​Richard Ginori, appello dei lavoratori per salvare Manifattura e Museo

Simoni (PD): "Le difficoltà vanno risolte insieme". Adesione all'appello anche dalla Sen. Petraglia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2017 17:07
​Richard Ginori, appello dei lavoratori per salvare Manifattura e Museo

I lavoratori della Richard Ginori lanciano un appello per salvare la Manifattura e il Museo di Doccia. Con una petizione diffusa online, sulla piattaforma change.org (link:https://goo.gl/NU77xW), organizzazioni sindacali e RSU Ginori chiedono al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, quale rappresentante delle Istituzioni, e a tutti i cittadini di dare il proprio contributo per realizzare quel “piccolo sogno” che è anche una “battaglia di civiltà”. “Qualcuno prima di noi ha usato la locuzione I have a dream - si legge nel testo - Anche noi, più modestamente abbiamo un piccolo sogno.

Vorremmo vedere nei prossimi mesi la fabbrica Ginori su un terreno di sua proprietà intraprendere gli investimenti annunciati e, accanto, il Museo di Doccia riaperto che accoglie visitatori”. L’appello, già circolato informalmente nei giorni scorsi, ha ricevuto il sostegno di numerose realtà associative e singoli cittadini ed è stato sottoscritto dalla Giunta e dall’intero Consiglio comunale di Sesto Fiorentino, dove oggi, in municipio, è stato presentato alla presenza di tutte le forze politiche sestesi, del sindaco, Lorenzo Falchi, e dei rappresentati sindacali della Richard Ginori. L’appello ripercorre poi le vicende, diverse, ma tra loro intrecciate, del Museo e dei terreni, evidenziando come la permanenza della fabbrica a Sesto Fiorentino e la riapertura del Museo costituirebbero lo scenario migliore per tutti gli attori coinvolti: “azienda, creditori, lavoratori, realtà del territorio attive per la rinascita del museo, i cittadini sestesi - recita il testo - Chiediamo a tutti di contribuire a questo disegno organico per la propria parte.

Questa è il nostro piccolo sogno, la nostra piccola, ma preziosa battaglia di civiltà. In guardia chi pensi di far valere logiche e interessi scritti sulla carta e non sui valori reali delle cose”.

“Sottoscrivo l’appello dei sindacati per la manifattura e per il museo Ginori perché ne condivido tutto il contenuto” ha dichiarato l’on Simoni. “Ho seguito la vicenda della Ginori di Sesto Fiorentino per anni e ho imparato ad apprezzarne il significato profondo: importante per la manifattura e per il made in Italy, ma fondamentale per i lavoratori e per la storia e la cultura di un territorio”. “Oggi le due vicende, quella dell’azienda e quella del museo, si devono risolvere insieme. Con un’azienda che rimane a Sesto su un terreno di sua proprietà; e un museo di fabbrica lì accanto, vivo testimone di un’importante storia passata e presente” ha concluso l’on. Simoni.

Interviene anche la senatrice di SI Alessia Petraglia sull'appello: "Un pezzo importante della storia produttiva di un territorio che è cresciuto attorno a quella fabbrica sta per scomparire. Serve l'impegno di tutti, in primis del governo e del Mibact, per tutelare un luogo che è stato, e ancora può essere, luogo di confronto e spazio per la promozione di Sesto Fiorentino e dell'area metropolitana. Per questo aderisco all'appello promosso dalla CGIL a sostegno di un impegno pubblico per il recupero e la tutela del Museo di Sesto Fiorentino le cui ultime due aste fallimentari sono andate deserte."

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