Rava, Coltrane, il piano e il sax: vent'anni di Metastasio Jazz

Compie vent’anni la prestigiosa rassegna pratese, che ha fatta la storia del jazz in Italia. Si festeggia con un cartellone d’alto livello, apre Enrico Rava e chiude Ravi Coltrane. E ancora, conferenze, aperitivi, e le collaborazioni con la Scuola di Musica Verdi e la Camerata Strumentale. Dal 29 gennaio al 23 febbraio 2015. Tutte le info su www.metastasio.it.

04 dicembre 2014 15:14
Rava, Coltrane, il piano e il sax: vent'anni di Metastasio Jazz

PRATO - Vent’anni e non sentirli, ripresentandosi al pubblico pratese e italiano con lo stesso entusiasmo del primo giorno, quando Metastasio Jazz iniziò un po’ in sordina, e quasi per scommessa, con l’esibizione di un allora giovane e sconosciuto Stefano Bollani. Costui ha fatta molta strada, così come la rassegna pratese, diretta da Stefano Zenni dal 1998, che per il ventennale ha varato un cartellone di grande qualità, che vede protagonisti Enrico Rava, Ravi Coltrane, Craig Taborn e l’ensemble On Dog.

Il trombettista e compositore triestino sarà in concerto il 29 gennaio al Teatro Politeama Pratese, scelto per la maggior capienza rispetto alla platea del Metastasio. L’evento è realizzato in collaborazione con la Camerata Strumentale, e riprende il progetto che Rava realizzò alcuni anni fa, ispirandosi alle atmosfere del romanzo cult di Jack Kerouac, Sulla strada. Ne nacque una suite per gruppo jazz e orchestra sinfonica, che ci parla dei sogni di un’intera generazione.

Per l’occasione, Rava sarà accompagnata dalla stessa band con la quale ha aperto il Torino Jazz Festival 2013, oltre che dagli strumentisti della Camerata. Una collaborazione importante, poiché si tratta della prima del genere fra questa e il Metastasio, ma che nelle intenzioni costituisce l’inizio di un sodalizio fortemente voluto da entrambi, e necessario affinché nasca un vero e proprio sistema musicale pratese. Al di là delle etichette di genere, spesso logore o comunque abusate, la musica non ha confini, e in quanto espressione culturale è doveroso creare quegli spazi e quelle situazioni in cui musicisti e compositori abbiano la possibilità di parlare al pubblico.

Il secondo appuntamento in cartellone sarà il 9 febbraio al Teatro Metastasio, con il pianista americano Craig Taborn, artista dal tocco limpido e luminoso per la prima volta a Prato, accompagnato dal nuovo gruppo Heroics, composto da Chris Speed al sax, Dave King alla batteria, e Chris Lightcap al contrabbasso. La presenza di Taborn s’inserisce nel percorso dedicato al pianoforte che Metastasio Jazz affronta da qualche anno, non ultimo nel 2104 con Brad Mehldau. La serata è organizzata in collaborazione con Network Sonoro e Musicus Concentus, a conferma di un lungo sodalizio che dimostra il sapersi guardare attorno della direzione di Metastasio Jazz.

Si prosegue il 16 febbraio al Teatro Fabbricone, con il gruppo On Dog, guidato da Piero Bittolo Bon, che ha messo insieme un gruppo di talenti, a dimostrazione della vitalità del jazz di casa nostra, nonostante la crisi succeduta la periodo d’oro dei decenni Ottanta e Novanta; ancora oggi, c’è chi ha voglia di scommettere su progetti propri, e anziché lasciare definitivamente la scena italiana, sceglie di fare squadra e avviare proficue collaborazioni. On Dog è una di queste.

Chiusura in grande stile il 23 febbraio al Metastasio, con Ravi Coltrane, erede della lezione del celebre padre, che ha saputa rileggere e reinterpretare nel solco della tradizione hard-top contemporanea. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di jazz.

Ma il cartellone del ventennale, come sempre del resto, non si esaurisce nei concerti serali. Dall’8 febbraio, per tre domeniche consecutive, tre appuntamenti a ingresso libero alla Scuola di Musica Verdi; il primo, è una conferenza tenuta da Stefano Zenni e dedicata alle figure di Coleman Hawkins e Lester Young, leggendari assi del sax tenore; domenica 15, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Billy Strayhorn (braccio destro di Duke Ellington), il pianista Fabrizio Puglisi terrà un concerto che ne ripercorre la carriera artistica. Infine, il 23, sarà presentato il dvd Jazz e altre visioni. Tre film di Gianni Amico; pellicole poco note e difficili da reperire, una delle quali Appunti per un film sul jazz costituisce il primo esempio della nouvelle vague italiana. Alla presentazione interverrà il figlio di Gianni, Olmo.

Concerti di grande livello e approfondimenti culturali sul jazz che confermano l’alto livello raggiunto dalla rassegna pratese, nonostante il leggero appannamento riscontrato alcuni anni fa. Il jazz è soltanto uno dei tasselli del mosaico culturale offerto dalla città di Prato, un mosaico sul quale è necessario continuare a investire, per far sì che il sistema Prato, e più in generale il sistema Italia, riprendano a correre.

Ma intanto, al pubblico pratese si offre il privilegio di aprire la mente a tempo di jazz.

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