Rifiuti, le competenze tornano alle Province: Toscana bocciata dalla Corte Costituzionale

Giannarelli (5 Stelle): "Il solito teatrino, serve meno burocrazia". L'assessore regionale: "Nessun problema ad amministrazioni e cittadini". Ricalcolo vitalizi, sì unanime del Consiglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2019 20:49
Rifiuti, le competenze tornano alle Province: Toscana bocciata dalla Corte Costituzionale

Firenze, 28 mag. - La Corte Costituzionale boccia la norma della Toscana che trasferisce in capo alla Regione la competenza su autorizzazioni semplificate e funzioni sanzionatorie sul tema dei rifiuti. La Giunta regionale minimizza l'accaduto, mentre il Movimento 5 Stelle chiede chiarezza. L'obiettivo della Toscana, spiega l'assessore alla Presidenza, Vittorio Bugli, "era di offrire al mondo delle imprese un solo interlocutore, con una modalità organizzativa che la sentenza della Corte ha messo in discussione in quanto, un accordo fra enti, non può superare la legge dello Stato - precisa-.

Totale rispetto per questa decisione, dispiace pero' che, nonostante l'accordo, su sollecitazione della Provincia di Grosseto la causa sia stata portata davanti alla Corte". In ogni caso, promette, "l'abrogazione di questa specifica norma non creerà problemi né per le amministrazioni né per la collettività: queste funzioni torneranno ad essere di competenza delle Province e della Città metropolitana".

Ma il capogruppo in Regione dei 5 Stelle, Giacomo Giannarelli, se la prende con la Giunta: "La gente è stufa di questi teatrini. Occorre serietà e chiarezza- dichiara il pentastellato, in una nota-. In Toscana non abbiamo bisogno di politici di professione, ma di persone che fanno politica con professionalità. Questi sono gli esiti nefasti delle scelte compiute da chi cerca con arroganza di centralizzare il potere". La regione, chiosa ancora, "ha necessità di meno burocrazia, uffici decentrati e chiarezza normativa: altrimenti saremo destinati a una Toscana senza investimenti".

Sempre oggi, l'assemblea toscana approva all'unanimità la proposta di legge sul ricalcolo contributivo dei vitalizi degli ex consiglieri regionali. Il testo, già approvato in commissione la scorsa settimana, recepisce l'intesa raggiunta in sede di conferenza Stato-Regioni. A sollecitarne l'approvazione senza correzioni di sorta è il presidente dell'assemblea, Eugenio Giani: "Questo testo è stato concordato con il presidente della Camera, Roberto Fico - sottolinea- per arrivare a leggi regionali armonizzate e condivise, secondo un onesto lavoro di riscontro tra istituzioni".

In caso di mancata approvazione in tempi utili, ricorda il presidente del Consiglio regionale, "la Toscana andrebbe incontro a sanzioni non indifferenti, ovvero al taglio dell'80% dei contributi statali". La norma approvata prevede fra le altre cose l'inserimento di una specifica clausola di salvaguardia che limita il taglio dell'assegno degli ex consiglieri nella misura del 30%. Il via libera alla proposta di legge arriva senza correzioni, malgrado il desiderio iniziale del Movimento 5 Stelle di introdurre tre emendamenti, poi ritirati, sull'età anagrafica, sul limite di cumulo e sulla equiparazione della rivalutazione dell'assegno per i politici a quella prevista per le pensioni dei lavoratori secondo le tabelle Istat-

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