Ricordato in Consiglio Comunale il centenario della nascita di Mario Luzi.

"L'applauso del Consiglio Comunale ricorda il grande fiorentino e poeta Mario Luzi”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2014 21:27
Ricordato in Consiglio Comunale il centenario della nascita di Mario Luzi.

"Tutta la città oggi ricorda con immutato affetto e stima il grande poeta Mario Luzi, nei suoi versi la vita" afferma la Presidente della Commissione Cultura di Palazzo Vecchio Maria Federica Giuliani che ha ricordato le molte celebrazioni, anche al Quartiere due dove ha vissuto fino alla fine, alla biblioteca a lui intitolata e cui ha partecipato il Sindaco Nardella.

Nato e vissuto a Firenze, nominato per i suoi meriti letterali Senatore a vita, rappresenta il culmine dell'ermetismo fiorentino insieme agli illustri colleghi Piero Bigongiari, di cui abbiamo celebrato l'anniversario lo scorso 15 ottobre, e Alessandro Parronchi.

"Un centenario denso d’iniziative non solo a Firenze, lo scorso aprile l'Amministrazione Comunale ha dedicato a lui, Piero Bigongiari e Alessandro Parronchi un convegno ed è in corso inoltre - ricorda la Presidente Giuliani - fino al 19 ottobre alla Biblioteca Marucelliana la mostra "Ermetici a Firenze", dove sono esposte le opere dei tre grandi autori. Ed è proprio sul tema “L’ermetismo e Firenze” che si terrà dal prossimo 27 ottobre un convegno internazionale di studi organizzato dal Comune di Firenze, dalla Regione Toscana, dall'Università degli Studi di Firenze ed il Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Viesseaux. Una grande occasione culturale per ricostruire la storia, la produzione e le vicende di una generazione di intellettuali che da Firenze riuscirono ad esprimere una cultura di altissimo profilo, ancora oggi viva e studiata a livello internazionale".

"L'amore aiuta a vivere, a durare. L'amore annulla e dà principio e quando chi soffre langue o spera, se anche apera, che un soccorso si annunci di lontano, è in lui un soffio basta a suscitarlo. Questo ho imparato e dimenticato mille volte, ora da te mi torna chiaro, ora prende vivezza e verità. La mia pena è durare oltre questo attimo". (M.Luzi, da Aprile-amore, in Primizie del deserto).

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