Referendum: Sindaci in piazza a far campagna per il si? Si indigna il comitato fiorentino per il No

Xekalos, Spensierato e Bellucci (M5S): "Illegittimo il saluto del Presidente del Quartiere 2 ad un incontro a favore del SI al Referendum". Pierguidi replica a M5S: "Nessuna violazione della par condicio, ma un incontro di formazione per avvocati". Staino a Empoli racconta il suo referendum. unedì incontro con Nardella, Alfano e Toccafondi al Mercato Centrale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2016 23:05
Referendum: Sindaci in piazza a far campagna per il si? Si indigna il comitato fiorentino per il No

Firenze, 26 novembre- Ancora una settimana al Referendum Costituzionale (si vota nella sola giornata di domenica 4 dicembre dalle 7 alle 23). Il Quesito referendario è il seguente: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione', approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.

88 del 15 aprile 2016?". Per poter esercitare il diritto di voto l'elettore dovrà esibire la propria tessera elettorale e un documento d'identità presso il seggio elettorale competente (indicato sulla stessa tessera). In caso di smarrimento della tessera si potrà richiederne un duplicato all'ufficio elettorale del Comune, che a tal fine assicurerà l'apertura al pubblico secondo le modalità indicate nell'apposita scheda. Si esprime il proprio voto tracciando un segno sul SI oppure sul NO.

“Valuteremo se denunciare la questione nelle sedi deputate. Certamente – se quanto ci consta corrispondesse al vero - siamo di fronte ad una scorrettezza stratosferica e palese almeno dal punto di vista politico e istituzionale, una mancanza di rispetto per i cittadini e per il ruolo che questi sindaci svolgono o dovrebbero svolgere, cioè rappresentare tutti e non una parte. Ci riferiamo al fatto che –interviene Il comitato fiorentino per il No al referendum costituzionale– martedì prossimo la campagna del SI bastaunsindaco porterà in piazza i primi cittadini che si sono dichiarati a favore della cosiddetta riforma, in iniziative pubbliche non tenute – parrebbe - come privati cittadini ma espressamente – o quanto meno giocando sull ambiguità della loro posizione – come sindaci.

Insomma a fare campagna elettorale per una parte. Ci pare che questo – oltre a commentarsi da solo dal punto di vista dell opportunità politica – sia in palese contrasto (fra gli altri) col comma 1 dell articolo 9 della legge 28/2000, che recita 1. Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni.

Norma interpretata in senso restrittivo dalla circolare 20/2005 del Ministero dell’Interno e ripresa, con lo stesso tenore da quella del marzo 2014 del Comune di Firenze. Certo al di là di commi e norme, i primi che dovrebbero riflettere – se si verificherà - su questo inqualificabile comportamento dovrebbero essere proprio i cittadini, che vedranno coloro che dovrebbero rappresentare la tutta la loro comunità, utilizzare (per non usare un altro termine) il proprio ruolo per far passare una scelta di parte, a nostro avviso sciagurata sia per loro che per la cittadinanza tutta”.

“Giovedì 1 dicembre dalle ore 15 alle ore 18 presso Villa Arrivabene, sede del Quartiere 2, è previsto un incontro intitolato Dentro la riforma Costituzionale, per capire l’importanza di aggiornare la Carta, i cui lavori saranno aperti dal Presidente del Quartiere stesso” affermano la Consigliera Comunale del MoVimento 5 Stelle Arianna Xekalos insieme ai Consiglieri del Quartiere 2 del MoVimento 5 Stelle Angelo Spensierato e Daniele Bellucci. “La legge è chiarissima, è fatto divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione dalla data della convocazione dei comizi, cioè dal 28 settembre, fino alla conclusione delle operazioni di voto; è inoltre vietato a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni.

Questo incontro non rientra tra quelli indispensabili per l’assolvimento delle funzioni del Quartiere, ma del Partito Democratico, che è cosa ben diversa. Non solo, ma ci teniamo a sottolineare che il saluto istituzionale fatto ad una manifestazione del SI dal Presidente del Quartiere, membro del Partito sostenitore del SI, è una grave violazione di una legge dello Stato. Anche se al Partito Democratico non dovessero piacere le leggi sulla propaganda elettorale deve rispettarle, come tutti, fino a che non deciderà di stravolgere anche quelle, come ha fatto con la Costituzione.

Ancora una volta viene fuori l’arroganza di un Partito che dimostra, dopo il balletto di Piazza della Signoria, di considerare questa città come casa propria, agendo come gli pare senza rispettare niente e nessuno” concludono Xekalos, Spensierato e Bellucci.

"Nessuna violazione della legge sulla par condicio, ma un corso di formazione per avvocati a cui porterò il mio saluto come sempre in occasione di un convegno nella sede del Quartiere". Così il presidente del Q2 Michele Pierguidi replica alle consigliere del M5S Xekalos, Spensierato e Bellucci. "Il 1 dicembre a Villa Arrivabene – aggiunge il presidente Pierguidi – parleranno di riforma istituzionale illustri costituzionalisti, non esponenti del PD o del comitato per il sì al referendum.

E ad ascoltarli saranno gli avvocati iscritti all'ordine che partecipano ad un corso che rientra nel percorso formativo, obbligatorio per legge, acquisendo i relativi crediti. Spiace constatare che ancora una volta gli esponenti del movimento 5 Stelle hanno preso una cantonata". "Se lo avessero voluto, anche consigliere e consiglieri del movimento, che annovera tra le sue fila a quanto ci risulta diversi avvocati, avrebbero potuto organizzare un analogo incontro con professori a loro graditi.

Avrebbero avuto a disposizione Villa Arrivabene, e anche il mio saluto come presidente, qualora gradito" conclude Pierguidi.

Uno scatenatissimo Sergio Staino ha intrattenuto ieri sera le tante persone che erano venute ad ascoltarlo. Ad accogliere il direttore de L’Unità a Empoli anche tre partigiani, che hanno deciso di votare Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre, e che hanno dato a Staino un caloroso benvenuto: Rolando Fontanelli, 92 anni, di Empoli; Ugo Morchi, 94 anni di Montelupo Fiorentino e Giuliano Romagnoli, 92 anni di Vinci. Assente per un problema familiare Dario Del Sordo, 87 anni di Empoli. Staino ha parlato per oltre un’ora, dichiara il suo Sì alla riforma costituzionale: Votare Sì è un passo.

Avanti.”, ma non fa sconti al governo Renzi. La sua è un’analisi politica molto precisa e razionale e condivide le parole di Mieli, che in un’intervista a L’Unità rilasciata nei giorni scorsi, parla di una Sinistra che deve imparare a superare il pregiudizio. Staino racconta anche alcuni aneddoti della sua vita e molti sono rivolti a D’Alema, racconta di quando andò dall’allora segretario del partito, D’Alema appunto, per proporre la candidatura di Michele Serra alla direzione de L’Unità, allora vacante.

D’Alema disse che aveva già la soluzione: Mimmo Funiciello avrebbe diretto il giornale di partito. “Una sciagura, ha rovinato per sempre il giornale” dichiara Staino. E esprime la sua profonda delusione per il comportamento e la posizione sul referendum di D’Alema:”Incomprensibile per un politico con la sua storia!”. C’ è spazio anche per i racconti dei tre partigiani, tutti convintamente decisi a votare Sì. La serata si chiude con la battuta di Ugo Morchi: “Compagni ora vo a letto, bisogna mi riguardi, sennò al 25 aprile prossimo un ci arrivo”.

Un incontro con i cittadini per confrontarsi sul referendum costituzionale che ci sarà il prossimo 4 dicembre: lunedì 28 novembre, alle ore 18.30, il sindaco di Firenze Dario Nardella, con il ministro dell’Interno Angelino Alfano ed il sottosegretario MIUR Gabriele Toccafondi, presenteranno nella Terrazza Tosca del Mercato Centrale le ragioni del SÌ. L’appuntamento, organizzato dai Comitati per il SÌ “Basta un SÌ”' e “Insieme SÌ Cambia” a dieci giorni dalla chiamata alle urne, sarà un’occasione per informarsi e capire meglio i cambiamenti che porterà la riforma, confrontandosi sul merito delle ragioni del SÌ. Interverrà per un saluto in apertura del dibattito l’imprenditore Umberto Montano.

Domenica 27 novembre sarà un giorno di grande mobilitazione per il comitato Basta un Sì di Montespertoli, che sarà presente nel capoluogo e in tutte le frazione del comune per spiegare le ragioni del Sì e per rispondere alle domande che tutti i cittadini vorranno fare sulla riforma costituzionale che sarà sottoposta al voto referendario del prossimo 4 dicembre. “Siamo ancora a disposizione dei montespertolesi che vorranno togliersi qualche dubbio- commenta il coordinatore Alberto Nistri - perché crediamo fermamente nelle ragioni del Sì e nella necessità di questa riforma.

La mobilitazione di domenica dimostra la nostra volontà di stare tra la gente e parlare nel merito: il 4 dicembre è un'occasione molto importante per cambiare il Paese” Il comitato sarà presente domenica 27 novembre dalle 9.30 alle 12.30 in piazza del Popolo, nel capoluogo, e nelle frazioni di Anselmo, Baccaiano, San Quirico, Montagnana, Martignana, Ortimino e Fornacette.

Giovedì 1 dicembre dalle 18.30, chiusura della campagna referendaria, presso la casa del Popolo di Montespertoli, dove sarà organizzato un apericena (costo 5 €). Ospiti della serata saranno l’onorevole Alessia Rotta, responsabile comunicazione del Pd, e il consigliere regionale Enrico Sostegni, segretario Pd Empolese Valdelsa). 

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