Salvare San Salvi, recupero ex Manicomio: il coordinamento in Consiglio regionale

In commissione Ambiente l’associazione costituita per recuperare l’area e individuare una destinazione utile a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2019 19:01
Salvare San Salvi, recupero ex Manicomio: il coordinamento in Consiglio regionale

 Il coordinamento ‘Salvare San Salvi’, l’associazione costituita per recuperare l’area di 32 ettari sede del manicomio di Firenze e di parte della Toscana centrale dalla fine del 1800, è stata ascoltata in commissione Ambiente, guidata da Stefano Baccelli (Pd). Sul tavolo il percorso partecipato ‘San salvi per tutti’, il progetto lanciato nel 2015 attraverso il quale i cittadini hanno proposto una nuova sistemazione e la riqualificazione del sito dotato di un parco e di oltre 40 edifici.

Approvato dall’Autorità regionale per la partecipazione, il percorso partecipato è stato un lavoro “svolto in profondità”, un esame “immobile per immobile” con una “partecipazione attiva e costante dei cittadini”. Oltre 200 sono stati quelli presenti ad incontri e momenti pubblici mentre il progetto in sé ha raccolto 3mila firme di cui oltre1500 del quartiere 2.

Secondo quanto riferito in commissione, il progetto riconosce la necessità di guardare all’area nel suo complesso evitando interventi parziali e occasionali che, a detta del coordinamento, in passato hanno sciupato aspetto e qualità dell’area ritenuta “strategica” perché dotata di parco pubblico riconosciuto sia nel piano strutturale che nel regolamento urbanistico di Firenze. Nel corso dell’audizione è stato ricordato che San Salvi è inquadrato nel sistema delle stazioni ferroviarie cittadine con una fermata apposita, prevista nel piano dei trasporti regionale, anche se sospesa. È inoltre un luogo di “memoria e di storia da valorizzare e conservare, da integrare con la città anche attraverso politiche rivolte al mondo dei giovani”.

Tra le soluzioni individuate e illustrate in commissione, premettendo l’opportunità di mantenere le attività produttive e artistiche attualmente presenti, otto linee di intervento tematico per lo sviluppo economico, l’interesse artistico, di cultura della memoria. Queste aree tematiche dovrebbero poi essere affiancate soluzioni di carattere sportivo e naturalistico.

L’intervento del coordinamento è stato apprezzato dal presidente della commissione Baccelli e dalla consigliera regionale Pd Elisabetta Meucci che hanno rilevato come il processo partecipativo sia stato“particolarmente approfondito. Sarà certamente utile per l’elaborazione finale di un piano urbanistico dedicato all’area”. Meucci ha infine voluto ricordare il “sostegno dell’Autorità per la partecipazione, che ha finanziato il percorso pubblico”.

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