Rogo di via Toscana: oggi le prime condanne

La sentenza riconosce al Comune di Prato, costituito parte civile, un risarcimento provvisionale di 50mila euro. Enrico Rossi: "Le istituzioni hanno saputo reagire". Il capogruppo di Fratelli d'Italia Donzelli: "Istituire 41 bis e norme antimafia"

Redazione Nove da Firenze
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12 gennaio 2015 19:16
Rogo di via Toscana: oggi le prime condanne

FIRENZE- Si è concluso ogg al Tribunale di Prato il processo per la tragedia di via Toscana, in cui persero la vita tra le fiamme sette operai cinesi: il giudice ha inflitto 8 anni e 8 mesi di reclusione alla titolare Lin You Lan, 6 anni e 10 mesi a sua sorella Lin Youli più 6.000 euro di multa e 6 anni e 6 mesi di reclusione a suo marito, oltre a 5.000 euro di multa. Al Comune di Prato, che a giugno all'instaurarsi del processo si era costituito parte civile, è stato riconosciuto per intero il risarcimento del danno provvisionale per 50mila euro, più le spese legali, immediatamente eseguibili."E' una sentenza importante, arrivata rapidamente.

Una sentenza che chiama in causa anche i proprietari degli immobili e stabilisce un principio di responsabilità rispetto alle condizioni di lavoro e alle attività produttive. E' una sentenza che ci aiuta nel lavoro che stiamo facendo con il Progetto "lavoro sicuro" per i controlli nei capannoni, insieme alla Procure, alle Prefetture, ai Comuni e alle Forze dell'ordine." Ha commentato così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi "Il nostro obiettivo - ha continuato il presidente - è quello di tutelare la vita, bonificare e far emergere il distretto industriale del pronto moda.

E' evidente che accanto al lavoro fatto per garantire la sicurezza l'obiettivo dello Stato deve essere quello della lotta al lavoro nero e all'evasione fiscale. Nessuno - ha concluso Rossi - può dire che dopo i tragici fatti del rogo nella ditta cinese "Teresa Moda" a Prato, le istituzioni non abbiano saputo reagire con la necessaria determinazione e compostezza"."Per questo tipo di crimini occorre iniziare ad utilizzare le norme antimafia, come il carcere duro e l'istituzione anche per questo tipo di situazioni dei collaboratori di giustizia".

Commenta così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione e candidato a governatore per le Regionali Giovanni Donzelli la sentenza al processo di primo grado per il rogo ai capannoni di Prato, nel quale morirono sette persone. "Occorre mettere in campo misure come la confisca dei beni per i proprietari e i gestori dei capannoni che sfruttano il lavoro delle persone - aggiunge Donzelli - servono norme contro il riciclaggio del denaro sporco e che consentano l'inserimento di questi reati fra quelli di associazione a delinquere”.

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