata. Nonostante la situazione da allarme rosso, che sicuramente porterà a ridurre i posti letto nei reparti di medicina Covid, visto che i medici e gli infermieri positivi dovranno essere posti in quarantena - concludono Mugnai, Mazzetti, Giannelli, Acanfora e Migliorini - troviamo grave il silenzio del Presidente Rossi, dell'azienda usl Toscana Centro, del Sindaco di Bagno a Ripoli Casini.

Si tratta dell'ennesima dimostrazione del fallimento della gestione sanitaria in Toscana - chiosano i 4 esponenti Azzurri - e di problemi che stanno a monte, che devono essere risolti con la massima urgenza".

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