Rifiuti: commissione d’inchiesta lunedì a Rari, Lonzi e Scapigliato

La mattina dell’11 febbraio visita alle aziende livornesi sequestrate a dicembre 2017 per presunto traffico illecito, nel pomeriggio sarà la volta di Rea impianti a Rosignano Marittimo. Il presidente Giacomo Giannarelli: “Procediamo a ritmo serrato. Incursioni sul territorio servono per vedere vita reale di imprenditori e cittadini“. Stop all’inceneritore di Scarlino, riunione in Regione sui 36 posti di lavoro a rischio. UilTec Toscana: "Ora la politica si prenda le sue responsabilità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2019 22:18
Rifiuti: commissione d’inchiesta lunedì a Rari, Lonzi e Scapigliato

FIRENZE- “La politica deve disciplinare e scrivere le norme. Può farlo con maggiore cognizione di causa e con più lungimiranza se tocca con mano i problemi della vita reale di cittadini e imprese”. Con queste parole il presidene Giacomo Giannarelli (M5S) lancia il secondo sopralluogo sul territorio della “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti”. Dopo la visita a Tana Termini e al Cassero, lunedì 11, a partire dalle 10.30, i commissari saranno agli impianti livornesi Rari e Lonzi Metalli, coinvolti nell’operazione “Dangerous Trash”, l’indagine per presunto traffico illecito di rifiuti portata avanti dalla procura di Firenze con i carabinieri forestali di Livorno.

È proprio dalla vicenda di queste due realtà che è stata avanzata, anche su spinta della consigliera del gruppo Misto/Tpt Monica Pecori, l’istituzione di una commissione di indagine consiliare. Non a caso la visita di lunedì 11 è stata richiesta lo scorso luglio dalla stessa Pecori, che sulla Rari, e in particolare sulle incertezze dei lavoratori, aveva presentato una mozione poi approvata all’unanimità dal Consiglio regionale a dicembre scorso. “Capire a che punto siamo, sia in termini di prospettive occupazionali che di attività imprenditoriali, è doveroso”, anticipa la consigliera.

Al sopralluogo parteciperanno anche il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, l’assessore comunale all’Ambiente Giuseppe Vece, il rappresentante tecnico di Lonzi e Rari Francesca Aiello. Nel pomeriggio, dalle 14.30, la commissione visiterà Rea impianti a Rosignano Marittimo, gestore della discarica di Scapigliato, sito che gli inquirenti ipotizzano essere stato la destinazione finale, insieme a Piombino, dello smaltimento abusivo di circa 200 mila tonnellate di rifiuti. All’incontro parteciperanno anche il sindaco di Rosignano Alessandro Franchi, l’assessore comunale all’Ambiente Daniele Donati e l’amministratore unico di Rea Alessandro Giari.

Il futuro dei lavoratori di Scarlino Energia dopo lo stop all'impianto di Scarlino (Gr): è stato questo il tema al centro dell'incontro convocato venerdì a Firenze dal consigliere del presidente Enrico Rossi per le politiche del lavoro, Gianfranco Simoncini e cui hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cisal, i sindaci di Follonica (Andreea Benini) e Scarlino (Marcello Stella) e i rappresentanti dei comuni di Massa Marittima ( il vicesindaco Luana Tommi) e di Monterotondo Marittimo (il consigliere comunale Marco Cerboneschi). La riunione è servita a fare il punto sulla situazione: da due giorni è partita la procedura di licenziamento per i 36 dipendenti di Scarlino energia come conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto imposto lo stop all'impianto di termovalorizzazione del Casone di Scarlino, gestito appunto da Scarlino Energia. Nel corso dell'incontro si è deciso di procedere attivando due percorsi.

Il primo prevede, come prossimo passo, una riunione in sede politica con azienda e sindacati per valutare se esistano i presupposti per la salvaguardia di tutti o almeno di una quota dei posti di lavoro. Sarà la Regione a convocare questo tavolo entro la prima settimana di marzo, durante i tempi di confronto in sede sindacale sulla procedura di licenziamento collettivo. Il secondo riguarda l'azione che, in parallelo, potranno svolgere Comuni e sindacati per verificare l'esistenza sul territorio di possibilità occupazionali alternative. A sostegno di questo percorso Simoncini ha ricordato che, essendo il territorio dei comuni di Scarlino, Follonica, Gavorrano, Massa Marittima e Montieri considerato "area di crisi non complessa", possono essere utilizzati strumenti di sostegno sia ai percorsi formativi di riqualificazione dei lavoratori, sia incentivi all'assunzione che alle iniziative di autoimprenditorialità.

Queste opportunità potranno essere illustrate dalla Regione anche con incontri specifici sul territorio.

“Noi siamo dalla parte del lavoro e dei lavoratori - spiega Walter Bardelloni, Segretario Generale UilTec Toscana Sud - Ma se le aziende non sono messe in condizioni di operare, allora ci deve pensare la politica. La nostra richiesta è molto semplice: la politica si prenda le sue responsabilità e si faccia carico del problema di mantenere i livelli occupazionali. Come si sono trovate le risorse per fare ricorso, adesso, con lo stesso impegno, si trovino le risorse per trovare un osto di lavoro dignitoso per questi 36 lavoratori”.Il 14 di febbraio ci sarà un ulteriore incontro con il sindaco di Scarlino, allargato ai sindaci del territorio. La prima settimana di marzo, invece, ci sarà un incontro in Regione a cui sarà presente l’azienda.

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