Rificolona a Firenze, il ricordo storico degli Uffizi

La tradizione del 7 settembre a Firenze oggi sarà diversa dal solito per la pandemia in corso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2020 08:48
Rificolona a Firenze, il ricordo storico degli Uffizi
Ph Fb Uffizi

Per la pandemia in corso oggi a Firenze la Festa della rificolona non sarà organizzata e partecipata come nella tradizione. Dagli Uffizi però arriva una interessante nota, su Facebook, che riportiamo volentieri. 

"Il 7 settembre a Firenze si festeggia la festa della Rificolona, una ricorrenza dalle origini antiche, databile almeno al XVI o XVII secolo, che all’epoca coinvolgeva tutta la città, ma principalmente la Basilica e la piazza della Santissima Annunziata. Qui si davano appuntamento i contadini che scendevano in città durante la notte dalla Montagna Pistoiese e dal Casentino, per vendere i loro prodotti agricoli alla fierucola il giorno della natività della Madonna (l’8 settembre). Per assicurarsi una postazione vantaggiosa alla fiera, i contadini partivano in piena notte, utilizzando delle rudimentali lanterne appese in cima a dei bastoni per rischiarare il cammino.

Questi lumi di carta colorata erano fatti a mano e dalle varie fogge variopinte come mezzelune o fette di cocomero.Le donne che giungevano in città avevano spesso un aspetto goffo e trasandato e questo era motivo di scherno da parte dei cittadini di Firenze, che usavano appellarle come “fieruculone” o “fierucolone”. La desinenza colone o culone, unita al prefisso “fiera”, divenne così un modo per riferirsi a queste contadine dai floridi posteriori. L’espressione, poi evolutasi nel tempo in “rificolona”, indicava così una persona giunonica e sempliciotta.Col passare degli anni i fiorentini, per festeggiare il tradizionale arrivo dei paesani in città, cominciarono a costruire lanterne, ispirandosi a quelle dei contadini ed alle forme delle loro donne, raffiguranti appunto goffe figure femminili, appese a lunghe canne e portate in giro con gran baccano di campanacci e fischi, emessi con certi fischietti di coccio che assordivano.

Inoltre veniva cantata la caratteristica cantilena "ona, ona, ona ma che bella rificolona!". 

Nella foto, Carlo Lasinio e Giuseppe Piattoli, Le Rificolone, stampa, 1790, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Uffizi

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