Riforma Pubblica amministrazione, Grassi: “Sanatoria o decreto ad personam?”

Il capogruppo in Palazzo Vecchio: “Violazioni di Renzi in Comune spazzate via per decreto. Allargate le maglie per assunzioni a chiamata di amici, parenti e sostenitori”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2014 23:21
Riforma Pubblica amministrazione, Grassi: “Sanatoria o decreto ad personam?”

“E’ uno scandalo. A leggerlo in chiave fiorentina, il decreto legge sulla Pubblica amministrazione cancella le violazioni di legge commesse dal premier Renzi in Comune e Provincia negli ultimi 10 anni. Come non vederci una sanatoria, peraltro retroattiva, delle assunzioni dei vari Carrai, Cavini, Agnoletti e Carta, quest'ultimi tre tutti rigorosamente inquadrati nello scorso mandato come dirigenti seppur senza essere in possesso di laurea? O come non vedere un’ancora di salvezza nell’incremento, previsto nel decreto, dall’8% al 30% sui circa 76 posti in organico complessivi, di possibili assunzioni tra direttori e dirigenti a chiamata?”. E’ durissima la critica di Tommaso Grassi, capogruppo in Palazzo Vecchio di Firenze riparte a Sinistra con Sinistra ecologia e libertà, Firenze a sinistra e Rifondazione comunista.

“E’ un maldestro decreto che cerca di nascondere i danni e le difficoltà create dopo la fuga di Renzi a Roma – incalza Grassi - ma i problemi della macchina comunale sono emersi in tutta la sua evidenza: per mesi e tuttora mancano pezzi indispensabili e ingranaggi importanti della macchina comunale che con le novità introdotte dalle organizzazioni annunciate dalla Giunta diminuirà, a causa dei tagli sulla spesa per il personale, sulla carta il numero complessivo delle figure apicali del Comune ma vedrà a scapito della professionalità del personale interno un ulteriore aumento esponenziale, dovuto all'allargamento delle maglie normative, del personale fuori organico, assunto senza concorso ma con una selezione fatta da personale spesso nominato dalla stessa maggioranza e che quindi risponde non solo a logiche di merito ma anche a quelle politiche e di spoil system, o comandato da e verso altre Amministrazioni."

Secondo Grassi “nessuno deve farsi abbindolare”. Perché, incalza, “ci diranno che è tutto nella norma e che è solo per l’avvicendamento tra amministrazioni e che la macchina comunale funzionerà ancor meglio di prima: certo con ancor più dirigenti e direttori sotto il proprio controllo politico e tra poche settimane grazie al decreto Madia il Comune ricomincerà ad essere invaso da amici, parenti e sostenitori assunti a chiamata, senza concorso. Così andrà a finire. E il sindaco grazie al regalo del decreto potrà fare il buono e il cattivo tempo. Resta però, e voglio ricordarlo a Nardella, l’obbligo da parte nostra di evidenziare che questa non è una situazione normale e di non restare in silenzio”.

Approfondimenti

Questo il motivo per il quale “abbiamo già denunciato a fine luglio l'assunzione del portavoce e capo addetto stampa, Marco Agnoletti, e del Caposegreteria del Sindaco, Manuele Braghero ai quali sono stati assegnati indennità economiche che si sommano agli stipendi da funzionari di oltre 2,5 volte lo stipendio base: vuol dire che di fronte a stipendi di 22.000 euro questi sommeranno il primo poco più di 56.000 euro, l'altro poco meno di 54.000 euro, così da conservare quella retribuzione da dirigenti che erano garantiti nello scorso mandato anche per chi non aveva la laurea.

Molto probabilmente appena il decreto diverrà legge a tutti gli effetti il Sindaco Nardella e gli uffici che finora si sono rivelati prudenti ad applicare la nuova norma, che comunque viene elusa aumentando le indennità, come 'denunciato' dallo stesso Agnoletti sui giornali pochi giorni fa, procederanno a modificare i loro contratti promuovendoli a dirigenti. Continueremo ad evidenziare questa mala gestione e ne chiederemo conto ogni volta che potremo in Consiglio comunale. Perché non lo possiamo accettare: un decreto che sembra proprio ad personam, una sanatoria del genere, è davvero troppo”.

Notizie correlate
In evidenza