Rimateria, incontro in Regione: l’attività riprende

Ma ci sono garanzie per ambiente? O non sono prevalenti sull'occupazione?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2020 23:55
Rimateria, incontro in Regione: l’attività riprende

Adesso ci sono le condizioni perché nell’impianto di Rimateria possano avvenire nuovamente conferimenti e questo sulla base delle rigorose, e non derogabili, prescrizioni fissate dall’ordinanza emessa ieri dalla Direzione ambiente della Regione Toscana. Nella riunione odierna del tavolo di crisi sull’azienda di Ischia di Crociano - convocato dal consigliere del presidente della Regione per il lavoro, Gianfranco Simoncini, raccogliendo una richiesta delle organizzazioni sindacali - è stato fatto il punto sul nuovo scenario aperto dal provvedimento regionale. Erano presenti il direttore della Direzione ambiente, Edo Bernini, l’assessore piombinese Sabrina Nigro, l’intero Cda dell’azienda e i rappresentanti di Fp-Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e della Rsu.

L’ordinanza, ha spiegato il direttore Bernini, ha revocato il precedente blocco sulla base dei controlli effettuati da Arpat e definisce in maniera puntuale gli obblighi di risanamento e tutela ambientale richiesti per lo svolgimento delle attività, fissando anche precisi limiti temporali per la realizzazione degli interventi ulteriori richiesti.

La delegazione sindacale ha espresso forte apprezzamento per l’impegno delle istituzioni nel lavoro di controllo e verifica che ha consentito l’emanazione del provvedimento e per l’azione della società per gli interventi già compiuti sulla discarica, in modo da scongiurare una crisi irreversibile dell’impianto.

Da parte loro, i rappresentati del Cda presenti all’incontro hanno informato che il 27 febbraio prossimo si riunirà l’assemblea dei soci per una valutazione delle prospettive dell’azienda alla luce del provvedimento regionale che ha eliminato il blocco dei conferimenti.

Da Simoncini, che ha concluso l’incontro, è giunta la sollecitazione all’azienda affinché prosegua nel lavoro di messa a norma dell’impianto, in modo da superare i problemi di impatto ambientale e scongiurare ogni rischio per il mantenimento dei livelli occupazionali. Oggi, ha sottolineato Simoncini, possiamo considerare concluso, anche grazie all’attenzione e alla disponibilità della Regione e del Comune di Piombino, questo lungo e complesso percorso. Potrà naturalmente proseguire il confronto a livello territoriale tra azienda e sindacati e con Ato e Comune per la gestione dei rifiuti in sede locale.

Ma un gruppo di cittadini di Colmata ha rivolto all'amministrazione comunale la richiesta di avere chiarimenti in merito alla vicenda dei crediti della Tariffa d'igiene ambientale che sono stati conferiti da Asiu in Rimateria nell'agosto 2016.

“Di sicuro sappiamo che nel bilancio di Rimateria relativo all'anno 2017 risultano iscritti crediti Tia per tre milioni e 429 mila euro, meglio definiti come crediti verso controllanti -spiegano i richiedenti- Di questi alla data del 31.12.2017 rimangono in bilancio come crediti buoni ancora da riscuotere solo 945 mila euro, mentre quelli incassati sono 115 mila euro e quelli inesigibili ammontano a due milioni 368 mila euro, compensando le perdite a bilancio derivante da tale azzeramento con l'utilizzo del fondo svalutazione crediti soltanto per euro 277 mila euro. Sappiamo che i crediti inesigibili necessitano, per legge, di un fondo svalutazione crediti, ma sappiamo anche che esiste appena un accenno di questo dato nella relazione del collegio sindacale (sulla base di quanto scritto a sua volta dalla Società di Revisione nella sua relazione) che definisce questi crediti TIA come crediti che dovranno essere riconosciuti dai Comuni per i quali si sono generati in osservanza del meccanismo previsto dall’art.7 comma 9 della L.68/2015.

Peccato solo che la legge a cui si fa riferimento stabilisce le Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente, formata in tutto da tre articoli e che pertanto l'articolo 7 non esiste, come non esiste traccia nel bilancio di alcuna spiegazione tecnica negli altri allegati ( nota integrativa, relazione sulla gestione, relazione del collegio sindacale e della società di revisione) di Rimateria 2017 se non con riferimento alla norma dell’art.7 comma 9 della L.68/2015. Da dove nascono questi crediti Tia? Dal passaggio da Asiu a Rimateria? Non lo sappiamo ? Certo è che la perizia di stima depositata presso il registro delle Imprese di Livorno insieme all’atto di conferimento della società ASIU in Rimateria SPA conclude che il valore di conferimento dei beni aziendali è pari ad quattro milioni e 772 mila.

Questa somma è di fatto il valore di conferimento netto della società Asiu e, sia nella perizia di stima sia nel piano industriale Rimateria si ribadisce che detto valore non darà luogo ad aumenti di capitale sociale, ma verrà costituito in Rimateria come una riserva di patrimonio netto riconducibile al solo socio Asiu”.

Per quale ragione, invece, nell'assemblea straordinaria del 10 agosto 2016 i 4 milioni e 772 mila euro sono stati invece imputati ad aumento di capitale?

"Si potrebbe rispondere che detta operazione di aumento del capitale sociale è stata deliberata in tale senso per favorire la successiva cessione di quote sociali ai soci privati -spiegano cittadini di Colmata- Pur tuttavia è anche opportuno dire che il perito incaricato di stimare il valore di ASIU aveva segnalato che sulla base del bilancio di verifica fornito da ASIU risultava un deficit patrimoniale di euro 1.124.759. Sarebbe gradita una spiegazione, da parte di chi di dovere (Comuni soci di ASIU, Consigli di Amministrazione , Commissari liquidatori ecc), sull’effettivo valore di ASIU conferito in RIMATERIA, visto che la perizia ha stimato una valore complessivo di euro 4.772.000, mentre il deficit patrimoniale di euro 1.124.759 potrebbe essere aumentato di euro 2.369.656 , cioè del valore dei crediti TIA dichiarati inesigibili e quindi il deficit sarebbe pari ad euro 3.493.415. Poiché il Perito nella sua relazione aveva specificato che tali Crediti TIA , anche da lui ritenuti esigibili secondo quanto chiarito da ASIU , sarebbero stati ceduti obbligatoriamente in una seconda fase a SEI Toscana ,secondo quanto previsto dal contratto ATO sud , risulta incomprensibile il fatto che i crediti TIA conferiti da ASIU a Rimateria almeno in ragione di euro 3.429.398 (perché così presenti nel bilancio Rimateria sia del 31.12.16 che del 31.12.17) risultino incassati al 31.12.17 per euro 115.737,rimasti in bonis per euro 945.390 e dichiarati inesigibili per euro 2.368.656. Per quale motivo crediti per TIA per euro 3.429.398 non sono stati coperti da idoneo fondo svalutazione crediti nel bilancio Rimateria 2016 visto che poi nel bilancio 2017 per un valore pari al 69,07% sono stati dichiarati inesigibili determinando una evidente perdita su crediti poco chiara in bilancio e in nota integrativa? Sono stati espletati e portati a termini tutti gli atti necessari per il recupero dei Crediti TIA così come ampiamente scritto nella perizia estimativa? Perché detti crediti TIA invece di essere dichiarati inesigibili non sono stati oggetto di futura cessione a SEI Toscana, così come nella perizia estimativa? Perché nel bilancio 31.12.2017 della società SEI Toscana detti Crediti TIA non compaiono? Se i crediti TIA sono finiti nella perizia di stima si deve ritenere che dovessero essere tutti esigibili come scritto a pag.

10 della perizia sulla base delle affermazioni dell’amministratore di ASIU oppure si deve ritenere che almeno 2.368.656 fossero non esigibili già al momento della perizia , tant’è che alla prima occasione utile sono stati cassati come inesigibili da Rimateria? E se così fosse ,tenuto anche presente il fatto che questi crediti cassati non sono coperti da idoneo fondo svalutazione a totale copertura della perdita prodotta, la dichiarazione di inesigibilità non spiegata, essendo gli stessi crediti presenti nei due bilanci 2016 e 2017, non costituirebbero anche un problema per la veridicità dei bilanci stessi? Sia di ASIU che di RIMATERIA. Secondo noi , i cittadini hanno diritto di sapere la verità su questa vicenda che presenta vari punti incomprensibili".

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