Sanità, a Firenze chi ha saltato l'esame sarà multato

Asl10. Quasi 10mila pazienti nel 2010 hanno “saltato” l’esame prenotato. Sanzioni in arrivo

Antonio
Antonio Lenoci
30 dicembre 2014 16:01
Sanità, a Firenze chi ha saltato l'esame sarà multato

Chiami il Cup, fissi l'esame da effettuare e trovi disponibilità presso una struttura decentrata a distanza di mesi: nel frattempo, vista "l'urgenza", hai deciso di provvedere autonomamente in un istituto privato, oppure il fastidio si è risolto da solo ed il controllo "approfondito" non occorreva più. Può anche darsi che al momento previsto per eseguire l'esame "importantissimo" il paziente fosse oramai deceduto. L'esame alla fine non lo hai fatto, ma lo hai comunque "saltato" e sarai severamente punito. La Asl di Firenze conta di recuperare 250mila euro l'anno dal 2010 al 2013 e così proseguire.Ma nel 2015 non esiste un sistema in grado di sincerarsi che il paziente parteciperà all'esame? Chiamandolo ad esempio, o chiedendo una conferma online. In molti casi l'esame viene spostato anche il giorno stesso, in fin dei conti la lista è lunga ed un "Last Minute" si trova sempre.Possibile invece che anche questa incombenza spetti al paziente?La Sanità Toscana allarga le braccia, smista e spedisce pazienti negli ospedali in cui vi siano le apparecchiature idonee e funzionanti, prende appuntamenti a distanza di mesi e davanti all'urgenza allarga ancora le braccia però pretende "un comportamento civile e rispettoso dell'altrui necessità" ed il rispetto del paziente che si vede fissato l'esame a distanza di mesi? Non è "Rispetto" quello?

A 1.365 cittadini arriverà ai primi di gennaio per posta o per raccomandata un “Avviso bonario” con il quale gli si chiede di regolarizzare la propria posizione pagando entro 60 giorni la sanzione amministrativa prevista per chi, avendo prenotato nel 2010 un esame al quale non si è poi presentato, non lo ha disdetto o non lo ha fatto nei tempi dovuti. È la prima mandata di un recupero crediti che, per quella mancata disdetta "costata ad altrettanti cittadini l’allungamento di una lista di attesa", riguarda sempre in quell’anno 9.600 assistiti, ai quali l’avviso giungerà a scaglioni mensili di 1.300 per volta, da gennaio a luglio.

L’Azienda Sanitaria di Firenze conta di poter entro l’anno completare l’invio di tutte le sanzioni relative agli anni 2011-2013, in modo da tener sempre sotto osservazione solo l’anno precedente a quello del mancato pagamento e facilitare così anche per l’utente la ricostruzione della propria posizione. Una linea illustrata dalla direzione amministrativa aziendale al difensore civico e ai membri del Comitato di partecipazione che raccoglie tutte le associazioni del volontariato e di tutela dei consumatori, i quali avrebbero espresso apprezzamento anche per il fatto che l’operazione di recupero dei crediti, prevista per legge dalla normativa regionale, mira, oltre alla difesa del patrimonio economico pubblico, "all’affermazione di un comportamento civile rispettoso delle altrui necessità", cioè appunto la riduzione delle liste d’attesa.

Quindi le liste sarebbero lunghe perché ci sarebbero pazienti che fissano esami, dietro presentazione di ricetta medica, ma che si divertirebbero poi a non eseguire. Ipotesi affascinante, sarebbe interessante rintracciare i medici che hanno prescritto i singoli esami.La Asl 10 ha incaricato la società Nivi Credit Srl di via Odorico da Pordenone a Firenze di provvedere alla riscossione degli importi. Il pagamento può essere effettuato con un bonifico bancario, mediante bollettino di conto corrente postale o, infine, on-line, collegandosi al sito www.nivi.it/pos.aspx. In tutti i casi va indicata la causale riportata nell’avviso bonario.

Il numero della società presso il quale ottenere ogni tipo di informazione è lo 055-3440387 ed è disponibile tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Alla comunicazione è allegato un modulo che il cittadino, il quale giudica infondata la richiesta, può restituire entro 30 giorni, insieme ai documenti giudicati utili per riesaminare il caso, per posta, fax, e-mail o a mano alla società incaricata del recupero crediti. Gli importi vengono recuperati perché l’articolo 7 della legge 81 approvata dalla Regione Toscana nel 2012 prevede che «al fine di consentire una più efficiente gestione delle liste di attesa» l’assistito debba «disdire la prenotazione di prestazioni specialistiche e diagnostico-strumentali, almeno 48 ore prima della data fissata».

E, qualora non lo faccia, «anche se esente», debba pagare «una sanzione amministrativa, pari alla quota ordinaria di compartecipazione al costo della prestazione». L’ammontare complessivo delle 1.365 posizioni in procinto di essere recapitate a gennaio è di 31.915 euro, 1.238 dei quali, relativi a 157 posizioni, vengono effettuati per avviso bonario interessando importi tra 5,01 e 10,00 €, e i rimanenti 30.677 euro (1.208 posizioni oltre 10,00 €) per raccomandata A/R in modo da interrompere i termini di prescrizione.

Complessivamente le 9.603 posizioni del 2010 ammontano a 239.787 euro. Quelle del 2011 che partiranno poi sono 10.050 per un totale di 257.703 euro.Molte strutture private fiorentine sono in grado di fornire la prestazione nell'arco delle 48 ore successive alla richiesta, in questo caso è difficile saltare l'esame che, proprio per questo, costa caro. In molte di queste strutture i direttori sanitari si dispiacciono di avere a disposizione apparecchiature utili per salvare la vita ai pazienti, ma inutilizzate.

A volte ci siamo trovati a raccogliere l'acredine di chi si è visto "sottrarre o sospendere" la convenzione con la Sanità regionale.Il paziente deve affidarsi al Cup e sperare. Deve attendere diligentemente il suo turno e sperare. Deve ricordarsi di disdire qualora non fosse più possibile effettuare l'esame tanto atteso. Deve pagare se fa l'esame o se non lo fa. Il paziente deve. Ad un certo punto allargherà le braccia anche lui, è storia.

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