Rilancio della Fortezza da Basso: via libera della giunta comunale

Intervento da 142milioni di euro per il restauro e la valorizzazione funzionale. L’assessore Perra: “Un passo importante nel piano di sviluppo del ruolo nazionale e internazionale del polo espositivo e congressuale fiorentino”. Metrocittà rimane azionista di Firenze Fiera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 2016 13:43
Rilancio della Fortezza da Basso: via libera della giunta comunale

Un progetto complessivo per il restauro e la valorizzazione dell’intero ‘sistema Fortezza da Basso’. È quello elaborato direttamente dai Servizi tecnici del Comune e approvato dalla giunta di Palazzo Vecchio che nell’ultima seduta del 2015 ha dato il via libera al progetto preliminare dell’intervento. Un progetto da oltre 142milioni di euro per la demolizione e ricostruzione del padiglione Cavaniglia, la rifunzionalizzazione degli altri padiglioni e la realizzazione dei due nuovi padiglioni Imperiale e Bellavista. Il rilancio della Fortezza da Basso rientra nell’ambito del protocollo di intesa tra Regione, Comune, Città metropolitana e Camera di Commercio sottoscritto nell’ottobre scorso dal governatore Enrico Rossi, dal sindaco Dario Nardella e dal presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi.

“Un passo importante nel piano di valorizzazione e consolidamento del ruolo nazionale e internazionale della Fortezza da Basso come polo espositivo e congressuale – ha detto l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra – Un intervento anche per consentire una nuova fruizione della struttura da parte della città con un progetto di integrazione nel tessuto urbano e uso pubblico delle sue piazze e dei suoi spazi verdi. Un progetto chiaramente ispirato alla sostenibilità e al risparmio energetico e all’utilizzo di tecnologie innovative nel restauro conservativo.

Una bellissima opportunità per Firenze”.Gli interventi progettati riguardano la sostituzione del padiglione Cavaniglia con una nuova struttura espositiva congressuale capace di accogliere fino a 5mila visitatori, la rifunzionalizzazione strutturale, impiantistica ed energetica del padiglione Spadolini per conservare l’enorme potenzialità espositiva di circa 27mila metri quadrati, la realizzazione di un nuovo padiglione espositivo (il Bellavista) per incrementare la superficie utile del complesso secondo le previsioni urbanistiche, il recupero e l’implementazione del padiglione Imperiale e del padiglione Ronda.

Il progetto include anche i primi studi sulla sistemazione del patrimonio arboreo e del nuovo sistema logistico di gestione dei flussi fieristici.Tutte le nuove architetture di progetto ricostituiscono morfologicamente i bastioni perduti nel corso del tempo e sono ispirate al confronto con il monumento cinquecentesco di cui recuperano il disegno e la composizione formale della cortina difensiva ideata dal Sangallo. Dal punto di vista strutturale, i progetti del nuovo padiglione Cavaniglia e del nuovo padiglione Bellavista prevedono elementi portanti che costituiscono l’ossatura della copertura, in modo da garantire facilità di montaggio, snellezza strutturale e assicurare il rispetto dei requisiti progettuali.

Il materiale di costruzione sarà l’acciaio, mentre gli elementi verticali e le fondazioni saranno realizzate in cemento. Il padiglione Spadolini sarà completamente ristrutturato, inclusi gli impianti meccanici, che saranno realizzati con soluzioni ad alta efficienza energetica e garantiranno il massimo livello di comfort ambientale. Per gli impianti tecnologici, il progetto preliminare prevede la realizzazione di una nuova centrale di produzione combinata di energia elettrica, termica e frigorifera negli spazi attualmente occupati dagli impianti del padiglione Spadolini.

Sarà alimentata a gas metano al posto del gasolio che attualmente alimenta gli impianti termici. Gli impianti elettrici e speciali saranno di nuova realizzazione e in linea con le più moderne esigenze e tecnologie reperibili sul mercato. Il progetto è stato elaborato direttamente dai Servizi Tecnici del Comune con una stima presunta di costi di 142milioni di euro, di cui 66milioni per i padiglioni Spadolini e Cavaniglia, più parte delle mura, 76milioni per gli altri padiglioni, gli spazi esterni, bastioni e camminamento.

Le ipotesi sulle azioni e le metodologie conservative sono state elaborate anche sulla base dei risultati dell’analisi condotta in collaborazione con l’Istituto geografico militare, l’università di Firenze e il Consiglio nazionale delle ricerche.

Nei giorni scorsi su proposta del consigliere delegato alle Partecipate Massimiliano Pescini, la Città Metropolitana di Firenze ha stabilito, con voto unanime, il mantenimento della partecipazione alla società Firenze Fiera, dopo una valutazione complessiva che ha permesso la sottoscrizione di uno schema di protocollo di intesa tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana e Camera di Commercio di Firenze finalizzato alla revisione della convenzione fra gli stessi enti e la società Firenze Fiera spa. In sostanza la Regione Toscana, il Comune di Firenze e la Città Metropolitana riconoscono alla Camera di Commercio l'acquisizione graduale del controllo sulla governance societaria che ha l'obiettivo di rilanciare il polo fieristico e congressuale gestito da Firenze Fiera spa.

La Camera di Commercio ha manifestato l'intenzione di destinare importanti risorse alla riqualificazione della Fortezza da Basso e rilanciare la Società di gestione 'Firenze Fiera spa' anche attraverso la fusione della Società 'Firenze Fiera spa' con 'Pitti Immagine, società che organizza le fiere di moda in Fortezza.La Città Metropolitana di Firenze possiede al momento 511.965 azioni, corrispondenti al 9,28 per cento del capitale societario. Nel 2013 era stata espressa la volontà di dismissione delle quote in quanto "la prosecuzione della partecipazione richiederebbe un rilevante impegno finanziario per la ricapitalizzazione della società", mentre la ex Provincia doveva prioritariamente destinare le risorse a funzioni fondamentali.Il recente protocollo di intesa tra enti e Camera di Commercio ha consentito di superare alcune criticità.

I bilancio della società che presentavano un forte passivo fino al 2013, risultano in attivo nel 2014. Lo Statuto della Metrocittà individua nella pianificazione strategica l'attività volta a realizzare uno sviluppo territoriale, economico e sociale condiviso con i Comuni e le realtà socio economiche del territorio. In questo particolare momento di valorizzazione di Firenze Fiera sussistono le condizioni per il mantenimento della partecipazione della Città Metropolitana nella società.

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