Salone del libro di Torino: la Toscana lancia il Patto per la lettura

Da Paul Valéry ai Contemporanei allo Stand della Regione. Odg Toscana: la lingua italiana è un patrimonio da difendere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2019 14:58
Salone del libro di Torino: la Toscana lancia il Patto per la lettura

TORINO– Leggere è un diritto di tutti, è un mezzo di conoscenza e di informazione, ma soprattutto è una premessa indispensabile per esercitare una cittadinanza responsabile e per promuovere una società democratica, libera, aperta, creativa. E' con questa consapevolezza che dal Salone de Libro di Torino oggi la Regione Toscana ha lanciato il suo "Patto per la Lettura", che mette insieme soggetti pubblici e privati impegnati nella promozione del libro e della lettura. Tutto questo in una regione che pure ha indici di lettura superiori alla media nazionale. Superiori ma ancora lontani dall'essere soddisfacenti, in un paese dove la scarsa propensione alla lettura si configura ormai come una reale emergenza educativa e civile, ha spiegato la vicepresidente e assessore alla cultura.

Leggere è un diritto e un dovere di tutti, indistintamente, serve a promuovere il benessere individuale e sociale e a costruire una piena cittadinanza. Per questo lavoreremo a fondo su questo obiettivo, mettendo in campo risorse e progetti che speriamo possano costituire un riferimento anche a livello nazionale. Al Patto la Toscana arriva del resto con un importante tratto di strada già fatto: a partire dagli investimenti per le biblioteche pubbliche e le 12 reti documentarie toscane per arrivare al bando sui progetti per la bibliodiversità, senza dimenticare iniziative rivolte a specifiche realtà di potenziali lettori, quali i carceri e gli ospedali, oppure i servizi di prestito in 13 lingue straniere. I dati di lettura sono già superiori al 41% nazionale e dal 2017 al 2017 hanno fatto registrare un aumento (dal 44,2% al 46,4%), dato che si affianca alla spesa media mensile per cultura delle famiglie (Toscana terza con 165,50 euro dopo Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna) e ai buoni risultati delle biblioteche in termini di presenze e prestiti.

Ma ovviamente la strada è ancora lunga e il Patto – frutto anche di un percorso di incontri con i soggetti del libro e della lettura nelle varie province nel corso del 2018 - intende spingere in questa direzione. Obiettivo, ovviamente, è sia consolidare l'abitudine alla lettura sia allargare la base dei lettori, a partire dai bambini e dagli adolescenti, ma ance dai nuovi cittadini, con nuove significative sinergie tra biblioteche, librerie, editori, scrittori, associazioni, scuola e università. Tra le varie linee di intervento il rafforzamento del ruolo delle biblioteche pubbliche, la valorizzazione delle biblioteche scolastiche, la promozione della bibliodiversità, il sostegno e la condivisione delle buone pratiche, la formazione e l'aggiornamento sul terreno delle professioni del libro. Il Patto, ha spiegato ancora la vicepresidente, nasce per costruire uno strumento per dialogare con tutti i soggetti della filiera, compreso le scuole, per valorizzare le biblioteche scolastiche, perché tutti insieme si condividendo le iniziative e tutti insieme si definiscano le strategie e i programmi.

L'emergenza si può affrontare solo con azioni continuative, non episodiche. Prossimo appuntamento a Firenze per la firma del Patto con tutti i soggetti e quello sarà l'inizio di un percorso di responsabilità condivisa.

Il Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia, in collaborazione con la Regione Toscana, Toscanalibri, la rivista on line “Italian Poetry” e Giunti Editore, organizza domenica 12 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino, allo Stand della Regione Toscana (Padiglione 2, G144 H145, ore 12.00) l’evento: "Leonardo da Vinci e i poeti – Da Paul Valery ai Contemporanei". Partecipano i poeti e critici Paolo Fabrizio Iacuzzi (curatore della collana “Passepartout” di Giunti Editore), Alberto Bertoni (giurato del Premio Ceppo), Paolo Ruffilli (direttore della rivista on line “Italian Poetry”), Maurizio Cucchi (curatore della collana “Lo Specchio” Mondadori). L’evento si svolge in occasione dell’uscita nella collana di classici tascabili "Passepartout" (Giunti Demetra 2019) del volume di Leonardo da Vinci, Trattato della Pittura.

Prendendo spunto proprio dall’introduzione al libro di Lorenzo Papa, strutturata come tutti i “Passepartout” in 10 parole chiave, ogni poeta partirà dalla lettura di uno scritto di Leonardo, tratto anche dal Trattato, e individuerà una parola chiave che lega la propria poesia a Leonardo da Vinci. "LEONARDO DA VINCI E I POETI" è un progetto del Premio Ceppo che intende tracciare una mappa in progress della poesia contemporanea in relazione alla figura e all’opera di Leonardo da Vinci.

A partire dal Salone del Libro di Torino, in cui il Progetto verrà presentato, verrà chiesta ai poeti italiani una riflessione sul rapporto con il genio fiorentino. Per saperne di più: iltempodelceppo@gmail.comLa Regione Toscana, che patrocina l’evento, organizza a Torino al proprio stand una serie di iniziative legate a Leonardo da Vinci nell’ambito delle celebrazioni del 500 anniversario della morte (1519-2019).

La lingua italiana è un patrimonio da difendere e da promuovere, mettendo fine agli sciagurati progetti di sostituzione, nelle scuole e nelle università, dell’italiano a vantaggio della lingua inglese, quasi che un medico, un ingegnere o un qualsiasi altro professionista non abbia la necessità e l’obbligo di comunicare con i propri concittadini. Questo è quanto è emerso nel corso della presentazione al Salone del libro di Torino del volume “La lingua, il giudice, la Costituzione”scritto da Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca.

Il libro, edito da Pacini editore, rappresenta la prima uscita della collana “Quaderni della formazione” promossa dalla Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana. Il volume di Claudio Marazzini ripercorre la storia di una vicenda giudiziaria che si è conclusa con la sconfitta del Politecnico di Milano che aveva deciso di svolgere solo in lingua inglese i propri corsi. Una scelta, ha spiegato Marazzini, frutto di politiche sbagliate sostenute da vari governi e che premia le università italiane che introducono corsi in inglese in sostituzione di quelli tenuti in italiano.

Ad ascoltare le parole di Marazzini sono intervenuti a sorpresa due ospiti istituzionali: la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria Vito Crimi. Proprio Crimi, che è intervenuto in forma privata alla presentazione, a margine dell’evento ha fatto sapere che la conclusione degli Stati generali dell’editoria si svolgeranno a settembre proprio a Torino.

Il presidente dell’Odg della Toscana Carlo Bartoli ha ricordato quanto sia importante l’opera del giornalismo per il consolidamento e l’innovazione della lingua italiana, un’innovazione che non può essere confusa con un ingiustificato abuso di anglismi. “La lingua italiana è viva, vivissima e noi giornalisti abbiamo un compito fondamentale in questo campo; un compito da gestire con competenza e responsabilità”.

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