Riunione Consiglio Camerale il 21 dicembre 2015

Sempre più trasparenti e a servizio delle imprese Sburocratizzare, internazionalizzare e digitalizzare: le tre parole chiave della nuova Camera di Commercio di Firenze 2.0. Imprese e professionisti coinvolti su web e social

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2015 17:51
Riunione Consiglio Camerale il 21 dicembre 2015

Il Consiglio della Camera di Commercio di Firenze, è convocato per lunedì 21 dicembre 2015 nell'auditorium dell'Azienda Speciale PromoFirenze (Palazzo Logge del Grano - 4° piano) dalle ore 9,30.

Una Camera di Commercio sempre più trasparente e digitale quella di Firenze. E’ questo l’elemento distintivo che emerge dal Piano della performance approvato dalla giunta camerale e punto di partenza per una nuova Camera 2.0 che, anche in base ai cambiamenti normativi in atto, si pone l’obiettivo di trasformarsi sempre di più in un’agenza per le imprese. «Camera di Commercio di Firenze - sottolinea Cristina Ricciardi, dirigente dell’ente - è particolarmente attenta al principio della trasparenza, non solo come obbligo normativo, ma soprattutto come principio guida di tutta la sua azione». Tre le azioni chiave di questo processo: sburocratizzare, internazionalizzare e digitalizzare.

In particolare nel corso del 2015 Camera di Commercio di Firenze ha avviato la sburocratizzazione con tre progetti: One Contact Point, mettendo a disposizione di 17 grandi aziende presenti sul territorio un filo diretto e un referente unico per tutta la pubblica amministrazione; il SARI, la prima piattaforma telematica di assistenza on-demand per il Registro Imprese; «Un ponte fra banche e imprese», il progetto che con 18 istituti di credito si pone l’obiettivo di avvicinare il mondo del credito e dell’imprenditoria con un approccio inusuale e informale. Per l’internazionalizzazione, particolarmente rilevanti i progetti Expo2015Firenze (fra i quali I_Dome, la Casa delle Eccellenze, Firenze Fuori Expo, Grani&Pani), la creazione di team specialistici dedicati alle imprese e ad alcuni Paesi selezionati (Cina, India, Germania, USA -con particolare riferimento a California, Texas e New York - e in più un gruppo speciale per l’Europa), oltre ai nuovi istituti per garantire forme di giustizia alternativa.

Fra questi l’arbitrato e la mediazione internazionale, per la quale è stata creata FIMC, Florence International Mediation Chamber, in partnership con analoghi organismi a New York e Singapore. Per la digitalizzazione vera e propria stanno avendo particolare successo una serie d’iniziative fra le quali spicca «Made in Italy - Eccellenze in digitale» che nelle ultime due edizioni sta portando sul web circa 500 artigiani dei settori più tradizionali, grazie al progetto in collaborazione con Google Italia.

Lo stimolo alla digitalizzazione avviene anche con un sito più chiaro e trasparente in fase di realizzazione e con il coinvolgimento delle imprese attraverso i social media. Le interazioni su Facebook e Twitter (attraverso gli account Camera di Commercio di Firenze e PromoFirenze) sono aumentate sensibilmente e solo nell’ultimo mese ci sono state rispettivamente 70.098 e 27.937 visualizzazioni dei post. I siti di Camera di Commercio di Firenze, PromoFirenze ed Expo2015Firenze nei primi sei mesi dell’anno hanno avuto quasi 400mila visitatori unici e circa 6 milioni di pagine visualizzate. I livelli di performance si sono attestati a livelli particolarmente elevati nel 2014, come sottolineato nella relazione dell’Organismo indipendente di valutazione, e prossimi al pieno raggiungimento degli ambiziosi target prefissati, in particolare nei settori alternanza scuola-lavoro (99,6% realizzato), credito d’impresa (98,5% realizzato), infrastrutture (95,7% realizzato), sviluppo delle imprese e valorizzazione del territorio (92,3% realizzato), tutela del mercato ed etica delle imprese (66,1% realizzato), per un totale di realizzazione del 93,8%. A livello economico, l’Organismo indipendente di valutazione segnala il buono stato di salute della Camera di Commercio di Firenze, sia sul piano della situazione patrimoniale, sia su quella dell’andamento economico-finanziario.

In particolare, crescono i proventi dai servizi (+22%), a iniziare dalla conciliazione. Il calo del diritto annuale fissato dalla legge fa il pari con la diminuzione dei costi di funzionamento, che segnala come il processo di revisione della spesa abbia ormai raggiunto piena maturità.

Collegamenti
In evidenza