Regione Toscana, Rossi presenta la Giunta: incognita su Lavoro ed ultimo nome

Tre donne, quattro uomini e l'ottavo nome da annunciare. Nessuna indicazione sulle deleghe. Il capogruppo di Fratelli d'Italia: "Governatore indagato sceglie Fratoni, a giudizio per i mondiali di ciclismo. Giunta zoppa, debole e asservita". Mazzeo: "Da Donzelli critiche sguaiate che non fanno bene alla Toscana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2015 18:45
Regione Toscana, Rossi presenta la Giunta: incognita su Lavoro ed ultimo nome

 Sono tre le conferme annunciate Stefania Saccardi, Vincenzo Ceccarelli e Vittorio Bugli. Sei le province di provenienza per adesso, sette con il presidente. Il secondo governo Rossi. I nuovi che arriveranno sono Cristina Grieco, Federica Fratoni, Stefano Ciuoffo e Marco Remaschi, nuovo nel ruolo di assessore ma già consigliere regionale dal 2005 al 2010. L'ultimo nome sarà reso noto per la prima seduta del Consiglio regionale convocata per il 25 giugno, ma circola l'ipotesi di una professoressa universitaria che arriverebbe dal senese, Monica Barni. Il ruolo ricoperto, Rettrice sino al 2019 dell'Università per stranieri, al momento non consentirebbe a Rossi di dare per certa la partecipazione della stessa.

Il presidente ha dichiarato ai giornalisti "Ho ricevuto due disponibilità per l'ultimo nome". Vista la grande esperienza e  professionalità della dottoressa Barni in ambito sociolinguistico sarebbe una ipotesi affascinante quella di un assessorato dedicato ai rapporti con le varie culture. Suscita interesse e qualche perplessità, la scelta di Rossi di mantenere la delega al Lavoro "Un assessorato così importante è bene resti in mano al governatore" ha detto l'interessato, ma si tratta di un ruolo oltre che significativo anche di grande impegno e visto che Gianfranco Simoncini, che Rossi ha ringraziato in modo commosso, resterà nello staff presidenziale, è ipotesi più che fondata quella di una consulenza mirata. Tre assessori Ceccarelli, Fratoni e Saccardi sono stati appena eletti in consiglio regionale, dovranno essere sostituiti dai primi tra i non eletti.

La nomina, da statuto, potrà però avvenire solo dopo l'illustrazione del programma di legislatura al consiglio regionale e la sua successiva approvazione o comunque entro i dieci giorni successivi.

Ecco, in ordine alfabetico, chi sono gli assessori già presentati da Rossi:

Vittorio Bugli, cinquantasette anni, è stato dal 2013 assessore alla presidenza, con deleghe a finanze e bilancio, riforme, partecipazione e rapporti con gli enti locali e poi anche anche all'organizzazione, eletto in consiglio regionale nel 2010. Si è avvicinato alla politica attraverso il movimento studentesco. Originario di Bagno a Ripoli, vive da più di trent'anni ad Empoli dove è stato sindaco dal 1995 al 2004.

Vincenzo Ceccarelli, cinquantacinque anni, diplomato, aretino di Castel S.Niccolò, è l'assessore regionale uscente ai trasporti e le infrastrutture. Lo è dal 2013. Nel 2010 è stato eletto consigliere regionale (è stato riconfermato il 31 maggio) e prima ancora è stato, dal 1999 al 2009, presidente della provincia di Arezzo. E' stato nel 1985, a Castel S.Niccolò, anche il sindaco più giovane della Toscana.

Stefano Ciuoffo è un ingegnere di Prato di sessantaquattro anni. In città ha fatto l'assessore comunale all'urbanistica dal 2004 al 2009 (sindaco Romagnoli). Prima ancora è stato capogruppo del Ppi in consiglio provinciale dal 1999 al 2004 e quattro volte consigliere comunale a Vernio eletto nelle liste della Dc, dal 1980 al 1995. Da febbraio 2014 è tesoriere regionale del Pd.

Federica Fratoni, quarantatre anni e pistoiese, liceo classico e una laurea in Economia e commercio, un passato negli scout, ha iniziato l'attività politica nella fila del Partito popolare per poi transitare nella Margherita di cui è stata nel 2007 l'ultimo segretario provinciale (e il primo del Pd comunale). Dal 2009 al 2015 è stata presidente della provincia di Pistoia, prima donna in questo ruolo. Il 31 maggio è stata eletta in consiglio regionale.

Cristina Grieco, cinquantuno anni da compiere, livornese, è dal 2007 dirigente scolastico dell'istituto di istruzione superiore "Vespucci" a Livorno. Una laurea in economia e commercio e una seconda in statistica, un paio di master, è iscritta all'albo dei commercialisti e a quello nazionale dei revisori dei conti.

Marco Remaschi, cinquantotto anni, lucchese della media valle del Serchio, è stato consigliere regionale dal 2005 fino alla legislatura appena conclusa: presidente della commissione agricoltura, poi Affari istituzionali, quindi Sanità e politiche sociali. E' stato sindaco di Coreglia Antelminelli (dal 1996 al 2005) e presidente della comunità montana della Media Valle (dal 1998 al 2005). Consulente aziendale, un passato in banca, è stato coordinatore provinciale lucchese della Margherita dal 2002. Nel Pd regionale si è occupato di enti locali.

Stefania Saccardi, cinquantacinque anni, fiorentina, avvocato con predilezione per il diritto di famiglia e del lavoro, è la vicepresidente (dal 2014) della giunta regionale uscente, chiamata come assessore alle politiche sociali. Con Renzi è stata prima assessore al lavoro della Provincia di Firenze (dal 2006 al 2009) e poi in Comune vicesindaco e assessore alle politiche sociali, alla casa, allo sport e all'ambiente (dal 2009 al 2014). Ha iniziato ad occuparsi di politica alla fine del liceo. Ha lavorato da tecnico al Ministero dell'Interno e a poi a quello di Grazia e Giustizia.

"Una giunta solida, fatta di persone esperte e competenti, che nella vita hanno dimostrato di sapere affrontare tante situazioni diverse. Avevo preso l'impegno di rendere noti i nomi all'indomani della mia proclamazione da parte della Corte d'Appello, e lo voglio onorare". Il presidente Enrico Rossi ha annunciato oggi pomeriggio i componenti della nuova giunta: 7 nomi su 8. "Non chiudo oggi la partita. Ad oggi abbiamo 7/8 di giunta, mi riservo di far sapere il nome dell'ottavo assessore nei prossimi giorni, ho la disponibilità di un paio di persone e deciderò.

Mi sembra che sia venuta fuori un'ottima giunta". Il presidente si è riservato di annunciare nei prossimi giorni anche il nome del vicepresidente e le deleghe. "Intendo tenere in capo alla presidenza la delega sul lavoro - ha chiarito subito -, per l'importanza che ha. Torno ora da Roma, dove al ministero per lo sviluppo economico ho partecipato al tavolo di crisi istituito per la People Care, il call center di Guasticce (Livorno), dove 300 donne sono state messe a casa. Stiamo cercando di far ripartire l'attività, anche con l'impegno della Presidenza del Consiglio".

Quanto alle altre deleghe, Rossi ha annunciato che continuerà a tenere per sé comunicazione e editoria ("era in testa a me anche nella precedente giunta, ma questa volta voglio occuparmene davvero"). "E poi il lavoro intellettuale in Toscana. E i rapporti con l'Europa. La gestione dei fondi europei non può essere distribuita tra i vari assessorati - ha detto - In Europa ho intenzione di andarci, perché da lì passano le politiche delle Regioni nei prossimi anni". "Nella composizione della giunta - ha spiegato ancora Rossi - non ho tenuto conto di un criterio territoriale.

Le federazioni del Pd sono 10, una per provincia, più altre due (Viareggio e Piombino), quindi in giunta avrebbero dovuto esserci 12 assessori. Invece li abbiamo sempre diminuiti: dai 14 della giunta Martini ai 10 della giunta precedente, agli 8 di questa, dimezzando i costi della giunta". E alla domanda se la vicepresidente sarà una donna, Rossi ha risposto: "Il merito deve essere prevalente sull'aspetto di genere".

"Un governatore in attesa del rinvio a giudizio che nomina un assessore sotto processo: uno schiaffo all'onestà". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Giovanni Donzelli sulla nuova giunta regionale toscana. "Evidentemente Rossi, ancora indagato per il caso del buco Asl, ha bisogno di una 'degna compagnia' in giunta come Federica Fratoni, a processo per aver cercato di inserire un ex ingegnere della Provincia nel Comitato tecnico per i Mondiali di ciclismo del 2013. Un procedimento di fronte al quale la stessa Provincia si è costituita parte civile.

Una indecorosa vicenda, quella del comitato dei mondiali, che ha visto numerose imprese toscane mai pagate". "Come sempre il Partito democratico è convinto che partito e Regione siano la stessa cosa - aggiunge Donzelli - speriamo almeno che al tesoriere del Pd Stefano Ciuoffo non venga assegnata la delega del bilancio. Di sicuro non poteva mancare la nomina di Marco Remaschi, dopo la cambiale elettorale pre-elettorale da 1,2 milioni di euro pagata dalla Regione per un impianto sportivo a Coreglia, comune di residenza dello stesso neo-assessore.

Ma Remaschi non era stato fra i più critici nei confronti di Enrico Rossi nella scorsa legislatura? Non sarà mica che Rossi l'ha messo in giunta perché renziano e amico del senatore renziano Andrea Marcucci?". "Nonostante il governatore abbia avuto due settimane e mezzo per sceglierla, manca ancora di un elemento e resta senza deleghe: Rossi crea subito una giunta zoppa, debole e asservita - conclude Donzelli - non è un buon inizio per la Toscana".

"Appena nominata la giunta abbiamo letto la prima esternazione di Donzelli che è riuscito a trasformare una squadra di governo solida e piena di competenze in una caricatura, sparando critiche sguaiate sui prossimi assessori. Speriamo che sia un inciampo iniziale e che non continui così per tutta la prossima legislatura. Onestamente non se ne sente il bisogno: la campagna elettorale è finita e i toscani hanno scelto". Così il responsabile Organizzazione del Pd della Toscana e consigliere regionale Antonio Mazzeo replica alle dichiarazioni di Giovanni Donzelli sulla giunta regionale annunciata dal Presidente Rossi.

“Competenze in primo piano nella nuova giunta regionale annunciata poco fa da Enrico Rossi. Un augurio di buon lavoro agli assessori Vittorio Bugli, Vincenzo Ceccarelli, Stefano Ciuoffo, Federica Fratoni, Cristina Grieco, Marco Remaschi e Stefania Saccardi. Dovranno, con le loro capacità indubbiamente notevoli, adoperarsi al massimo e dimostrare di essere completamente al servizio della comunità. È questo ciò che serve per ripagare degnamente i cittadini dell'ampia fiducia concessa a Enrico Rossi e al Pd il 31 maggio”.

Questo il primo commento del segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Dario Parrini sulla nuova squadra del presidente Rossi annunciata in conferenza stampa. “Li attende – continua Parrini riferendosi ai nuovi prossimi assessori – un compito gravoso ma anche appassionante. Elevato il tasso di rinnovamento: quattro nomi su sette (l'ottavo, con ogni probabilità una donna, sarà comunicato in un secondo momento) sono nuovi innesti. E le tre conferme sono assessori in carica da poco più di due anni o da appena un anno e qualche mese.

Tutta la Toscana ne esce rappresentata in maniera positiva, solida, qualificata. Giusto il rispetto della parità di genere (venivamo da una giunta con sei uomini e quattro donne). Del resto la Toscana non a caso ha il consiglio regionale più rosa d'Italia” sottolinea Parrini. “Buon segno anche che siamo la prima regione, tra le sette in cui si è votato il 31 maggio, nella quale viene sciolto il nodo giunta. Mi sono sempre dichiarato fiducioso nelle scelte che avrebbe fatto il Presidente.

Mi sembra di poter dire che era una fiducia ben riposta. E ora al lavoro. Tra pochi giorni si insedia il nuovo consiglio e comincia per tutti una nuova stagione di impegno civile, di riforme e di dedizione all'interesse generale”, conclude il segretario del Pd toscano.

«E’ il riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto da Vittorio» queste le prime parole di Enrico Sostegni, segretario Pd Empolese Valdelsa e consigliere regionale, alla notizia della riconferma di Vittorio Bugli nella giunta regionale di Enrico Rossi. L’ex sindaco di Empoli nella giunta scorsa aveva le deleghe alla presidenza, bilancio, organizzazione, enti locali, sistemi informativi, partecipazione, patrimonio, personale, riforme istituzionali. Il presidente Rossi si è riservato ancora un po’ di tempo per l’assegnazione delle nuove deleghe. «Vittorio è sempre stato per noi un punto di riferimento, sempre attento e vicino alle esigenze del territorio.

In questi due anni e mezzo da assessore regionale ha lavorato su più tavoli, risolvendo questioni complicate, come quella delle riforme istituzionali e facendo della Toscana l’unica regione che si è dotata di una legge chiara sul passaggio di competenze dalle province agli altri enti. Averlo come assessore nella nuova giunta garantisce all’Empolese Valdelsa un’importanza strategica, che va ad unirsi anche alla presenza di un consigliere regionale. Mai questo territorio aveva avuto una rappresentanza così forte.

Congratulazioni a Vittorio-chiude Sostegni-E’ un’ottima notizia per tutti noi».

All'assessore pratese gli auguri del sindaco Biffoni: "La nomina di Stefano Ciuoffo nella giunta regionale è un'ottima notizia, un bel segnale per Prato e un riconoscimento a una città che nell'ultimo anno abbiamo riportato a svolgere un ruolo da protagonista. Prato potrà contare in Regione sul lavoro di un professionista che ben conosce le esigenze del nostro territorio, oltre che di due consiglieri, Nicola Ciolini e Ilaria Bugetti, che hanno a cuore gli interessi della città. A tutta la giunta e al Consiglio regionale, ma in particolare all'assessore Ciuoffo e ai consiglieri Ciolini e Bugetti auguro buon lavoro, possono essere certi che il sindaco di Prato si farà sentire ogni giorno".

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