Rossi ai lavoratori Esaote: "Chiederemo un intervento forte del Governo"

Boretti (Pd): “Necessario difendere sede fiorentina, non abbasseremo la guardia”. Domani sciopero e presidio a Pineider

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2014 23:22
Rossi ai lavoratori Esaote:

FIRENZE- L'impegno a contattare domani stesso, a Roma, il vice ministro dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, al quale chiedere un intervento forte del Governo sulla vicenda che riguarda la Esaote di Firenze. E poi conferma della partecipazione della Regione al prossimo incontro previsto al Mise e all'assemblea dei lavoratori che i sindacati stanno organizzando. Questo quanto hanno ribadito il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e l'assessore a lavoro e attività produttive, Gianfranco Simoncini, incontrando una delegazione di lavoratori dell'azienda che presidiavano la Fortezza da Basso, dove è in corso "Toscana Technologica", manifestando contro le ipotesi di svuotamento dello stabilimento fiorentino. Il presidente ha inoltre ricordato che la Regione è pronta mettere in campo tutti gli strumenti utili per scongiurare la perdita di un'eccellenza produttiva dell'economia non solo fiorentina ma toscana.“Sono notizie allarmanti quelle che si stanno diffondendo sulla sede fiorentina di Esaote: la Regione e tutti i livelli istituzionali interessati devono assolutamente rivendicare il sostegno dato finora a questa realtà industriale.

Basti ricordare circa otto milioni di finanziamenti che proprio la Regione Toscana ha messo a disposizione in questi anni per la realizzazione di progetti volti al rilancio della produzione. Pertanto, è giusto che ci sia un richiamo alle responsabilità dell'azienda in virtù degli impegni che sono stati presi. Condividiamo la preoccupazione dei lavoratori e siamo dalla loro parte per difendere con forza lo stabilimento, non abbasseremo la guardia”. A dirlo è Vanessa Boretti, consigliera regionale Pd, che questo pomeriggio ha incontrato i lavoratori Esaote che si trovavano in piazza della Signoria in occasione della seduta del Consiglio comunale per esporre la propria situazione. “Il piano industriale avanzato dai vertici aziendali non tutela i lavoratori e penalizza notevolmente un eccellenza del tessuto produttivo locale e regionale.

– prosegue Boretti - Ancora più grave poi sarebbe la situazione se fossero vere le voci relative a una possibile cessione della sede fiorentina, come hanno denunciato i sindacati. La nostra economia è stata già fortemente penalizzata dalla crisi. Non possiamo permetterci di perdere pezzi importanti del nostro sistema per colpa di piani industriali sbagliati: auspico che da parte dei vertici aziendali ci sia la volontà di riaprire un confronto che vada nella direzione della tutela dei lavoratori e del rilancio della produzione.

La Regione continuerà a monitorare i passaggi della vicenda, mettendo in campo tutte le azioni possibili e necessarie perché questo confronto si realizzi quanto prima e per tutelare lavoratori e professionalità”.

La persistente e preoccupante assenza della direzione dell’Azienda Antiche Officine Pineider corre il rischio di disperdere definitivamente un patrimonio produttivo nonché culturale di un grande marchio storico della nostra città. Nell’incontro tenuto in Provincia il 13 gennaio di quest’anno l’Azienda ha presentato un piano di prospettiva di sviluppo che, allo stato attuale, si rileva del tutto insufficiente. Le lavoratrici e i lavoratori insieme alle oo.ss.

si chiedono quali siano le reali intenzioni dell’Azienda dato il suo totale immobilismo anche dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro. Dicono i lavoratori: “Non possiamo rimanere fermo di fronte alla lenta agonia di un pezzo di storia della nostra Firenze. Per questo le lavoratrici e i lavoratori di Antiche Officine Pineider saranno in sciopero 

domani giovedì 10 luglio e faranno un presidio di fronte al negozio Pineider in Piazza dei Rucellai 4/7 dalle ore 9.30 alle ore 11.30.

Approfondimenti
Notizie correlate
In evidenza