"Siamo in regola con l'impianto?" questa è una delle domande più gettonate, in vista del prossimo autunno. A seguire la maggiore preoccupazione dei condomini è quella relativa alla contabilizzazione dei consumi un tema spinoso che la nuova normativa ha affrontato prevedendo l'inserimento delle valvole termiche in grado di leggere il consumo effettivo per ciascun appartamento.Il Dlgs 102/2014 attua la direttiva Ue 2012/27 sull’efficienza energetica che punta a ridurre gli sprechi attraverso strumenti tecnologici che controllano direttamente i consumi. L'obbligo di aggiornare l'impianto è stato prorogato al 30 giugno 2017 viste le difficoltà riscontrate sul campo e, nonostante questa lunga proroga, risultano ancora numerosi i condomini che non si sono adeguati.
La ripartizione delle spese relative ai consumi del riscaldamento prevede una doppia quota (fissa e variabile) e l’introduzione di una nuova tabella millesimale redatta in base alla norma tecnica uni 10200 prodotta nel 1993 ed in costante modifica e revisione al fine di risolvere le criticità che di volta in volta emergono. La norma prevede che nel caso in cui gli edifici abbiano alloggi con fabbisogno energetico con una sperequazione superiore al 50% al metro quadro, si possa andare in deroga applicando al consumo volontario una quota non inferiore al 70% ed il restante applicando le vecchie tabelle millesimali. L’assemblea anche se concorde all'unanimità non può derogare quanto previsto dalla norma.
Nei casi in cui un condomino abbia effettuato il distacco (nel rispetto dell’art. 1118 comma 4) lo stesso è comunque tenuto al pagamento della manutenzione straordinaria dell’impianto per la sua conservazione, la messa a norma e la quota fissa (consumo involontario). Non sono tenuti al pagamento di quanto sopra le proprietà distaccate dall'impianto fin dalla costruzione dell’edificio.