Sanità: la Regione ascolta i dubbi dei genitori sui vaccini

A Pistoia dimesso nel pomeriggio il quarantenne ricoverato dallo scorso 6 marzo all’ospedale per meningococco C

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2017 19:38
Sanità: la Regione ascolta i dubbi dei genitori sui vaccini

Firenze– Giornata di consultazioni per la commissione regionale Sanità presieduta da Stefano Scaramelli (Pd). Sul tavolo, due proposte di legge il cui iter di approvazione in commissione è già avviato: la prima, che intende introdurre in Toscana l’obbligo alle vaccinazioni per far accedere i bambini al nido e alla scuola materna, la seconda che modifica le norme per l’accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

Sono stati sentiti ventiquattro rappresentanti di Agenzia regionale di sanità, Aziende sanitarie, Meyer, ordine dei medici, associazioni pediatriche, aziende pubbliche dei servizi alla persona, società della salute, associazioni, organizzazioni sindacali, lega delle cooperative. “Una giornata importante per tutti i consiglieri di questa commissione che iniziano ad essere nelle condizioni di valutare compiutamente i molti aspetti inerenti le vaccinazioni obbligatorie”, dice il presidente Scaramelli.

“Dagli elementi di carattere giuridico all’analisi dei dati a disposizione, relativi alla Toscana e alle altre regioni, in commissione stiamo portando avanti un lavoro puntuale volto a tenere in considerazione tutte le sensibilità esistenti”. Dopo questa giornata di consultazioni, sono già in calendario per mercoledì 22 marzo le audizioni dei cittadini che ne hanno fatto richiesta (settanta le richieste pervenute alla commissione). “Con le audizioni del 22 marzo – dice ancora il presidente – porteremo avanti il nostro impegno andando ad ascoltare anche i punti di vista dei genitori che hanno dei dubbi.

La scelta di aprire la commissione al confronto, raccogliendo quanto più possibile informazioni e dati sul tema e ascoltando i tanti portatori di interessi, è tesa a raggiungere l’obiettivo alto di favorire un livello di consapevolezza culturale e sociale, prima ancora che medica”. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare “a un testo finale il più condiviso e inclusivo possibile di tutte le sensibilità. Il tema dei vaccini – osserva Scaramelli – si pone come una sfida generale e di altruismo che porta al miglioramento delle condizioni di vita.

Ma dobbiamo esserne tutti consapevoli. È la nostra società, sono i genitori dei bambini, i medici, gli insegnanti, gli esperti del settore, che devono acquisirne consapevolezza. Il ruolo della politica sta proprio in questo, trasportare i valori etici e i miglioramenti possibili e auspicabili per la nostra società, nella vita di ogni cittadino”.

La seconda proposta di legge oggetto di consultazioni in questa giornata di lavoro della commissione sanità è quella che introduce modifiche all’accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato e alle norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie: procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento. Il presidente ha invitato rappresentanti istituzionali e associazioni a trasferire i suggerimenti e le richieste avanzate oggi in proposte di emendamento alla commissione, che dovrebbe concludere l’iter di approvazione e consegnare il testo all’esame del Consiglio regionale nel mese di aprile.

E’ stato dimesso nel pomeriggio di oggi il quarantenne ricoverato dallo scorso 6 marzo all’ospedale San Jacopo per meningococco C. Lo ha comunicato il direttore di malattie infettive dell’ospedale, dottor Massimo Di Pietro.

Il paziente ha superato la fase critica della malattia tanto che, dopo cinque giorni dal ricovero in terapia intensiva, a seguito del sensibile miglioramento delle condizioni cliniche, lo scorso 11 marzo, era stato trasferito in malattie infettive.

L’uomo si era sottoposto alla vaccinazione antimeningococco C nel febbraio 2016. Proprio grazie alla vaccinazione ed alle adeguate terapie, hanno spiegato i sanitari, il paziente è stato protetto da conseguenze più gravi.

L’Azienda Sanitaria USL Toscana Centro rinnova l’invito a vaccinarsi a coloro che ancora non l’hanno fatto.

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