Sanità: rinviata la legge sui defibrillatori negli impianti sportivi

Già 80 nelle scuole di Firenze. Al via un corso di formazione regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2015 22:03
Sanità: rinviata la legge sui defibrillatori negli impianti sportivi

Firenze– Via libera da parte della commissione Sanità alla proposta di legge di modifica della normativa regionale in materia di diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni nell’ambito della pratica fisica e sportiva. Il nuovo testo, frutto di un’articolata elaborazione svolta in commissione, obbliga le società, gli enti e le associazioni che gestiscono impianti sportivi a dotare gli stessi di defibrillatori ed a dotarsi di personale formato all’uso di questi strumenti salvavita.

Tecnicamente, inoltre, la legge modificata fissa un nuovo termine per l’adeguamento alla dotazione dei defibrillatori al 1° ottobre 2016 anziché a domani, 1° ottobre 2015. “Ringrazio gli uffici del Consiglio regionale per aver lavorato con impegno e solerzia alla mia richiesta di stesura di una nuova legge sulla diffusione dei defibrillatori semiautomatici, nell’ambito della pratica fisica e sportiva”, ha commentato il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli, Pd, che ha sottolineato “l’ampio consenso di nove voti favorevoli” conseguito dalla proposta di legge. La proposta colma un vuoto normativo che da domani si sarebbe creato, rimandando di un anno il termine per l’adeguamento alla dotazione dei defibrillatori.

Con le modifiche approvate in commissione, ha fatto notare Scaramelli, “l’obbligo scatta solo sugli impianti sportivi e risponde alla volontà della Regione Toscana di ridurre l’incidenza dei ritmi defrillabili quale causa di decessi attraverso l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici”. E ha continuato: “Altro passaggio importante è la semplificazione burocratica che il nuovo testo introduce. A differenza di quanto previsto nel vecchio testo normativo, infatti, la nuova legge non prevede per i gestori produzione e invio di documentazione, ma solo la tenuta, presso l’impianto, del fascicolo contenente il materiale relativo al defibrillatore”. Il testo è stato approvato con i voti favorevoli di tutti i gruppi presenti in commissione (Pd, Sì, M5s, Forza Italia) ad eccezione della Lega Nord, la cui contrarietà è stata espressa dal capogruppo Manuel Vescovi. Il punto di conflitto si è determinato sul fatto se la formazione debba o meno essere a totale carico del servizio sanitario regionale.

Il testo approvato, al momento, non vincola il servizio sanitario all’effettuazione della formazione del personale, anche se il presidente Scaramelli ha anticipato che in Aula consiliare potrebbe essere presentato un ordine del giorno per la gestione diretta da parte delle aziende sanitarie locali del servizio di formazione del personale, al fine di organizzare in via diretta la formazione degli operatori. “Se l’obiettivo è fare una legge che non sia solo una legge-bandiera ma innalzi i livelli di sicurezza negli impianti sportivi toscani”, ha affermato il vicepresidente di commissione, Stefano Mugnai, Forza Italia, “bisogna trovare una mediazione che permetta alle piccole associazioni e ai piccoli gruppi sportivi di non avere oneri per la formazione del personale addetto, tanto più alla luce del fatto che le aziende sanitarie hanno già l’obiettivo della sicurezza e della prevenzione”.

Da oggi le scuole e gli impianti sportivi del Comune di Firenze saranno cardio-protetti. Sono stati installati in questi giorni, infatti, ben 80 defibrillatori semiautomatici esterni, che garantiranno un intervento repentino e sicuro in caso una persona sia colpita da arresto cardiaco. A essere cardio-protette sono in particolare le palestre scolastiche comunali, di pertinenza della Città Metropolitana di Firenze, e gli impianti sportivi in gestione diretta. Nel dettaglio sono cardio-protette 59 palestre di Istituti Scolastici che ospitano Scuole primarie e Scuole medie inferiori, e 12 palestre di Scuole medie superiori.

Cardio-protetti anche 9 impianti sportivi in gestione diretta: Piscina Paolo Costoli, Campo scuola Sorgane, Palestra specialistica Sorgane, Palestra specialistica Montagnola, Ciclodromo G. Cenni, Impianto sportivo Polivalente Soffiano, Campo atletica B. Betti, Palamattioli, Palavalenti. Il progetto per la cardio-protezione delle palestre scolastiche e degli impianti sportivi fiorentini è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Firenze, che ha indetto un apposito bando per l’installazione dei defibrillatori negli edifici scolastici.

Ad aggiudicarsi il bando di gara è stata l’azienda Echoes Srl, la cui Divisione Medicale EMD118 è il main importer per l’Italia dei defibrillatori HeartSine, azienda europea dal 1967 leader nella produzione di dispositivi salvavita, il cui staff medico progettò il primo defibrillatore extra-ospedaliero al mondo. L’importanza di cardio-proteggere gli ambienti sportivi è legata alle statistiche esistenti in merito, nonché alla normativa vigente in materia. Si stima che ogni anno in Italia siano circa 70mila i decessi causati da arresto cardiaco.

Si tratta di una morte che non risparmia purtroppo neppure i bambini. Il 75% delle persone colpite da arresto cardiaco potrebbe, però, avere salva la vita se si intervenisse tempestivamente praticando la rianimazione cardio-polmonare e operando con un defibrillatore semiautomatico esterno. Perché la percentuale di decessi si riduca, è, però, necessario intervenire sul paziente entro 5 minuti dal malore. Un tempo che spesso l’intervento di soccorso del 118 non riesce a garantire, per ovvi motivi logistici legati alle distanze e ai conseguenti tempi di percorrenza.

È per questo che la presenza di un defibrillatore in loco, in questo caso nelle scuole e negli impianti sportivi, consentirà di abbattere notevolmente i tempi di intervento, garantendo l’utilizzo di un defibrillatore, qualora sia richiesto, entro pochissimi minuti. «Era urgente dotare i luoghi maggiormente frequentati di questi apparecchi che in pochi e preziosi istanti consentono di rianimare un cuore che è impazzito o si è fermato – dichiara la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi –.

I defibrillatori sono gli unici a poter salvare la vita a persone che subiscono un'improvvisa aritmia cardiaca. Ogni minuto che passa vale il 10% di possibilità di sopravvivere. Salute e sicurezza sono le due direttrici lungo le quali viaggia un’iniziativa di questo tipo».«Firenze è stato il primo comune ad anticipare gli obblighi normativi sui defibrillatori – ha detto l’assessore allo sport Andrea Vannucci – Già da due anni abbiamo firmato un accordo con le società sportive per rendere economicamente accessibile l’acquisto dei defibrillatori e sostenere i percorsi formativi.

Rimaneva il grande tema delle palestre scolastiche, in cui migliaia di ragazze e ragazzi fanno sport tutti i giorni. Un tema finora lasciato scoperto dalla normativa regionale, che non definiva le competenze per l’installazione. Per questo, non solo abbiamo fatto la nostra parte ma siamo andati oltre con un piano integrato che porterà un defibrillatore in ogni palestra».«Con questo intervento non andremo soltanto a installare 80 defibrillatori, cardio-proteggendo sportivi, alunni, studenti, docenti, personale scolastico – spiega Simone Madiai, amministratore delegato di EMD118 Echoes Medical Division -.

Il nostro obiettivo è di offrire un servizio per avvicinare bambini, ragazzi e adulti alla cardio-protezione. Per questo oltre ai defibrillatori installeremo negli edifici anche pannelli informativi dedicati all’utilizzo del defibrillatore e alla catena della sopravvivenza. L’obiettivo è di rendere le persone, a cominciare dai più piccoli, sempre più consapevoli sul significato di cardio-protezione, e sul bisogno di intervenire prontamente in caso qualcuno vicino a noi sia colpito da arresto cardiaco».

A essere installato nelle scuole fiorentine sarà in particolare il modello di defibrillatore samaritan PAD 350P di HeartSine, comprensivo di cartucce pediatriche. I defibrillatori samaritan PAD di HeartSine hanno un peso di appena 1,1 chilogrammi, compresa la batteria, e sono progettati in modo che chiunque possa utilizzarli e salvare una vita. Sono dotati di due pulsanti, on/off e scarica, e sono in grado di accompagnare il soccorritore nelle manovre salvavita grazie a semplici e chiari comandi vocali e visivi presenti nel defibrillatore.

Il modello di defibrillatore si adatta all’utilizzo sia sugli adulti, sia sui bambini: il dispositivo, infatti, riconosce autonomamente la cartuccia inserita nel DAE (pediatrica o meno), ed è in grado di regolare di conseguenza la giusta energia di scarica da erogare.

Le emergenze sanitarie nello sport sono, per fortuna, piuttosto rare, ma quando avvengono sul campo di gioco richiedono una comprensione immediata del tipo di emergenza e un'altrettanto immediata assistenza al giocatore sul luogo stesso dell'accaduto. Il personale medico, sanitario e "laico" che si trova a operare in questi contesti deve avere tutte le conoscenze necessarie per intervenire con tempestività, competenza e appropriatezza, e usare nel modo corretto le apparecchiature. La Regione Toscana si è già dotata dal maggio 2013 di una legge che prevede l'obbligo dei defibrillatori negli impianti sportivi. Ma questo non basta. Ora vara anche un corso di formazione sulle "Emergenze mediche sui campi di gioco", destinato a tutti gli operatori, sanitari e non, che si terrà dal 19 ottobre al 9 novembre al SAFE, il Polo formativo regionale per la sicurezza, della Asl 11 di Empoli, a cura dell'Internatio nal School of Sports Medicine and Sports Science di Careggi.

Il corso è stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa dall'assessore al diritto alla salute, welfare e sport Stefania Saccardi, assieme a Renato Colombai, vicecommissario Asl 11 Empoli; Monica Calamai, direttore generale AOU Careggi; Giorgio Galanti, direttore Scuola internazionale medicina dello sport; presenti anche Paolo Morello Marchese, commissario dell'azienda di Area Vasta Centro; Giuseppe Torchia, sindaco di Vinci;Fabrizio Biuzzi, assessore allo sport del Comune di Empoli.

"La Scuola di Medicina dello Sport è una vera e propria eccellenza di questa Regione - ha detto l'assessore Saccardi - La sua istituzione ha dato un impulso determinante in un settore molto delicato: la tutela della salute mentre si fa attività sportiva. Per fortuna lo sport è diffusissimo tra i giovani, e noi vogliamo tutelare la loro salute mentre praticano lo sport. Siamo partiti già da tempo con la legge sui defibrillatori, ora andiamo avanti con questo corso di formazione".

"E' necessario aumentare la conoscenza e la cultura della sicurezza, per evitare danni - dichiara Giorgio Galanti - Questo che parte tra poco è l'inizio di una serie di corsi che offriamo, un percorso culturale che tocca tante discipline: cardiologia, ortopedia, psicologia, psichiatria".

"Abbiamo appreso con piacere di questo corso, e ringraziamo l'azienda sanitaria di Empoli, che ha dimostrato grande sensibilità - dice l'assessore allo sport di Empoli Fabrizio Biuzzi, anche a nome di tutti gli altri Comuni - L'Unione dei Comuni dell'Empolese-Valdelsa è molto interessata e aderisce volentieri a questo progetto".

Il corso, che si terrà appunto al SAFE di Empoli dal 19 ottobre al 9 novembre, è rivolto a personale sanitario e non sanitario: medici, infermieri, fisioterapisti, dietisti, operatori tecnici di team sportivi, massofisioterapisti, laureati in scienze motorie, in scienza e tecnica dello sport, in scienze adattive. I docenti sono medici, infermieri, professori universitari, funzionari regionali. Sei le giornate di corso (riconosciuto 50 ECM), dedicate alla gestione delle principali situazioni cliniche di emergenza sul campo di gioco: aspetti medico-legali e sistemi di emergenza territoriale; gestione dei traumi; gestione situazioni di emergenza/urgenza (due giornate); Bls (Basic life support: sequenza di manovre ratificate a livello mondiale con l'obiettivo di prevenire danni al cervello da mancanza di ossigeno) sanitario e laico (adulto e pediatrico); workshop seminario sulla sicurezza dello scenario.

Il corso integra l'attività di formazione tradizionale con interventi di formazione-azione, attività di laboratorio e simulazione che consentano di sperimentare le conoscenze acquisite e sviluppare comportamenti sicuri nei confronti dell'atleta.

Il corso fa parte dell'offerta didattica dell'International School of Sports Medicine and Sports Science, istituita a Careggi nel 2012 in collaborazione tra Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, Università di Firenze, Comune di Montecatini Terme. La Scuola ha l'obiettivo di creare competenze e professionalità di eccellenza nel campo della medicina e della scienza dello sport, attraverso l'offerta di un'articolata e completa formazione di qualità.

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