Rifiuti Firenze: il Consiglio di Stato riconferma lo stop all'inceneritore

I giudici respingono il nuovo ricorso QThermo. Falchi, sindaco di Sesto: "I progetti dell'aeroporto e dell'inceneritore si confermano sbagliati nel merito e nel metodo e queste sentenze sono indicatori importanti della correttezza dell'operato e delle valutazioni del nostro Comune"

Redazione Nove da Firenze
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30 marzo 2020 16:11
Rifiuti Firenze: il Consiglio di Stato riconferma lo stop all'inceneritore

(DIRE) Firenze, 30 mar. - Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso per revocazione presentato da QThermo contro la sentenza con cui lo stesso organo aveva annullato l'autorizzazione alla costruzione dell'inceneritore di Case Passerini. A maggio 2018 i giudici aveva confermato lo stop al forno sancito dal Tar ravvisando, tra gli altri elementi criticita', la mancata realizzazione dei boschi della piana fiorentina come opera di mitigazione dell'impatto ambientale. Secondo QThermo, nel pronunciare la sentenza che aveva di fatto bocciato l'inceneritore, i giudici non avrebbero tenuto conto dei boschi previsti dal masterplan del nuovo aeroporto di Firenze (la cui Via è stata bocciata a sua volta dal Consiglio di Stato) grazie ai quali sarebbe stata compensata la mancata realizzazione dei boschi della Piana.

Da qui la richiesta di revocazione della sentenza. Accogliendo le posizioni espresse dal Comune di Sesto Fiorentino, i giudici hanno ritenuto il ricorso inammissibile, respingendo la richiesta di QThermo. "Siamo impegnati a fronteggiare una situazione difficilissima, ma da questa ennesima vittoria arriva un'altra conferma della giustezza delle nostre posizioni", afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. "I progetti dell'aeroporto e dell'inceneritore si confermano sbagliati nel merito e nel metodo e queste sentenze sono indicatori importanti della correttezza dell'operato e delle valutazioni del nostro Comune".

Al di là "della cieca ostinazione di pochi, penso sia positivo che sulle infrastrutture si sia aperta anche tra noi sindaci una seria discussione. Passata questa drammatica emergenza, questi saranno alcuni dei fili da riannodare per primi con un'ottica di lungo periodo che metta al centro il futuro e l'interesse di tutti", conclude. (Dig/ Dire)

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