Regione Toscana, Italia Viva alza la voce: "Non siamo la ruota di scorta del Pd"

Il capogruppo Scaramelli: "Saltati tutti i tavoli di coalizione, chiediamo rispetto. Voteremo il bilancio? Di sicuro i nostri voti sono determinanti per approvarlo". Un piano shock per la Toscana, 1,2 miliardi per il 2020 perché "Irpet fotografa una regione ferma, a crescita zero". Più attenzione a sport e cultura. Marras (Pd): "Polemica senza contenuto"

Redazione Nove da Firenze
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16 dicembre 2019 14:44
Regione Toscana, Italia Viva alza la voce:
foto Agenzia Dire

(DIRE) Firenze, 16 dic. - Alla vigilia della discussione sul bilancio toscano, Italia Viva sbotta con il Pd, 'l'azionista di riferimento' della maggioranza. Dal 4 novembre, da quando è nato il gruppo in Consiglio regionale "sono saltati tutti i tavoli di coalizione che dovevano tenersi ogni lunedì. In 40 giorni si è tenuto solo il primo incontro di coalizione, l'11 novembre".

Ma tra alleati "condivisione e rispetto devono essere le fondamenta di una coalizione di governo. Italia Viva non è la ruota di scorta del Partito democratico: siamo le gomme da neve che consento al Pd di non sbandare", sottolinea il capogruppo Stefano Scaramelli. Che proprio sul bilancio manda un messaggio chiaro: "Pretendiamo rispetto. Lo voteremo - avverte i 'dem'- a seconda delle proposte che saranno o meno accolte. Dipenderà da quello che accadrà nelle prossime ore e durante la discussione in aula. I nostri voti sono determinanti per approvarlo, come per ogni altro atto. Entreremo nel merito della discussione e decideremo durante la sessione come votare".

Un monito corredato da una serie di "condizioni" da inserire in manovra, che l'ex dem illustra alla stampa visto che "sono saltati quattro tavoli di fila". Non un ultimatum, ma un pugno battuto sulla scrivania dei democratici, perché sul pacchetto di misure (domani tradotte in un maxi ordine del giorno) Italia viva si aspetta semaforo verde, come rivela Scaramelli. Si tratta, spiega con a fianco gli altri due membri del gruppo, Elisabetta Meucci e Massimo Baldi, di "un piano shock per la Toscana".

Il punto più significativo delle proposte di Italia Viva verte sul programma per gli investimenti: il partito di Renzi ne chiede 1,2 miliardi per il 2020 ad un ritmo di 100 milioni al mese. "Irpet fotografa una regione ferma, a crescita zero. Per questo "non serve promettere investimenti, occorre farli", dicono Baldi, Meucci e Scaramelli. "Proponiamo un miliardo e duecento milioni da investire nel 2020", ovvero "cento milioni al mese da verificare costantemente".

Una verifica che comincerà subito, promettono: già "dai primi tre mesi" del nuovo anno per i "98 milioni di euro sulle scuole, 66 sulla sanità, 65 per l'ambiente, 67 per le infrastrutture, 15 milioni di euro su Erp per la ristrutturazione della case. Trecento milioni di euro da investire effettivamente e riscontrare". 

Tra gli interventi chiesti ci sono inoltre anche 6,7 milioni sull'impiantistica sportiva e 10 per la cultura. "E' finita la stagione delle promesse e dei numeri rombanti", concludono.

Quelle sul bilancio del 2020 sono proposte della giunta, "dove siede Stefania Saccardi", assessore alla Sanità passata al partito fondato da Matteo Renzi. La manovra, inoltre, "si costruisce in mesi, non in giorni" e Stefano Scaramelli, Elisabetta Meucci e Massimo Baldi "erano nel Pd fino a un mese fa: hanno avuto modo di partecipare come tutti gli altri alla costruzione degli atti. Negli ultimi giorni sono cambiati solo i sondaggi ed e' evidente che ricercano visibilità. Non gliela darò facendomi trascinare dentro a una polemica senza contenuto". Lo spiega alla 'Dire' Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale toscano, dopo la conferenza stampa convocata dal gruppo di Italia Viva, che, calcando sui rapporti tra le forze di maggioranza, pone una serie di condizioni a cui lega il destino della manovra. "Domani - aggiunge Marras- noi votiamo a favore del bilancio, spero che facciano altrettanto i consiglieri di Italia Viva".

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