Ronde all'Isolotto, Firenze si spacca

Fratelli d’Italia insiste sul tema della cittadinanza attiva a tutela della sicurezza: “controllo del vicinato”, “city angels”, “osservatori fiorentini”, “task force”, tutti strumenti utili. Sinistra Progetto Comune: "Segnaleremo alle autorità competenti eventuali irregolarità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2019 16:09
Ronde all'Isolotto, Firenze si spacca
Particolare di Piazza Signoria (Foto A. Patruno)

“La retromarcia di Dormentoni, più in stile da Ponzio Pilato, che da Presidente del quartiere con maggiori problemi legati alla sicurezza: l’Isolotto, ha riacceso le luci sull’atavico problema della sicurezza e della cittadinanza attiva”, interviene il Capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi.

“L’avvallo prima e le distanze poi prese dal Presidente Pd del Quartiere 4 fanno seriamente riflettere; Fratelli d’Italia da sempre, e soprattutto in campagna elettorale, ha proposto varie formule: i “city angels”, proposti da Marcheschi, formazione volontari addestrati con l’aiuto di istituti di vigilanza, le “task forces” della polizia municipale, divise in gruppi specializzati per furti: in auto, in casa e sull’autobus e infine il “controllo di vicinato”, sfruttando le ultime app e i vari strumenti tecnologici di comunicazione.

Numerosi atti saranno presentati in Consiglio comunale – continua il Capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi – e nei quartieri al fine di portare a termine gli obiettivi di programma di Fratelli d’Italia.

Il centro destra nel programma del candidato Bocci aveva puntualizzato l’importanza di avere un assessore con compiti esclusivi dedicati alla sicurezza, tuttavia oggi risulta che la delega è andata a Vannucci, al quale Nardella, da sempre allergico e disinteressato al tema della sicurezza, ha affidato tanto altro.

L’operazione degli “osservatori fiorentini” ha causato ripensamenti e qualche mal di pancia: non per coloro che da sempre si battono contro: furti, aggressioni, bullismo – conclude Draghi – e che vedono di buon auspicio le iniziative spontanee dei singoli cittadini fiorentini”.

Diametralmente opposta la posizione della sinistra. “Forse aspirando tra quattro anni alla poltrona di sindaco, Dormentoni prende esempio dal rimpasto della giunta di Nardella e, in meno di 24 ore, autorizza i “volontari per la sicurezza” salvo ripensarci e far marcia indietro”. Lo dichiarano il consigliere del quartiere 4 Filippo Zolesi ed i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune, Antonella Bundu e Dmitrij Palagi.

“Ma ci pare ancora più strano che Dormentoni dichiari che questo servizio debba “essere valutato più attentamente ed eventualmente essere inquadrato e regolato da rapporti formali tra amministrazione comunale e associazione” ed ancora che “personalmente sono anche favorevole al “controllo di vicinato”, cioè gruppi di cittadini residenti che osservano e riferiscono su problemi del territorio in cui abitano, ma seguendo la normativa e le regole che ci siamo dati tramite il protocollo firmato in Prefettura dal Sindaco” affermazioni tratte da uno stato Facebook del Presidente del Quartiere 4)”. Sta forse cercando di dirci che il suo ripensamento è dovuto al fatto che non si sarebbero seguite norme di legge e protocolli che regolamentano questo tipo di attività?

Su questo, ed altro, chiederemo contezza sia al Presidente del Quartiere 4, Dormentoni, che nel Consiglio comunale per capire se ci dobbiamo aspettare dei presidenti di quartiere-sceriffo.

Fa un po' tristezza – concludono Bundu, Palagi e Zolesi – vedere l'allora candidato presidente sostenerci in campagna elettorale nella difesa della Biblioteca Canova, quando le destre parlavano di babygang ed espulsioni da luoghi pubblici, appoggiando anche in un'iniziativa promossa dall'ANPI dell'isolotto, e poi, a poco più di un mese dalle elezioni, autorizzare i “volontari per la sicurezza” ad intervenire proprio in quei luoghi. Questo l’esordio del mandato di Dormentoni nel Quartiere 4.

Insisteremo a chiedere spiegazioni e segnaleremo alle autorità competenti eventuali irregolarità”.

In evidenza